Urban Barriera

URBAN BARRIERA DI MILANO Urban Barriera è un programma di sviluppo
urbano finalizzato a innescare un processo di
miglioramento complessivo dell’area di Barriera di
Milano, quartiere storico della zona Nord della
città di Torino:

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La storia continua urban

Pubblicato il 10 Aprile, 2012

La Storia Continua_STORIA n.4

pubblicata il 7 aprile 2012 su La Stampa

Darwin Pastorin
IL SOGNO DI COPPI 

 Domenico Varesano ripara biciclette. Da anni, da quando a Torino si parlava, pensate un po', di “boom economico” e si poteva persino fare il bagno in Po. In Barriera di Milano, Domenico e il suo negozio sono un'unica cosa: come le radici per un albero. Ottantadue anni, senza dimostrarli e senza sentirli, l'artigiano lavora, con le mani sporche di grasso, tra pedali e cerchioni, gomme forate, bici da passeggio e da corsa, ruggine e ricordi. La radio è sempre accesa, un leggero ronzio ad annunciare notizie, canzoni, gente che sa cosa dire e gente che parla senza sapere cosa dire. Domenico quasi non sente, ma quel ronzio, per ore, gli fa compagnia, come un ritornello mandato a memoria che canticchi senza più coglierne il senso. Il tempo passa. Lento. Fuori, vive di colori accesi e di speranze leggere l'andirivieni della Barriera. E' come abbracciare l'universo, tra quei corsi e quelle vie, tra quelle persone venute a cercare da noi futuro e sogni. Così come li cercavano, il futuri e i sogni, in ogni anfratto, i nostri padri e i nostri nonni. Anche Domenico fu uno “straniero”: di Corato, in provincia di Bari. Oggi Torino non è più città chiusa: i cancelli, da tempo, sono stati spalancati.
L'artigiano guarda quei manubri e quelle selle, e pensa: in negozio vengono i bimbi di un tempo diventati oggi papà. Li ha visti crescere, passare dai libri di scuola a un lavoro. Certo, quando c'è, il lavoro. 
Domenico tira un sospiro forte, si pulisce le mani in uno straccio e si siede sulla sedia. Decide di riposarsi cinque minuti, poi si dedicherà a quella vecchia Graziella dai raggi sbilenchi.
Chiude gli occhi e comincia a sentire le parole che escono dalla radio, questa volta sono nitide, non più un ronzio.
“Ciao Domenico, non ci siamo mai incontrati, ed è un peccato. Io sono Fausto Coppi, sì proprio io, il campionissimo. Da tempo ti osservo lavorare: sei proprio bravo, hai amore e passione, grazie anche a uomini come te sono riuscito a conquistare le salite più ostiche, a battere gli avversari più duri... Qui, risento gli odori delle mie stagioni, è bello pensare a qualcosa che resterà per sempre, l'officina non solo l'industria, la piccola libreria non solo il bookstore... E le tue mani valgono più di cento macchine. Le vedo all'opera: hanno forza e nel contempo delicatezza, proprio come le mani di Biagio Cavanna, mani che riuscivano a dare ossigeno ai miei muscoli. Biagio era cieco, ma sapeva vedere il mio cuore, dentro il mio cuore, nel profondo del mio cuore...”.
Domenico apre gli occhi, si guarda attorno, alla radio annunciano le previsioni del tempo. “Domani nuvoloso su tutta la regione”. Sorride, e comincia a smontare la vecchia Graziella.

 

La Storia Continua: 20 scrittori torinesi hanno visitato Barriera di Milano alla ricerca di ispirazione: ne sono nati racconti che restituiscono l'atmosfera dello storico quartiere torinese oggetto del programma di riqualificazione Urban della Città di Torino. L'iniziativa La Storia Continua, nata per accompagnare il Progetto FaciliTo, è promossa dalla Città di Torino nell'ambito del programma di riqualificazione Urban Barriera di Milano, in collaborazione con Laboratorio Creativo. Le storie vengono pubblicate in anteprima su La Stampa.

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