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Comunicato stampa

ANTIMAFIA, TORINO APPROVA IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE SPECIALE. La presidente Nomis ha illustrato la relazione finale in Sala Rossa

Approvato oggi dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (32 voti favorevoli su 32 consiglieri presenti) il Rapporto conclusivo della Commissione Consiliare Speciale di promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi, presieduta da Fosca Nomis.

Il Rapporto conclusivo della Commissione è stato approvato con una mozione (prima firmataria: Fosca Nomis), che impegna anche Sindaco e Giunta a una serie di adempimenti.
In particolare, si chiede di: dare seguito all’attività di formazione della Polizia Municipale su racket e usura e monitorare le denunce e i percorsi avviati; sostenere e collaborare con sportelli antiracket e antiusura; firmare un Protocollo che preveda lo scorporo il costo della manodopera, con conseguente divieto di ribasso sullo stesso, per tutte le gare aggiudicate con il criterio del prezzo più basso; prevedere un uso attento della procedura di aggiudicazione dei bandi di gara al massimo ribasso, valutando la possibilità di considerare di ricorrere a white list di aziende; monitorare i fenomeni del gioco d’azzardo illegale; implementare iniziative volte a tutelare le fasce più vulnerabili che rischiano la dipendenza da gioco d’azzardo; richiedere un intervento legislativo alla Regione Piemonte in materia di limitazione del gioco; pubblicare altri bandi per raccogliere disponibilità e idee per l’impiego di beni confiscati; monitorare l’efficacia del Piano di prevenzione della corruzione 2013-2015; organizzare una Giornata della trasparenza nel primo trimestre del 2015 che coinvolga dipendenti, amministratori e cittadinanza; promuovere la sottoscrizione della carta di Avviso Pubblico tra i componenti della Giunta e del Consiglio Comunale, nonché tra le aziende partecipate del Comune; valorizzare gli aspetti del bando delle mense comunali che tracciano la filiera della produzione e della fornitura, per poi predisporre il prossimo bando di gara con specifica menzione di questo aspetto, facendo così del pasto di bambine e bambini un’occasione di educazione alla legalità; progettare incontri di formazione dedicati a funzionari pubblici e amministratori locali su illegalità e criminalità organizzata; considerare la questione dell’infiltrazione della criminalità organizzata come tema che interessa trasversalmente diversi ambiti di decisione pubblica, evitando di farne un campo di attenzione “settoriale” o “specializzato”.

Sono stati approvati anche due emendamenti alla mozione. Il primo (primo firmatario: Michele Curto) impegna il Comune ad approfondire il tema di appalti e grandi opere, con particolare riferimento al monitoraggio di TAV e filiera Sitaf e all’armonizzazione della normativa tra Italia e Francia in materia, nonché ad approfondire modello di gestione e controlli messi in atto in occasione delle Olimpiadi invernali 2006 e uno studio conoscitivo sul sistema di sovrafatturazione tra le imprese controllate da D’Agostino.
Il secondo emendamento (prima firmataria: Paola Ambrogio) impegna la Città a monitorare i fenomeni di infiltrazione mafiosa e riciclaggio di denaro nelle attività ricettive e di somministrazione pubblica.

A presentare il lavoro svolto, è intervenuta la presidente della Commissione, Fosca Nomis, che ha illustrato i principali argomenti trattati (educazione e percezione del valore della legalità, racket e usura, appalti e grandi opere, beni confiscati, gioco d’azzardo, agromafie, piano anticorruzione), le iniziative svolte con scuole e associazioni e i risultati della ricerca universitaria promossa dalla Commissione “Criminalità organizzata, contesto di legalità e sicurezza urbana. Un’indagine tra gli operatori economici di Torino”.

“Ringrazio tutti i componenti della Commissione e gli attori coinvolti che hanno collaborato ai nostri lavori – ha dichiarato la presidente Nomis – e ci hanno permesso di ottenere risultati concreti. In particolare, dalla ricerca è nato il Protocollo tra la Polizia Municipale e la Procura di Torino del 27 ottobre 2014 sulla formazione dei nostri civich in materia di usura ed estorsione.
Un altro Protocollo verrà firmato dall’assessorato Contratti e Appalti per lo scorporo del costo della manodopera nelle gare aggiudicate con il criterio del prezzo più basso, al fine di tutelare le aziende “sane” da quelle che hanno forte disponibilità di liquidità proveniente dal mercato illegale e impiegano lavoro nero, falsando così i prezzi delle gare.
Altro risultato significativo è stato raggiunto per la gestione dei beni confiscati alle mafie. Grazie alla collaborazione con l’Assessorato e gli uffici competenti, è stata individuata una modalità di bando pubblico per raccogliere proposte progettuali dalle associazioni per l’utilizzo dei beni a scopo sociale.
Per portare avanti questo lavoro di approfondimento e confronto, per poi formulare altre proposte e indirizzi, le forze politiche e i componenti esterni che hanno fatto parte della Commissione hanno manifestato disponibilità e volontà a portare avanti questo lavoro fino al termine del mandato amministrativo”.

