Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2015 > LUGLIO

Comunicato stampa

BILANCIO DI PREVISIONE, CONCLUSO IL DIBATTITO IN AULA. Fassino: “È il Bilancio di un’Amministrazione che crede in Torino e vuole fare crescere la città”

Iniziato nella seduta di ieri pomeriggio, il Consiglio comunale ha concluso stamane il dibattito sul Bilancio di Previsione 2015 della Città. Qui di seguito la sintesi degli interventi di oggi dei Consiglieri comunali e del Sindaco Piero Fassino. Stanotte inizieranno le votazioni.

Dario Troiano (Moderati): Il bilancio, vista la stretta agli enti locali, avrebbe potuto essere lacrime e sangue, ma scelte oculate hanno permesso di lasciare intatti i livelli di welfare. Il Paese sembra dare segnali di ripresa incoraggianti e, attraverso la politica delle dismissioni, la città potrebbe ottenere un aumento di liquidità non indifferente.
Torino è una città che ha dovuto reinventarsi più volte. Da capitale d’Italia è diventata capitale dell’automobile, contraddistinguendosi come città industriale per tutto il Novecento. Ultimamente, anche a causa della globalizzazione, la FIAT si è allontanata da Torino, e la città si è dovuta nuovamente trasformare in un qualcosa di nuovo. Questo processo, avviato anche grazie all’aiuto delle Olimpiadi, ha permesso a Torino di diventare una città di turismo a breve termine, una città Smart, una città che punta sulla green economy.
Con questo bilancio ci proiettiamo nella prossime tornata amministrativa oltre il 2016, sapendo che la città completerà il cambiamento e affronterà i suoi obiettivi.
Nel ringraziare l’assessore Passoni ricordo un aforisma di Winston Churchill: “L'ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità”. È necessario pertanto essere ottimisti.

Barbara Cervetti (Moderati): Con il mio intervento intendo presentare la mozione di accompagnamento al bilancio presentata dal gruppo dei Moderati. Fino al 2014-2015 il Comune era convenzionato con nidi e micro-nidi privati disseminati sul territorio cittadino.
La questione dell’educazione infantile è un tema molto serio sul quale è necessario soffermarsi attentamente. I servizi per la prima infanzia si rivelano fondamentali per diversi motivi: permettono di conciliare familiarità e lavoro, sono il primo baluardo per combattere le disuguaglianze e sono una garanzia per le coppie che decidono di avere figli. I servizi educativi per i bambini molto piccoli sono richiesti da classi molto variegate di cittadini, che desiderano una qualità sufficientemente alta. Per questo motivo la proposta di istituire un tavolo della “grammatica della qualità” ci è sembrata un’idea molto valida.
Il testo della nostra mozione impegna il Sindaco e la Giunta a mantenere inalterate rispetto all’anno precedente le risorse per i nidi e micro-nidi privati già convenzionati con i fondi regionali. Riteniamo che si debba proteggere il più possibile l’educazione per la prima infanzia, offrendo ai cittadini un servizio essenziale, garantito ancor più da un sistema integrato tra pubblico e privato.

Laura Onofri (Pd): Come già rilevato da altri Consiglieri, il lavoro per la redazione del bilancio è frutto di scelte oculate improntate al contenimento della spesa e il mantenimento dei servizi più importanti. Tuttavia registro anche un taglio molto pesante ai fondi per l’Assessorato alle pari opportunità, dimezzati rispetto a quelli, pur scarsissimi, stanziati nel 2014. Pur essendo il tema delle Pari opportunità trasversale per tutti gli altri assessorati, cui con le proprie risorse compete attuare buone politiche di pari opportunità, segnalo che il nostro Paese è su questo tema molto indietro.
Questi problemi potrebbero essere affrontati adottando il “bilancio di genere previsionale “ in luogo di quello “consuntivo”. Ciò permetterebbe di realizzare le politiche necessarie e forse non servirebbero maggiori risorse. Per l’Assessorato, anzi mi spingo a dire che forse non servirebbe più neppure l’Assessorato.

