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Comunicato stampa

METROPOLITANA E INFILTRAZIONI MAFIOSE, DIBATTITO IN SALA ROSSA

E’ stata discussa in Consiglio comunale un’interpellanza generale (primo firmatario Francesco Tresso, Lista civica per Torino) ) che chiedeva all’assessore alla Mobilità Maria Lapietra, di dare informazioni e chiarimenti su alcuni punti riguardanti infiltrazioni mafiose nella costruzione del prolungamento della metropolitana con la tratta Lingotto Bengasi.
L’assessore Lapietra ha esordito rispondendo che InfraTo è venuta a conoscenza della situazione giudiziaria dell’azionista di maggioranza della Segeco, il 22 marzo 2019. InfraTo dopo il protocollo siglato con la Prefettura, monitora l’evolversi delle vicende. L’assessore, ha poi comunicato che la Procura di Venezia ha riferito con una nota di prorogare di 45 giorni per la risposta sulla società. E comunque la Se.ge.co. è stata esclusa dalla lista delle aziende non interdette. Quindi, ha concluso l’assessore Lapietra, la società non ha mai iniziato il lavori.
E’ intervenuto il consigliere Francesco Tresso che ha puntualizzato che la contestazione di reati dell'azionista di maggioranza di Segeco era già nota almeno 10 mesi fa e dei gravi ritardi che ciò provocherà al completamento della tratta metropolitana Lingotto Bengasi.
Il consigliere Roberto Malanca (Movimento5stelle) ha detto che un’azienda non può escludere un’altra azienda in base alla pubblicazione di semplici titoli di giornale; vi sono norme stringenti da seguire ed eventuali decisioni della magistratura da applicare.
E’ un cantiere sfortunato il prolungamento della Linea 1 della metropolitana: mancate coperture finanziarie sull’opera e ben tre fallimenti di aziende del gruppo. E’ stata fatta un’azione preventiva rilevante da parte della Città: sono state prese tutte le precauzioni sul calendario dell’opera, senza aspettare le esclusioni di aziende impegnate nel cantiere. Il consigliere comunale Antonino Iaria (Movimento5stelle) ha manifestato stupore per come è stato affrontato l’argomento dagli interpellanti, partendo da ‘prove’ fornite da articoli di giornale. L’assessore ha fornito informazioni precise, tuttavia mi aspettavo argomenti più significativi per una polemica inutile basata su allusioni fastidiose.
Per fortuna l’amministrazione comunale funziona bene e i problemi sono gestiti bene. Infine l’assessore Lapietra ha voluto rimarcare e ribadire che i ritardi dipendono direttamente dalla mancata copertura finanziaria completa dell’opera, appaltata senza risorse.

(tdn) - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 10 Giugno 2019

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