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Comunicato stampa

DIGI.TO. IL MAGAZINE ON LINE DEL SERVIZIO POLITICHE GIOVANILI


Digi.TO è il magazine online del Sevizio Politiche Giovanili della Città di Torino che avvicina i giovani alla scrittura sul web per favorire la circolazione tra coetanei delle informazioni e delle opportunità.

Nato dall’evoluzione di un progetto legato al racconto sul web delle Olimpiadi del 2006, oggi Digi.TO si è evoluto e si rivolge a un pubblico di adolescenti, studenti e giovani dai 14 ai 29 anni, mentre la redazione dei contenuti per il sito sono ragazze e ragazzi dai 17 ai 29 anni con la passione per la scrittura, la fotografia, i video e il web.

I giovani redattori raccontano ai loro coetanei con articoli, servizi fotografici e filmati le opportunità che la città offre – sia come Pubblica Amministrazione sia come altri enti – e le notizie legate a temi di attualità.

I giovani e le giovani che partecipano al progetto, con la supervisione del personale del Servizio, propongono e concordano attraverso riunioni mensili la programmazione di articoli, video e servizi fotografici; inoltre promuovono giornalmente i suoi contenuti attraverso i canali social come Facebook, Twitter e Instagram, con l’obiettivo di aumentare progressivamente il numero di follower. Due volte al mese viene inviata una newsletter a oltre milleduecento iscritti.

La particolarità di Digi.TO è quella di essere uno dei pochi progetti in cui i ragazzi e ragazze sperimentano attraverso la creazione di testi, video e servizi fotografici con la modalità learnig by doing (imparare facendo). Per questa attività viene riconosciuta una piccola somma annuale attraverso un contratto di cessione di diritti d’autore, in quanto si considera la collaborazione frutto di un’opera d’ingegno.

"Quella offerta da DigiTo – sottolinea l’assessore alle Politiche Giovanili Marco Giusta - è un'opportunità straordinaria di crescita personale e professionale. Non solo rappresenta per i e le giovani uno spazio di parola per raccontare Torino dalla loro prospettiva, ma gli articoli, in quanto retribuiti, rientrano fra quelli necessari all'iscrizione all'albo dei giornalisti pubblicisti."(p.v.)


Pubblicato il 25 Settembre 2019

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