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Ultimo aggiornamento: 22/10/2013

Campidoglio

Oltre il borgo San Donato si sviluppò la borgata Campidoglio. La sua nascita, che risale alla seconda metà dell'Ottocento, è strettamente legata alla storia della cinta daziaria del 1853.

La cinta daziaria aveva un tracciato che segnava indelebilmente la forma della città: si trattava di un grosso muro con aperture dette "barriere".

Intorno a ogni barriera era allestita una piazza, dalla caratteristica pianta cir- colare o a imbuto, al centro della quale sorsero le strutture per l'attività daziaria: piazza Bernini, che era la barriera di Francia, ne è un esempio.

Le prime borgate a ridosso della cinta cominciarono a svilupparsi verso il 1880: tra queste quella del Campidoglio, sorta su un territorio rurale e originata da un piano privato di lottizzazione a maglie con strette stradine a scacchiera ed isolati residenziali stretti e lunghi.

Le abitazioni minime (2-3 piani e piccolo orto) erano destinate ai ceti artigiani, ma soprattutto agli operai delle fabrichette sorte nell'800 entro la "cinta" (Martinetto, San Donato).

Il nome della borgata può derivare dall'immagine del Campidoglio di Roma o più semplicemente dai "Campi" del signor "Doglio".

L'abbattimento della vecchia cinta, negli anni 1911-1912, permise il graduale collegamento delle strade del borgo con quelle del centro cittadino. Nel 1919 fu aperta piazza Moncenisio e prolungata via Cibrario.

La particolare struttura a maglie strette ha fatto sì che il quartiere si sia conservato quasi inalterato. Oggi il borgo Campidoglio è un modello campione di riqualificazione urbana, avviata a partire dal 1994. Iniziative innovative come il Museo di Arte Urbana hanno visto l'inserimento di opere d'arte contemporanea sui muri degli edifici, mentre il recupero del rifugio antiaereo (2ª guerra mondiale) di piazza Risorgimento si è collegato al recupero ambientale della piazza.

Il cinema-teatro Astra dalla pregevole facciata in un misurato gusto Art Deco (via Rosalino Pilo 6), già cinema Savoia, edificato su disegno di Contardo Bonicelli nel 1929/30, torna a nuova vita dopo la ristrutturazione su bando del Teatro Stabile di Torino.

+ info cinema-teatro ASTRA

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