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Comunicato stampa

TRASPORTO DISABILI: PER DI MARTINO DISSERVIZI VANNO CIRCOSTANZIATI. LA CITTA’ NON SI FA COMANDARE DA TUNDO

L’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino, ha risposto in Consiglio Comunale, questo pomeriggio, ad una richiesta di comunicazioni avanzate dalla consigliera Chiara Foglietta (Partito Democratico) e il consigliere Silvio Magliano (Moderati), in merito alla gestione del trasporto scolastico rivolto a persone con disabilità e ai relativi disservizi, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, nonché in relazione al pagamento del pagamento degli stipendi del personale della ditta Tundo.
L’assessora ha ricordato come il funzionamento del servizio di trasporto disabili, nelle prime settimane dell’anno scolastico 2020/21, iniziato il 21 settembre scorso, abbia registrato prevalentemente segnalazioni solo per ritardi, anche di modesta entità, dovuti al cospicuo numero di variazioni orarie richieste dall’utenza dopo l’inizio delle lezioni (circa un centinaio) e che richiedono dunque una riprogrammazione delle linee. “Si tratta, ha spiegato, di una difficoltà che si registra tutti gli anni nelle prime settimane di scuola, perché gli orari scolastici provvisori o per le esigenze familiari modificate dopo l’orario precedentemente dichiarato. Quest’anno si sono aggiunte anche le variazioni per le necessità delle scuole di organizzare gli ingressi scaglionati”.
Ha ricordato come il capitolato di gara specifichi quando le anomalie vadano intese come disservizi: “Gli orari di presenza dei bus presso i punti di prelevamento dell’utenza dovranno prevedere sempre un margine compreso tra i 5 ed i 15 minuti rispetto agli orari di attivazione del servizio. Questo sia in anticipo rispetto all’orario, sia oltre l’orario, con una tolleranza delle scuole e delle famiglie richiedenti rispetto agli orari proposti che quindi s’intendono rispettati se effettuati con 15 minuti di anticipo o di ritardo”.

“Dall’ inizio del servizio al 9 ottobre, ha segnalato, sono stati registrati 13 disservizi pari ad una percentuale dello 0,14% rispetto alle 9000 corse effettuate. Questi disservizi sono solo in parte dovuti al trasporto; infatti alcuni derivano da anomalie nel servizio di accompagnamento, altri da anomalie nel servizio di gestione amministrativa.

La valutazione del funzionamento, ha aggiunto, non può basarsi su giudizi generici ma deve avvenire sulla base di riscontri oggettivi e circostanziati.

Tra i disservizi, ha ricordato, è compreso anche quello del 6 ottobre, dovuto ad atti vandalici, che hanno interessato 3 mezzi, per i quali esprimo ferma condanna.

Per quanto riguarda il rispetto della normativa relativa all’emergenza Covid, va detto che non ha comportato disservizi. Il protocollo anticovid è attualmente applicato. Chiarisco che non è previsto l’obbligo della visiera per gli accompagnatori.

“Il servizio relativo all’anno scolastico 2020/21, ha continuato Di Martino, è quindi potuto iniziare in sicurezza, con procedure già collaudate e non ha comportato disservizi sotto questo punto di vista.
Per quanto riguarda la situazione dell’Impresa Tundo, ha aggiunto, va ricordato che a partire dal periodo gennaio-giugno 2019 e nell’anno scolastico 2019-20, fino al periodo di lockdown, il servizio è stato reso regolarmente e con un buon standard qualitativo.
Un monitoraggio svolto alla fine di novembre 2019 segnalava che nei primi mesi di scuola non erano state riscontrate irregolarità, salvo alcuni ritardi “fisiologici”.
E anche sul fronte degli stipendi i ritardi sono stati minimi e fino al periodo del lockdown sono stati pagati.
Nel periodo del lockdown, l’impresa Tundo ha visto un’importante riduzione del suo fatturato e i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione.

Nell’estate del 2020, i lavoratori (una decina) hanno lamentato la mancata effettuazione dei pagamenti per i servizi prestati nei mesi di giugno, luglio ed agosto ed è stata segnalata la mancata erogazione della 14esima mensilità.

Infine ex-dipendenti Tundo (ora assorbiti dalla cooperativa che effettua il servizio di accompagnamento) hanno lamentato la mancata corresponsione del TFR (fine rapporto agosto 2019). L’Impresa afferma di averlo pagato a circa il 50% di loro, e, a causa di un errore, di aver erogato alle stesse persone due volte tale pagamento.

L’Amministrazione ha sempre ritenuto di svolgere in questo ambito una funzione di raffreddamento conflittuale e di facilitatore di dialogo fra le parti in causa (lavoratori, imprese, utenti).

Ad inizio settembre è stato istituito a questo scopo un tavolo con le OO.SS e l’Impresa al fine di dirimere le controversie con i lavoratori riguardanti principalmente “pagamento stipendi” e “difficoltà di rapporti con i referenti dell’impresa a Torino”.

L’impresa al termine dell’incontro si è impegnata a pagare la 14esima in tempi brevi e successivamente a pagare gli stipendi arretrati, nel mese di settembre e poi i TFR ancora mancanti.

L’Amministrazione ha provveduto al pagamento delle fatture di giugno, luglio e agosto anche in anticipo rispetto alla loro scadenza per dar modo all’Impresa di disporre della liquidità necessaria per pagare gli stipendi dovuti ai lavoratori impiegati nel servizio estivo.

Tuttavia non abbiamo ricevuto, nei tempi previsti, malgrado le ripetute sollecitazioni, le evidenze che gli stipendi arretrati siano stati corrisposti. La Città di Torino ha pertanto comunicato all’Impresa l’avvio della procedura prevista ai sensi dell’art. 30, comma 6 del D. Lgs. n. 50/2016, chiedendo di provvedere al pagamento delle retribuzioni dovute al personale entro 15 giorni.

Chiarisco, ha concluso, che l’attivazione dell’art. 30 è un procedimento amministrativo che non è da intendersi automatico al primo ritardo. Tuttavia, dopo il suo avvio, è arrivata una prima risposta dalla Ditta Tundo che ha fatto pervenire alla Città le distinte di pagamento ai dipendenti delle quattordicesime e dichiarato che avrebbe provveduto al pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori”.

Chiara Foglietta (PD): La situazione era prevedibile e doveva essere meglio gestita, anche a fronte di una percentuale bassa di disservizi. In particolare per le famiglie che hanno dovuto affrontare spese per baby sitter per il mancato rispetto degli orari. I genitori hanno bisogno di un servizio più accurato così come i lavoratori hanno la necessità di uno stipendio in tempi certi e non con 6 /7 mesi di ritardo.
Silvio Magliano (Moderati): Ovviamente condanno gli atti vandalici. Attraverso gli accessi agli atti verificherò se l’Amministrazione sia al corrente di tutti i disservizi e se siano stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza e come sono stati verificati. Non è accettabile che questi soggetti decidano come gestire il servizio. Si devono adeguare alle richieste della Città, perché poco importa se la cattiva gestione si abbatte su questa maggioranza ma è grave che si abbatta sulle famiglie.
Durante la replica, l’assessora Di Martino ha smentito che ci sia un’attesa passiva da parte della Città. Gli stipendi non mancano da 6/7 mesi. Non si nega l’esistenza del problema, ma non si dica che la Città attende passivamente gli eventi né si fa comandare dalla ditta Tundo. La Città agisce sempre nell’ottica del servizio dei lavoratori e delle famiglie.

F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 12 Ottobre 2020

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