Paola Ambrogio (FdI): Abbiamo già rilevato nel corso delle commissioni consiliari una serie di criticità che sono oggetto di una nostra mozione di accompagnamento alla delibera del bilancio. Le criticità che abbiamo segnalato sono principalmente relative a casa, ambiente, mobilità. Per quest’ultima, ci riferiamo alla cosiddetta “ecotassa” sugli autobus turistici. Avevamo sul punto già prospettato la necessità di un’esenzione per i trasporti scolastici, proposta che sembrava incontrare il favore di altri gruppi consigliari. Spero che l’assessore al bilancio possa venire incontro alla nostra proposta.
Per ciò che concerne l’ambiente e nello specifico il servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti nei mercati, chiediamo uno studio di fattibilità per l’autogestione delle aree da parte degli operatori. Questo fatto incontrerebbe la volontà degli operatori e li avvantaggerebbe sul piano dei costi del servizio.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Per il quarto anno consecutivo è stato fatto un difficile lavoro da parte dell’assessore Passoni, costretto a far quadrare il Bilancio con un continuo lavoro di taglia e cuci, per i minori trasferimenti di risorse dallo Stato.
Credo però che Fassino, sindaco e presidente dell’ANCI, avrebbe dovuto fare di più per evitare la continua riduzione dei fondi in favore dei Comuni costretti a continui e sempre maggiori sforzi per sopportare i tagli.
In particolare, non comprendo il piano di dismissioni di importanti sedi comunali e il contestuale trasferimento in corso Ferrucci di molti dipendenti della Città. Presenteremo in merito un emendamento. Vorrei avere dei ragguagli sull’operazione, sui costi e gli introiti che l’amministrazione ha pianificato in merito. Ma con il trasferimento di tanti dipendenti del Comune temo la desertificazione del centro cittadino.
Più in generale credo che il 2015 sia un anno ‘drogato’ per gli introiti della nostra amministrazione. L’ostensione della Sindone, Torino incontra Berlino, gli appuntamenti di Torino capitale europea dello sport non si ripeteranno. E mi chiedo come si farà nel 2016 a mantenere quel livello di entrate.
Per il Welfare, presentiamo un emendamento al Bilancio con il quale chiediamo che 200.000 euro dei fondi Sprar sia invece destinato alle dotazioni di bilancio per la tutela degli anziani. E anche per il pagamento degli straordinari ai civich del Nucleo nomadi della Polizia municipale occorrono più fondi; li chiediamo con apposito emendamento. Non vogliamo infine dimenticare un elemento importante per la vita economica cittadina: sollecitiamo la velocizzazione dei pagamenti del Comune a tutti quei fornitori della Città che oggi sono pagati a 120-180 giorni, rispetto ai 90 previsti dalla normativa.

Michele Paolino (Pd): Italo Calvino diceva che: “di una città non godo delle sue 7 o 77 meraviglie, ma delle risposte che dà ad una mia domanda”. Questo è il nostro obiettivo primario: dare adeguate risposte alle domande dei cittadini.
E un buon lavoro lo hanno fatto l’assessore Passoni e tutta la Giunta riuscendo a creare un equilibrio tra l’offerta dei servizi e le dotazioni disponibili sui capitoli di Bilancio. Non aumentano le imposte, è proseguito il risanamento del debito della Città, abbiamo destinato adeguati fondi alla manutenzione ordinaria. Significa assunzione di responsabilità, significa dare una risposta alle esigenze dei cittadini. Come nei servizi alle famiglie, nella sfera educativa e del welfare dove stiamo dando il massimo per non lasciare soli i torinesi.
Torino è sempre stata il cuore pulsante dell’Italia. Lo è ancora di più oggi ma occorre accompagnare la crescita. E non è vero come qualcuno ha detto che i torinesi sono lasciati soli dalla nostra amministrazione. Stiamo cercando di farci carico di tutti i torinesi, con particolare attenzione ai più giovani e alle fasce deboli. E stiamo lavorando per migliorare le periferie, già molto più belle di un tempo. Ed è bene che le politiche della città partano proprio dalle periferie. Per noi è un impegno importante.
Accettiamo poi la sfida di ragionare sul perimetro della spesa del Bilancio, credo sia giusto lavorarci anche con nuovi modelli di gestione.
Voglio infine ricordare la mozione di accompagnamento che presenterà il Pd e per questo ringrazio i consiglieri del gruppo. Con questo atto ci mettiamo nella condizione di non diminuire i servizi ai cittadini, con valori di erogazione vicini già adesso a quelli approvati con l’ultimo bilancio consuntivo.

Ha concluso il dibattito in aula il sindaco Piero Fassino:

“Ringrazio tutti per il dibattito pieno di spunti, suggestioni e idee, anche diverse, con uno sforzo vero per affrontare i temi del Bilancio. Ringrazio l’assessore Passoni e tutti gli uffici per le difficoltà ancora maggiori di quest’anno, dovute al mutamento del quadro normativo e finanziario.

È un Bilancio che mantiene le ambizioni sui cui questa Amministrazione ha scommesso, con un’attenta gestione delle risorse, in funzione degli obiettivi strategici che ci siamo posti.

Parto dalle considerazioni del consigliere La Ganga per riflettere su questi quattro anni di mandato. Quattro anni fa l’indebitamento – dovuto a investimenti – era molto alto. A ciò si sono aggiunte, dal 2007, una durissima crisi economica e, dal 2011, una forte spending review. Abbiamo però mantenute inalterate l’offerta dei servizi e la propensione agli investimenti, nonostante le accresciute richieste di protezione, con sfratti raddoppiati e disoccupazione elevata.

A causa della spending review e della riduzione dei trasferimenti statali, dal 2010 a oggi il contributo chiesto ai Comuni supera ormai i 18 miliardi di euro, a fronte di un’incidenza sulla spesa nazionale del solo 7,7% e sul debito del 2,6%.

Ci siamo quindi battuti, anche in sede Anci, perché il Governo prendesse atto di questa situazione, di questo onere eccessivamente pesante per gli Enti locali.

