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Comunicato stampa

INAUGURATA PIAZZA ROSTAGNO, NELLA CIRCOSCRIZIONE 3

Alla presenza di Carla, la sorella, Raffaella, la figlia, e della compagna Enrica Rovere, in mattinata è stata inaugurata una piazza dedicata a Mauro Rostagno, sociologo, giornalista, e attivista torinese, ucciso dalla mafia nel 1988.
Il piazzale dedicato a Rostagno in Borgata Aeronautica, compreso tra via Vandalino, via Rua e via Chanoux, integra un vasto spazio di gioco nella Circoscrizione 3, che nella sua parte alberata, attrezzata con giostre, è intitolato a Italo Calvino.

Con i famigliari di Rostagno alla cerimonia hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci, la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise, Don Luigi Ciotti, lo storico Giovanni De Luna, Don Nietek, parroco della parrocchia Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, di via Val Lagarina, dove si è svolta la prima parte della cerimonia.

Versaci ha ricordato il rigore di Rostagno giornalista e la sua battaglia contro la mentalità mafiosa: ”mafia è un modo di pensare e di agire che riesce ad insinuarsi nella mentalità dei cittadini. Per questo motivo le celebrazioni come quella di oggi sono importanti: è dovere delle istituzioni che qui rappresento, formare le nuove generazioni alla cultura della legalità e della giustizia. Ma i cittadini, assieme ad esse, devono fare la loro parte per evitare che persone come Mauro Rostagno siano morte invano”. La conclusione è lasciata alle parole di Rostagno: "Noi non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena trovare un posto."

Don Ciotti, che ha conosciuto personalmente Rostagno, ha invitato tutti a non limitarsi al ricordo “facciamolo rivivere attraverso la coerenza delle nostre azioni”. E ricordando la sua abitudine di vestire di bianco “custodiamo in noi quel candore che il suo vestito evocava, il suo sacrificio ha aperto strade in quella terra difficile che è il trapanese ed è stato un contributo grande alla nostra Italia”.
De Luna ha accostato la figura di Rostagno per la sua inquietudine a quella di Pasolini. Un continuo cercare, il suo, ha detto, richiamato anche dal nome della formazione politica che fondò: Lotta Continua.
"Non mi piace chiamarlo vittima della mafia - ha detto - perchè "vittima" richiama innocenza e inconsapevolezza, mentre Mauro era tutt'altro che innocente, agli occhi dei mafiosi, con quel suo frequentare i luoghi della marginalità e poi raccontarceli".

Sia Carla che Raffaella Rostagno, ringraziando l’Amministrazione comunale, hanno ricostruito il percorso accidentato che ha condotto a questa intitolazione e l’amarezza della famiglia per le difficoltà insorte e prolungatesi negli anni. “Ma la famiglia Rostagno – ha detto Raffaella - è molto paziente, pensate che ci sono voluti 26 anni e 67 udienze per arrivare alla sentenza di condanna in primo grado dei suoi assassini”. Nei primi mesi del 2018 inizierà, ha ricordato, il processo d’appello.
“L’ultimo Mauro, quello che parlava da RTP e denunciava le trame mafiose – ha ricordato Carla - era il più bello, il più maturo, la somma di tutte le sue esperienze. Non voleva essere un eroe ma aveva scelto di fare informazione usando il mezzo più potente, la televisione, e l’ha fatto da solo, faccia a faccia col nemico”.
Una spiegazione antieroica di tanto coraggio arriva da Raffaella che chiude così il suo intervento:” La lotta alla mafia è gioia di vivere”.

Don Nietek ha ricordato il contributo a questa lotta di sacerdoti come don Puglisi e dello stesso Don Ciotti. Ma anche il severo invito a convertirsi che nel 1993 Giovanni Paolo II rivolse ai mafiosi, diventato vera e propria scomunica nelle parole di Papa Francesco ad Agrigento nel 2014.

Ha concluso gli interventi Francesca Troise che si è detta “commossa e onorata per questa intitolazione in questo pezzo della città. Il significato di questo piazzale è anche quello di ricordare una vicenda umana sempre costruttiva e disinteressata, vissuta nel segno della responsabilità portata sempre avanti”.
Troise ha ricordato i progetti promossi nelle scuole del territorio: “In viaggio con... Giovanni.” e “Scooter, scuola e territorio”, in entrambi i casi percorsi di educazione alla legalità.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)


Pubblicato il 30 Novembre 2017

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