3 Milioni di euro per trasformare basso San Donato e Borgo San Secondo in “quartieri resilienti”. Dalla Giunta via libera al progetto.


La Giunta comunale, su proposta dall’assessore Francesco Tresso, ha approvato nella seduta di martedì i progetti di fattibilità tecnica ed economica di due interventi che cambieranno profondamente il volto dei quartieri Basso San Donato e Borgo San Secondo, i cui spazi saranno ripensati e trasformati in ottica “resiliente”.

Il progetto “Quartieri resilienti” – che può contare su un finanziamento di 3 milioni di euro proveniente da fondi Pon Metro React EU – è stato pensato e costruito con riferimento ai principi e alle linee guida del “Piano di Resilienza Climatica” della Città, al fine di adattare lo spazio pubblico dei due quartieri ai nuovi scenari climatici. Si tratta di realizzare soluzioni innovative volte a contrastare l’effetto “isola di calore” e a gestire al meglio le acque meteoriche in occasione degli eventi di precipitazione intensa, sempre più frequenti nei centri urbani, creando allo stesso tempo un ambiente urbano più vivibile.

Nello specifico si prevede di ridurre le superfici asfaltate e impermeabili, convertendole in infrastrutture verdi in grado di fornire ombreggiamento e raccogliere le acque piovane riducendo i flussi in rete ed eventuali allagamenti. Complessivamente, nei due quartieri, verranno realizzati oltre 1100 mq di verde e di 1650 mq di pavimentazione drenanti per spazi pedonali.

Nell’ambito delle aree interessate verranno inoltre realizzati interventi di moderazione o di eliminazione del traffico per permettere la coabitazione di auto, biciclette e pedoni, come restringimenti di carreggiata e chicane. L’introduzione di verde e di alberature sarà un ulteriore elemento di disegno della viabilità rallentata.

Commenta l’assessore Tresso“I fondi React sono una eccezionale opportunità per realizzare progettualità importanti che cambieranno il volto delle nostre città. Grazie a questo intervento possiamo testare soluzioni innovative in due quartieri, da considerarsi quindi come casi pilota che forniranno indicazioni per interventi maggiormente diffusi a livello cittadino. A questo scopo – continua l’assessore – ho avviato un tavolo di lavoro dove i nostri uffici si confrontano con SMAT e Politecnico, per valutare come realizzare progetti che, oltre a rendere i quartieri più attrattivi, realizzino soluzioni di drenaggio e di abbattimento dei carichi inquinanti volte a mitigare la vulnerabilità della città nei confronti dei cambiamenti climatici”.