Anche la recente Relazione della Corte dei Conti sullo stato della finanza locale afferma che è stato chiesto ai Comuni un contributo superiore e che la fiscalità locale è aumentata per le eccessive risorse chieste ai Comuni. Ci siamo quindi battuti per la diluizione del Patto di Stabilità al 60%, per la ri-contrattazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, per il fondo perequativo IMU (quest’anno di 530 milioni) e per il rimborso delle spese giudiziarie sostenute.

Tema strategico sarà quindi il cambiamento dei rapporti di fondo tra Stato e finanza locale, che verrà affrontato a settembre con la Legge di stabilità. Serve superare il Patto di Stabilità e arrivare a una revisione globale del sistema fiscale – con una local tax che non preveda riduzione di gettito e che lasci tutti gli introiti al Comune (senza compartecipazione dello Stato) – e al riconoscimento di una vera autonomia fiscale e finanziaria dei Comuni, a partire dalle modalità di raggiungimento degli obiettivi di spending review fissati dal Governo.

Nel Bilancio preventivo ci siamo posti l’obiettivo di lasciare inalterata l’offerta dei servizi ai cittadini: quest’anno abbiamo assistito 6mila disabili e 9.000 anziani (di cui 2mila non autosufficienti), abbiamo tenuto aperte 236 strutture residenziali e diurne, aiutato 800 persone nell’emergenza freddo e siamo intervenuti per risolvere quasi 3.000 dei 4500 sfratti (erano 2.300 nel 2010!).

Per quanto riguarda il sistema scolastico, abbiamo fornito 8 milioni di pasti, 21mila passaggi degli studenti nei laboratori di Iter, quasi 5mila posti in asili nido (2/3 noi, 1/3 scuole paritarie, a cui abbiamo aumentato il contributo) e stiamo investendo sulla sicurezza degli edifici scolastici.

Gli stanziamenti per welfare e servizi educativi sono rimasti inalterati e mi auguro rimangano inalterati anche i trasferimenti regionali.

Non abbiamo poi perso dinamismo negli investimenti. A settembre, ad esempio, inaugureremo un polo residenziale universitario in via Caraglio, altri ne metteremo a bando in partnership con privati. Abbiamo progettato una politica di investimenti con la Cittadella sportiva della Continassa, la linea 1 della metro Nizza-Bengasi e la linea 2, il Centro tecnologico del Moi, la Variante 200, il campus universitario nell’ex Manifattura Tabacchi, i poli di residenze universitarie.

Ogni anno, inoltre, la città investe 100 milioni di euro in cultura: 25 da privati, 30 dal Comune, 15 dalla Regione, 30 dallo Stato. E, accompagnati da Governo e istituzioni finanziarie, stiamo lavorando per attrarre investimenti stranieri: stiamo stati a Londra, Amsterdam, Dubai e in Giappone e abbiamo in programma una trasferta a Singapore. Con un’attenzione particolare al turismo.

Continuiamo a essere una città industriale: nonostante la crisi, l’industria rimane la voce principale del nostro Pil. E lavoriamo a sostenere investimenti in ricerca, innovazione e tecnologia, come il centro motori GM al Politecnico e altri centri ricerche.

Continuiamo poi a sostenere le università (con 1/3 di studenti da fuori Piemonte) e la cultura: elementi fondamentale per attrarre investimenti. Anche per questo, abbiamo voluto sfruttare la grande vetrina dell’Expo. E nell’autunno arriveranno altre grandi mostre internazionali: Monet, Matisse, pitture dell’Ermitage, ecc. Senza contare Mi.To, Artissima, Salone del Libro, ecc.

Prosegue la riqualificazione delle periferie, con i progetti Urban a Barriera di Milano, la cittadella sportiva alla Continassa, i cantieri alla ex Manifattura Tabacchi, nell’area della Variante 200 e in piazza Bengasi. E va avanti la riforma del Decentramento, confrontandoci con le Circoscrizioni.

Per quanto riguarda la sicurezza, come riconoscono anche i nostri magistrati, Torino è una città “normale”. Stiamo gestendo in ogni caso tre emergenze critiche. Per quanto riguarda quella Rom, a dicembre sarà sgomberato l’intero campo di Lungostura Lazio. È un fatto di civiltà, è un dovere morale mettere quelle persone in condizioni di vita più civili e umane, sulla base di un patto di “emersione”. E chi non lo sottoscrive, viene allontanato dalla città. Abbiamo poi l’emergenza profughi, gestita con il modello Sprar. E l’emergenza abitativa.

Il Bilancio è stato “pulito” in questi anni, applicando rigorosamente anche il nuovo quadro normativo: tutta la spesa corrente è in parte corrente e il conto capitale è riservato solo agli investimenti. È un bilancio credibile di un’Amministrazione che crede in Torino e vuole fare crescere questa città”.

Seguirà il comunicato stampa con l’intervento dell’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni.

Qui il link al comunicato sul dibattito svoltosi ieri, mercoledì 29 luglio: www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_553.shtml

(Ufficio stampa Consiglio Comunale)


Pubblicato il 30 Luglio 2015

Stampa questa pagina

Condividi

Torna indietro