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Cosa possono fare i cittadini per ridurre l'inquinamento atmosferico a Torino?

Ultimo aggiornamento 26.03.2020, 13:41

L’Accordo di Bacino Padano ha dato indicazioni emergenziali e permanenti relative sia alla regolamentazione del trasporto privato sia il riscaldamento delle abitazioni ed uffici.
Da questo discendono le applicazioni recepite dai singoli Comuni.Il traffico veicolare costituisce una sorgente importante di inquinamento per ciò che riguarda particolato e biossidi di azoto.
Per contribuire alla diminuzione di queste emissioni è importante che i privati cittadini prendano in considerazione un diverso stile di vita.
 

Modalità alternative negli spostamenti:

  • utilizzare il più possibile modalità di spostamenti non-inquinanti, a partire da percorsi a piedi quando i tragitti da percorrere sono brevi oppure in bicicletta (un chilometro si percorre in circa 15 minuti a piedi e in circa 4 minuti in bicicletta!);
  • utilizzare il più possibile il trasporto pubblico (autobus, tram, metropolitana, treno);
  • se si sceglie un mezzo di trasporto individuale:
  1. condividere il viaggio in automobile (car pooling) con questa modalità si riducono i costi individuali di spostamento e si riducono i mezzi privati in circolazione;
  2. utilizzare i mezzi a noleggio breve (car-sharing elettrico e scooter sharing elettrico);
  3. pianificare gli spostamenti soprattutto per coloro che arrivano da fuori Torino, considerando che è possibile quando si utilizza l’auto raggiungere parcheggi di interscambio dai quali poi usufruire dei mezzi di trasporto pubblici disponibili (autobus, tram, metropolitana, treno);
  4. usare preferibilmente mezzi privati con motori a minor impatto (es.: auto elettriche, ibride…)
     

Per quanto riguarda il riscaldamento 

  • limitare la temperatura in ambiente domestico;
  • migliorare l’isolamento termino delle abitazioni;
  • evitare, in presenza di sistemi alternativi, l’utilizzo di sistemi di riscaldamento a biomassa;
  • nel caso si utilizzi un sistema di riscaldamento domestico alimentato a legno/biomassa, assicurarsi di avere un
  • impianto che rispetti le seguenti condizioni:
  1. prestazioni energetiche ed emissive in grado di rispettare i valori previsti per la classe 3 stelle (classificazione introdotta dal decreto attuativo dell’art. 290 comma 4 del D.Lgs. 152/2006);
  2. manutenzione adeguata;
  3. utilizzo di biomassa certificata (nel caso del pellet);
  4. combustione corretta (bruciando il legno dall’alto, ecc);
  5. in caso di allerta di livello 2 -colore rosso del protocollo di Bacino Padano, divieto di utilizzo di impianti con prestazioni energetiche ed emissive non in grado di rispettare i valori previsti per la classe 4 stelle.
Inoltre, può essere utile informarsi sul sistema di TELERISCALDAMENTO. Teleriscaldare una casa significa riscaldarla a distanza, attingendo direttamente ad una centrale della rete: nelle abitazioni predisposte può essere installata una centralina che preleva il calore dalla rete e lo redistribuisce attraverso i normali termosifoni.
Allacciarsi al teleriscaldamento significa ridurre le emissioni di gas serra. È possibile informarsi sul sito del Comune proponendo al condominio l’adozione di questo sistema: Torino è già oggi la città più “teleriscaldata” d’Italia!
 
INOLTRE: non bruciare all’aperto sfalci, rifiuti o materiali di altra origine ma conferirli agli eco-centri.

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