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Atto 93 n. mecc. 2005 04694/87

 

Atto n. 93 n. mecc. 2005 04694/87

Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del

13 GIUGNO 2005

Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: BARBARO Grazia, BOSSO Giovanni, CACCIAPUOTI Francesco, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, DEL BIANCO Marianna, DELLE FAVE Maria Grazia, DEMARIE Stefania, DOMINESE Stefano, FARANO Nicola, FAZZONE Davide, FERRARI Giorgio, FRA Laura Maria, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo, POLLINI Alfredo, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, VALLE Mauro, ZACCURI Rocco.

In totale n. 21 Consiglieri

Risultano assenti per giustificati motivi i Consiglieri: ENRICI BELLOM Maura, GAI Giorgio, QUAGLIA Laura, VIGNALE Gian Luca.

Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna GROSSO

Ha adottato in

SEDUTA PUBBLICA

il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:

C. 4 PARERE- (artt.43 e 44 del Regolamento sul Decentramento) avente ad oggetto "Diritto di elettorato attivo e passivo dei cittadini stranieri nelle Elezioni Circoscrizionali. Modifica dello Statuto".

Il Presidente Guido ALUNNO, di concerto con il Coordinatore della I Commissione Giorgio FERRARI, riferisce.

Con nota del 29 aprile 2005, n.prot.673, la Presidenza del Consiglio Comunale, ha richiesto alla Circoscrizione di esprimere il parere di competenza ai sensi degli artt.43 e 44 del Regolamento del Decentramento in merito al "Diritto di elettorato attivo e passivo dei cittadini stranieri nelle Elezioni Circoscrizionali. Modifica dello Statuto".

Poiché riconoscere il diritto di voto a tutti coloro che stabilmente risiedono in un determinato territorio è, oltre ad un atto di civiltà e di democrazia, uno dei modi più efficaci per promuovere coesione e pace sociale.

Chiamare gli individui a prendere parte alla vita politica significa, infatti, innanzitutto, chiamare gli individui a farsi carico dei problemi della convivenza e dello sviluppo della comunità nel suo insieme.

Il Consiglio di Stato – con parere n.8007 emesso il 28 luglio 2004 – ha ritenuto compatibile con il quadro istituzionale e legislativo che gli Statuti comunali attribuiscano agli stranieri, che stabilmente risiedano nel territorio della Repubblica, il diritto di elettorato attivo e passivo per l’elezione degli organi delle Circoscrizioni.

La proposta presentata prevede l’inserimento, dopo il comma 1 dell’articolo 47 dello Statuto della Città di Torino, del comma 1bis, avente il seguente contenuto:

"sono titolari del diritto di elettorato attivo e passivo anche agli stranieri che non sono cittadini comunitari e che risiedono nella Città di Torino da almeno 6 anni, alle stesse condizioni e con gli stessi limiti che valgono per i cittadini italiani".

Quanto espresso è quanto previsto nella proposta di deliberazione. Tuttavia il principio di estensione del diritto di elettorato attivo e passivo agli stranieri, ampiamente discusso nel citato parere espresso dal Consiglio di Stato e richiesto dalla Regione Emilia Romagna su sollecitazione del Comune di Forlì, è riconosciuto come diritto già nella "Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale" firmata a Strasburgo il 5 Febbraio 1992 tra i paesi membri del Consiglio d’Europa.

In base alla citata Convenzione gli Stati firmatari si impegnavano a garantire le libertà "di espressione, riunione ed associazione" (capitolo A), l’istituzione di "organi consultivi volti a rappresentare i residenti stranieri a livello locale" (capitolo B) ed "il diritto di voto alle elezioni locali" (capitolo C) per i residenti stranieri, ossia "persone che non sono cittadine dello Stato in questione e che risiedono legalmente nel suo territorio". Con la Legge 203 del 1994 il Parlamento non ha dato applicazione alle disposizioni del Capitolo C della medesima convenzione, ritenendo che tale applicazione necessitasse di norme di rango costituzionale atte a consentire l’estensione agli stranieri di diritti propriamente politici.