Sono quindi intervenuti i consiglieri comunali.

Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia, vicepresidente Commissione Speciale Legalità): “Ringrazio la presidente Nomis, che ha svolto un lavoro meticoloso e accurato, e tutti i commissari, sia quelli interni che gli esterni, che hanno partecipato con assiduità alle nostre riunioni, spesso pungolando i consiglieri comunali.
Abbiamo trattato argomenti di grande interesse, lavorando su racket, appalti, gioco d’azzardo illegale, TAV e grandi opere, coinvolgendo la Prefettura, gli attori locali, le aziende partecipate e i nostri uffici, ma anche le scuole e le associazioni.
Vorrei poi evidenziare i risultati della ricerca scientifica che abbiamo commissionato all’Università, da cui emerge la richiesta da parte degli operatori economici torinesi di maggiore supporto, vicinanza e informazioni per contrastare le infiltrazioni mafiose”.

Andrea Tronzano (Forza Italia): “Mi complimento per i risultati espressi con la relazione conclusiva della Commissione. Suggerisco soltanto una maggiore attenzione e un monitoraggio al fenomeno della movida e alle possibili infiltrazioni mafiose e al riciclaggio di denaro”.

Michele Curto (SEL): “Ringrazio la Commissione per i lavori svolti e per l’opera di collettore delle cose che accadono in città, tra i cittadini e la Procura. Invito tutti i Consiglieri a leggere la relazione conclusiva: un lavoro che merita di essere conosciuto nei dettagli. Non possiamo però fermarci qui. I lavori della Commissione dovranno continuare. E voglio ancora evidenziare alcuni punti. La scoperta con l’indagine San Michele di appalti e sub appalti ad aziende in odore di criminalità da parte di controllate pubbliche come Sitaf. E poi l’affidamento degli appalti sul Tav, per i quali è prevista l’armonizzazione delle norme tra Italia e Francia soltanto sulla normativa antimafia per gli appalti e non sulla più ampia normativa antimafia. Inquietante la vicenda delle opere collaterali della Tav, dove non ne è prevista l’applicazione, fino al caso eclatante della costruzione del cantiere in affidamento diretto ad aziende poi finite nell’indagine San Michele.
Infine, mi chiedo come sia stato possibile che il sistema D’Agostino abbia potuto proliferare per 16 anni, come sia potuto accadere che molti importanti cantieri siano stati realizzati in sub appalto con le società di questa persona, destinataria di misure di prevenzione molto stringenti e comunque realizzatore in sub appalto dell’azienda Rosso dei calcestruzzi in alcuni dei più importanti cantieri olimpici”.

Luca Cassiani (PD): “Apprezzo la mozione in votazione, ma non condivido l’invito alla Regione Piemonte a legiferare in modo restrittivo su una materia, quella del gioco d’azzardo legale, che vede già una rigorosa normativa nazionale. In questo modo si impedirebbe di fare a Torino ciò che è consentito altrove. Non si può riservare al gioco d’azzardo legale lo stesso vigore con cui si combatte l’illegalità”.

Ha concluso gli interventi il sindaco Piero Fassino: “Esprimo pieno apprezzamento da parte mia e della Giunta. Condivido la mozione di accompagnamento e l’impegnativa e confermo l’intenzione di operare secondo le linee indicate dalla Commissione Speciale”.

La Commissione Speciale è stata istituita dal Consiglio Comunale di Torino il 19 marzo 2012 e ha terminato i lavori il 31 dicembre 2014. Sono state 92 le sedute effettuate.

I consiglieri comunali componenti la Commissione sono: Fosca Nomis (Presidente) Paola Ambrogio (Vicepresidente), Vittorio Bertola, Luca Cassiani, Michele Curto, Raffaella Furnari, Marco Muzzarelli, Fabrizio Ricca e Giuseppe Sbriglio.

I componenti esterni della Commissione sono: Pino Masciari (testimone di giustizia e cittadino onorario torinese), Maria Josè Fava (Libera Piemonte), Roberto Vinchi (Unione Industriale), Giovanni Roberti (Collegio Costruttori), Rocco Sciarrone, Joselle Dagnes e Luca Storti (Università degli Studi di Torino), Fabrizio Galliati e Michele Mellano di Coldiretti, oltre ai rappresentanti dei Sindacati e delle altre Associazioni delle categorie produttive e a Domenico Donato.

(M.Q. - Ufficio stampa Consiglio Comunale)


Pubblicato il 2 Febbraio 2015

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