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Comunicato stampa

IL VALENTINO RECUPERI IL SUO RUOLO DI PARCO CITTADINO

La Sala Rossa ha approvato con 21 voti favorevoli una Mozione sul ruolo originario del parco del Valentino, riattivando quello di polo per la attività culturali giovanili.

L’atto di indirizzo del Consiglio comunale impegna la Giunta comunale con la proposta di una serie di interventi:
- una limitazione rigorosa del transito alle persone autorizzate;
- il ripristino del divieto di transito, di sosta e di fermata in viale Boiardo e viale Marinai d'Italia (per la parte compresa nel parco) e la contestuale eliminazione delle strisce blu;
- il controllo delle Forze dell'Ordine sull'applicazione delle norme di transito;
- la costituzione del Comitato di Gestione previsto dal Regolamento;
- autorizzare iniziative che rispettino la tutela del patrimonio storico, culturale, naturalistico e ambientale in esso presente e che non comportino un’occupazione infrastrutturale massima o prolungata (15 giorni massimo) degli spazi del parco;
- Adoperarsi, nel rispetto delle norme urbanistiche, edilizie e paesaggistiche vigenti, per il recupero e il riutilizzo degli edifici oggi non utilizzati per riconsolidare la vocazione di polo ambientale e per l’attività sportiva, quello di aggregazione culturale e giovanile, nonché favorire eventi quali le ‘notti bianche’ per animare il Valentino durante i mesi estivi.

Un ampio dibattito ha anticipato la votazione del documento. La prima firmataria della Mozione, Viviana Ferrero (M5S), ha illustrato le caratteristiche dell’atto spiegando le modifiche al provvedimento (presentato nel 2018), con un emendamento che richiama l’autorizzazione di iniziative al Valentino che rispettino la tutela del patrimonio storico, culturale, naturalistico e ambientale.

Anche il consigliere Damiano Carretto (M5S), sottoscrittore della mozione, ha illustrato l’emendamento presentato per il recupero degli edifici del parco del Valentino oggi non usati e per riconsolidarne la vocazione di polo di aggregazione culturale e giovanile e favorire eventi quali le ‘notti bianche’ per animare il parco durante i mesi estivi.

La consigliera Maria Grazia Grippo (Pd) si è detta contraria al provvedimento: Non si capisce come questo atto diaologhi con la delibera quadro della Giunta sul futuro del parco, atto del quale non ci sono state ancora anticipazioni.

Federica Scanderebech (Rinascita Torino): Sarebbe stato meglio aspettare la delibera quadro della Giunta prima di approvare la mozione. Per questo il mio voto sarà contrario.

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino): La mozione è debole e non si capisce se sarà coerente con la delibera quadro. Il Parco del Valentino è un grande patrimonio, ma anche in questo caso la Città non ha una visione d’insieme e una progettualità di ampio respiro. Non basta impedire manifestazioni e l’accesso delle auto.

Chiara Foglietta (PD): Oltre a multare le auto in divieto di sosta al Valentino, occorre che si garantiscano innanzitutto la sicurezza e la vivibilità del parco. C’è una grande confusione e la mozione non fa riferimenti alla delibera quadro.

Stefano Lo Russo (PD): La Maggioranza è in stato confusionale e non c’è un’idea di fondo per il parco. Iniziamo a occuparci delle progettualità del Politecnico all’interno del Valentino e del futuro del Borgo Medievale. Occorre poi affrontare la questione degli abusi edilizi con una piano di rigenerazione urbana dedicato al Valentino. Il parco è abbandonato da tre anni: serve un piano d’ambito che coinvolga tutte le Istituzioni e i soggetti interessati.

Valentina Sganga (M5S): Il Valentino deve recuperare il suo ruolo di parco cittadino, tutelando gli aspetti ambientali, ma anche facendo ripartire attività ricreative e sportive. Attiveremo il Comitato di gestione del parco, coinvolgendo anche il Politecnico, per promuovere strategie di rilancio del Valentino.

Deborah Montalbano (DemA): Occorre rivedere l’intero Regolamento del parco e incontrare i commercianti che operano al Valentino. Servono anche interventi di manutenzione degli spazi verdi. Il documento poi è stato stravolto senza coinvolgere i firmatari.

Federico Mensio (M5S): Il Regolamento, approvato nel 2000, prevedeva un piano di gestione del parco, ma non è mai stato realizzato. Il Valentino può e deve rinascere, con un incremento degli spazi pedonali e il rilancio delle attività sportive.

Eleonora Artesio (Torino in Comune): Serve attivare i previsti strumenti di governo partecipato del parco e occorre costruire relazioni con tutti i soggetti coinvolti, anche politici: avete emendato l’atto senza coinvolgere chi lo aveva firmato, come la sottoscritta. Per questo non parteciperò al voto.

Massimo Giovara (M5S): L’atto non è perfetto, ma ha una funzione fondamentale: rientra in una 'road map' da costruire con tutto il Consiglio, come si sta facendo con la candidatura di Torino Capitale europea della cultura. Si danno indirizzi precisi ribadendo il ruolo del Valentino come parco e non come polo fieristico.

Marina Pollicino (Con.Ci.): Come le consigliere Montalbano e Artesio, anche io ritirerò la mia firma dall’atto, per le stesse motivazioni già da loro espresse.

(r.t. - m.q.) Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 3 Febbraio 2020

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