Nel corso degli anni successivi vi sono stati in realtà passi in direzione opposta. Per esempio con il riconoscimento a favore dei soli stranieri comunitari del diritto di elettorato attivo e passivo nelle elezioni locali, effettuato in attuazione del Trattato di Maastricht (legge 6 Febbraio 1996 no 52). Il testo Costituzionale, del resto, non è stato modificato nemmeno per introdurre le ulteriori innovazioni derivanti dal processo di integrazione europea.

Si inserisce in questo quadro il parere no 8007 del 28 luglio 2004 del Consiglio di Stato. Esso afferma che "l’attribuzione agli stranieri extracomunitari residenti del diritto di elettorato attivo e passivo ai fini della costituzione dei consigli circoscrizionali .... sia de plano consentita dalle disposizioni di legge ordinaria ..., e non trovi ostacolo insormontabile nelle norme e nei principi costituzionali che disciplinano la materia".

Vi sono indubbiamente alcuni aspetti delicati legati agli articoli 48 e 51 della Costituzione che riservano ai cittadini il diritto di elettorato attivo e passivo, nonché l’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive. La discussione di tali punti viene svolta ampiamente nel parere ed alla fine viene ribadito che "nulla sembra impedire che gli statuti comunali prevedano il diritto di far valere la propria voce anche a favore di quella parte della popolazione costituita dagli stranieri stabilmente radicati nel territorio, limitatamente a quei particolari organi sub-comunali quali sono le circoscrizioni, istituite per offrire alla popolazione tutta idonei strumenti per realizzare una più stretta collaborazione e partecipazione nella gestione dei servizi di base di cui essa è destinataria".

Alla luce di quanto esposto si ritiene di esprimere parere favorevole circa l’opportunità di estendere il diritto di voto agli stranieri stabilmente residenti nel territorio della Repubblica, raccomandando comunque che in sede di regolamento vengano inseriti criteri oggettivi di valutazione che consentano di verificare la effettività del duraturo radicamento sul territorio dei soggetti.

E’ comunque necessario aggiungere alcune considerazioni sulla metodologia seguita nella stesura di questa proposta di variazione dello statuto comunale.

Si evidenzia la totale mancanza di coinvolgimento della Circoscrizione in questo cammino e la contestuale mancanza di sensibilità politica verso le Circoscrizioni stesse. E’ ormai da diversi anni che si trascina il dibattito sul nuovo regolamento di decentramento senza che se ne arrivi alla conclusione. Questa proposta poteva essere un’occasione per affrontare la questione nella sua globalità e arrivare finalmente ad una sintesi.

La proposta in questione, che formalmente si applica allo Statuto comunale, ma che evidentemente e praticamente si riverbera sulla Circoscrizione, avrebbe meritato ben altro tipo di approccio e discussione. Sarà inoltre necessario dotare la Circoscrizione di una adeguata capacità di svolgere politiche di integrazione che rendano efficace l’applicazione del principio sancito in questo parere.

Il parere in questione è stato illustrato e discusso nel corso della seduta della Ia Commissione tenutasi in data 9 Giugno 2005.

Tutto ciò premesso

LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE

Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 133 (mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art.44 ne stabilisce i termini e le modalità.

PROPONE AL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE

  • di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione avente per oggetto "Diritto di elettorato attivo e passivo dei cittadini stranieri nelle Elezioni Circoscrizionali. Modifica dello Statuto", sottolineando tuttavia il giudizio estremamente negativo sulla metodologia adottata per la stesura della summenzionata proposta.

OMISSIS DELLA DISCUSSIONE

Risultano assenti dall’aula al momento della votazione i Consiglieri Barbaro, Demarie e Bosso per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono 18.

VOTAZIONE PALESE

PRESENTI: 18

VOTANTI: 18

VOTI FAVOREVOLI: 14

VOTI CONTRARI: 4 (Puglisi, Caciapuoti, Pollini, Rabellino)

ASTENUTI: //

Pertanto il Consiglio

DELIBERA

  • di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione avente per oggetto "Diritto di elettorato attivo e passivo dei cittadini stranieri nelle Elezioni Circoscrizionali. Modifica dello Statuto", sottolineando tuttavia il giudizio estremamente negativo sulla metodologia adottata per la stesura della summenzionata proposta.

su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2005/2005_04694.html

 

Archivio

inserimento 8.07.2005
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