Urban Barriera

URBAN BARRIERA DI MILANO Urban Barriera è un programma di sviluppo
urbano finalizzato a innescare un processo di
miglioramento complessivo dell’area di Barriera di
Milano, quartiere storico della zona Nord della
città di Torino:

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Comitato Urban Barriera > Barriera che... migliora! > Riqualificazione Aree Residuali

Pubblicato il 28 Luglio, 2011

Riqualificazione Aree Residuali

Riqualificazione Aree Residuali | | area sesia-montanaro | Settembre 2015

 

Il progetto ha interessato l’area verde di Corso Giulio Cesare angolo via Spontini, l’area situata tra corso Giulio Cesare, corso Palermo e via Martorelli, denominata “clessidra” e l’area all’incrocio tra corso Palermo, via Sesia e Montanaro.
Con il termine aree residuali si indicano porzioni minime di territorio, all’interno del tessuto urbano, risultato di sovrapposizioni di opere di urbanizzazione diverse (incroci di assi di traffico, mancato completamento dei fronti degli edifici, arretramenti sporadici dei fili di fabbricazione, dismissione di linee di trasporto pubblico). Sono spesso ambiti significativi all’interno del quartiere, fortemente utilizzati ma scarsamente attrezzati.
L’area verde Giulio Cesare/Spontini è un'area dotata di alberature, panchine e spazio gioco bimbi, riconosciuta e fruita come spazio di sosta e socializzazione. Al suo interno era presente un basso fabbricato di proprietà comunale originariamente destinato ad un benzinaio, in seguito dismesso, è rimasto a lungo in disuso e in condizioni particolarmente fatiscenti. Nel mese di maggio 2014 è stata effettuata la sua demolizione, propedeutica all'intervento di riorganizzazione degli spazi.
L’area “clessidra” è composta da due parti di forma triangolare, dotate di alberature e panchine con pavimentazione in autobloccanti, prima dell'intervento rialzate in alcuni punti a causa della sporgenza data dalle radici degli alberi, che venivano utilizzate, come attraversamenti pedonali dei corsi e come aree di sosta per i veicoli lungo il perimetro.
L’area Sesia-Montanaro era un luogo destinato alla viabilità, non funzionale alla distribuzione dei flussi, e solo in parte destinato alla viabilità pedonale, circondata, inoltre, quasi integralmente dalla presenza di automobili, parcheggiate o in movimento. Sul lato opposto di corso Palermo si affaccia il complesso parrocchiale di Maria Regina della Pace, la cui vicinanza con il complesso e la struttura degli oratori rende l'area ulteriormente strategica in quanto favorisce un potenziale luogo di aggregazione.
Inizialmente è stata condotta un’analisi sociologica in cui sono stati intervistati i soggetti formali (circoscrizione, scuole, associazioni, comitati) ed informali (abitanti del quartiere, fruitori, commercianti) e sono state in seguito stilate delle schede di rilevazione dello stato di fatto in cui sono state rilevate, attraverso analisi dei flussi pedonali, dell' età e del tipo di attività svolta nelle diverse ore della giornata,  le caratteristiche e la qualità dello spazio, l'inserimento ambientale, l'accessibilità, gli spazi di socializzazione, i fattori sociali (mix sociale, etnico, fasce d’età) e le attrezzature ed elementi di arredo urbano.
Nell’area “clessidra” l'intervento si è basato sulla riorganizzazione dei limiti al fine di ridefinirne gli spazi pedonali e la sosta dei veicoli - migliorando la fruibilità e l’accessibilità – e creare, anche tramite un nuovo inserimento di verde,  un luogo più protetto dal traffico. Inoltre sono stati riorganizzati i percorsi interni e inseriti nuovi elementi di arredo urbano al fine di favorire l’aggregazione e la socialità.
Nell’area verde di via Spontini, invece, sono stati risistemati e integrati i giochi esistenti, sono state aggiunte nuove funzioni per bambini e adolescenti (palco – tennis da tavolo - area gioco palla) e aree sosta attrezzate con tavoli e nuove sedute. Il muro basso e profondo che percorre l'area e separa lo spazio è stato trasformato mediante opportuni scavi in un elemento per la sosta. Al fine poi di diminuire l’effetto “bolla di calore” è stato previsto l’utilizzo di arredi e rivestimenti caratterizzati da colori chiari, la creazione di zone a pavimentazione permeabile in terra stabilizzata e la piantumazione di specie autoctone a basso consumo di acqua e moderata manutenzione.
Nell’area Sesia-Montanaro il progetto ha previsto la realizzazione di una banchina rialzata lunga tutta l’area che fiancheggia corso Palermo, riservando la viabilità di accesso alle vie Montanaro e Sesia lo spazio minimo necessario al percorso veicolare protetto da paletti dissuasori. In questo modo è stato possibile realizzare una più ampia e funzionale area destinata ai pedoni.
Sono state inoltre realizzate nuove pavimentazioni, il rinnovo dell’illuminazione e l'istallazione degli arredi necessari per la sua nuova funzione; tutti gli elementi sono stati coordinati nell’ambito delle scelte attuate per la riqualificazione dell’intera Zona Storico Ambientale.
La riqualificazione  ha privilegiato il recupero dello spazio pedonale con l’obiettivo di favorire un punto di incontro quotidiano connesso ai percorsi degli abitanti verso luoghi quali le scuole, i negozi, bar e il mercato. Nella parte più a nord è stata realizzata un’opera murale e un’area per la lettura. La parte più a sud, invece, è stata attrezzata con coperture mobili e panchine che favoriscono l’incontro e la socializzazione.
La creazione di nuovi spazi di uso collettivo ha consentito la riqualifica complessiva del quartiere, soprattutto grazie alla sinergia con gli altri interventi previsti nel Borgo Storico; inoltre, ha consento il recupero nel tessuto urbano di luoghi utilizzati in modo improprio e quasi esclusivamente ad uso dalle automobili.

Il 6 giugno 2012 i bambini della Scuola Gabelli e gli abitanti del quartiere hanno potuto sperimentare il nuovo uso degli spazi prervisto dalla riqualificazione nell'ambito di una giornata di workshop organizzata con la Fondazione Contrada Torino e le associazioni e realtà del territorio: le immagini della giornata a questo link. Il workshop di progettazione sulle aree residuali nel video realizzato da Indrit Metiku con Videocommunity:

 

 


 

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