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L'operazione fa parte del programma Picturin - Torino Mural Art Festival. Trentuno artisti italiani e nove internazionali operano in dodici location cittadine (scuole ed edifici pubblici, fra i quali Palazzo Nuovo).

Il finanziamento ha utilizzato fondi del Ministero della Gioventù, in virtù di un protocollo d'intesa sottoscritto tra il Dipartimento della Gioventù e la Città di Torino per l'organizzazione ed il finanziamento di una serie di eventi connessi a Torino 2010 Capitale Europea dei Giovani. Il coordinamento è a cura di MurArte e realizzato da Fondazione ContradaTorino insieme alle Associazioni Il Cerchio E le Gocce, Style Orange, Artefatti. Tra queste associazioni Style Orange 2006 ha sede proprio nel territorio di Borgata Parella; realizza le sue attività nel settore dell'arte in generale, in particolare della progettazione e realizzazione di graffiti o murales.

L'intervento al Centro Civico della 4ª Circoscrizione è satato realizzato dall'artista e writer tedesco Dome, attivo in Germania, come nel festival di graffiti di Wiesbaden Meeting of Styles o a Berlino, dove ha partecipato alla street gallery denominata Intoxicated Demons. Christian Krämer, in arte Dome, nasce nel 1975, vive e lavora a Karlsruhe in Germania. I suoi quadri erano quotati nel 2007 tra i mille e i millecinquecento euro al metro quadro, mentre la sua tariffa per i murales è di cento euro al mq. Nel caso dell'opera di via Servais a Torino, però, è previsto il solo gettone di presenza, oltre all'inserimento nel catalogo a stampa di Picturin che garantirà una notevole visibilità all'artista.

Christian Krämer, se si dovesse descrivere in tre parole, si definirebbe "spontaneo, onesto, diretto"; la sua più grande forza è la flessibilità, la sua più grande debolezza l'impazienza.

Alcune delle sue opere sono caratterizzate da una figura di flautista. I personaggi scelti per la "Torre" della Quattro, oltre a questa figura centrale, sono lumache, orologi deformati e uccelli. Tema dominante dell'opera è quello del tempo, del suo scorrere, del saperlo affrontare nel modo più opportuno, al di là dei ritmi eccessivi imposti dai tempi che viviamo. Una critica al modo occidentale di vita, troppo veloce nella sua corsa. Chiaramente simboliche le figure degli orologi, da un lato, e delle lumache dall'altro, che sembrano quasi volerli rallentare circondandoli.

Secondo un primo progetto l'opera doveva essere realizzata sulle tre facciate (vedi i bozzetti qui sotto) della Torre, ma l'eccessiva rientranza delle finestrelle, che ne avrebbe compromesso la prospettiva, ha consigliato l'autore ad occupare solo la facciata principale, priva di tale inconveniente.