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Comunicato stampa

CITTADINANZA ITALIANA, MOZIONE CHIEDE L’ADESIONE DELLA CITTÀ ALLA PROPOSTA DI LEGGE “ERO STRANIERO”

La proposta di legge, di iniziativa popolare sulla cittadinanza, è in una fase che richiede un’ampia riflessione a tutto il Parlamento, sulle modalità con le quali le persone minorenni non comunitarie possono acquistare la cittadinanza italiana.
La mozione (primo firmatario Francesco Tresso – Lista civica per Torino) approvata dal Consiglio comunale (con 26 voti favorevoli, 2 astenuti e uno contrario) impegna la Sindaca e la Giunta comunale a promuovere azioni per sostenere il dibattito in Parlamento della proposta di legge e di comunicare ai parlamentari piemontesi dell’adesione del Consiglio comunale di Torino. Impegna inoltre anche il presidente del Consiglio comunale a comunicare al presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati, l’adesione del Consiglio comunale alla proposta di legge.
Prima della votazione dell’atto, il consigliere Francesco Tresso ha sottolineato come in questo momento si discuta sulle modalità di acquisizione della cittadinanza e sul testo di legge di iniziativa popolare (90mila firme popolari) che tende a favorire l’inclusione attraverso il lavoro con il rilascio di un permesso di soggiorno temporaneo. Inoltre, ha riferito che la legge prevede l’uguaglianza sul tema della sicurezza e garantisce il diritto alla salute.
Quindi, si è svolto in aula il dibattito con gli interventi dei seguenti consiglieri:

Mariagrazia Grippo (PD)
Un mio analogo provvedimento nel 2018 era stato ostacolato dalla maggioranza, che evidentemente oggi ha modificato la propria sensibilità. Abbiamo perso tempo rispetto al lavoro da fare sugli organismi romani, per ottenere risultati. Auspico ampia convergenza su questo atto.

Marina Pollicino (Connessione Civica) Sostengo questa proposta. In passato, le leggi razziali furono l’epilogo di una cultura razzista che aveva permeato la società. E’ pericolosa oggi una certa propaganda che indica nello straniero immigrato la causa dei problemi del Paese. Agli stranieri occorre consentire la partecipazione democratica, sviluppando un nuovo senso di appartenenza al territorio e garantendo legalità. Servono riforme coraggiose.

Valentina Sganga (M5S) E’ utile stimolare il Parlamento a riprendere l’iter di approvazione della legge. Il precedente atto non era stato approvato per un problema di calendarizzazione non per mancanza di coraggio da parte di questa maggioranza, la quale si era a suo tempo chiaramente espressa contro i decreti sicurezza varati dal precedente governo

Andrea Russi (M5S)
Ero contrario a questo atto ma con le modifiche apportate mi asterrò perchè anche se condivido alcuni punti della legge, la stessa ha comunque dei punti di caduta sul welfare e sulla clandestinità.

Stefano Lo Russo (PD)
Non accetto lezioni di integrazione da questa maggioranza, basti vedere i decreti sicurezza votati dal Movimento5stelle e la Lega nel Governo precedente. Apprezzo che, almeno a livello locale, il Movimento 5 stelle abbia invertito la rotta.

(tdn) - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 3 Febbraio 2020

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