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Comunicato stampa

IMU E TASI, LETTERE DI CORTESIA RICORDERANNO SCADENZE, ALIQUOTE E DETRAZIONI PER PAGARE L'ACCONTO

Il 16 giugno è la scadenza ultima per pagare le rate d’acconto della TASI, il tributo comunale sui servizi indivisibili, e dell’IMU (imposta municipale propria). L’acconto, pari alla metà del dovuto annuo, deve essere calcolato applicando le aliquote e le detrazioni deliberate per il 2014. Il saldo dovrà poi essere versato entro il 16 dicembre, calcolato a conguaglio applicando le aliquote e le detrazioni che saranno deliberate al momento dell’approvazione del bilancio di previsione.

Il tributo per i servizi indivisibili (TASI) è dovuto per l’abitazione principale (tranne che per unità immobiliari classificate in categoria A/1, A/8, A/9 per le quali è dovuta l’IMU con detrazione di 200 euro) e le relative pertinenze. La Tasi è dovuta nella misura del 3,3 per mille con detrazione di 110 euro, se la rendita catastale non supera 700 euro, e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni purché residente nell’immobile. Stessa aliquota (con detrazione di 110 euro se la rendita catastale non supera i 700 euro) è applicata anche alle unità abitative appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate ad abitazione principale del socio assegnatario. Aliquota invece all’1 per mille per i fabbricati destinati dalle imprese costruttrici alla vendita, fino a quando restano invenduti e non sono affittati.

La novità, rispetto allo scorso anno, è rappresentata dal caso di un’unica unità immobiliare posseduta da cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE, già pensionati nei rispettivi paesi di residenza, a condizione che non sia locata o concessa in comodato d’uso: a partire dal 2015 essa viene assimilata all’abitazione principale. Pertanto se in categoria A/1, A/8 o A/9 sarà dovuta l’IMU applicando l’aliquota per abitazione principale e detrazione, se classificata nelle altre categorie catastali sarà dovuta la TASI ridotta ad 1/3, ossia 1,1 per mille con detrazione di 110 euro se la rendita catastale non supera 700 euro, e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni purché residente nell’immobile.

A Torino, a differenza di altre grandi città, continuano a non pagare la Tasi gli inquilini e gli affittuari di locali commerciali e produttivi.

L’IMU (imposta municipale propria) è dovuta per gli alloggi con utilizzo diverso dall’abitazione principale, box, negozi, altri fabbricati ed aree edificabili e per l’abitazione principale se classificata in categoria catastale A/1, A/8 o A/9 (abitazioni di lusso, ville, castelli).

Nei prossimi giorni i contribuenti torinesi riceveranno a casa una lettera di cortesia che illustra in modo dettagliato le scadenze relative alla tassazione sugli immobili e le tabelle con le aliquote IMU e TASI da utilizzare per il calcolo dell’acconto 2015.

Tutte le informazioni sono tuttavia reperibili all’indirizzo web www.comune.torino.it/tasse/iuc: nelle sezioni IMU e TASI è attivo il collegamento ad un simulatore di calcolo che, in modo guidato, permette di determinare l’importo dovuto in acconto e stampare il modello F24 con cui pagare telematicamente oppure presso qualsiasi sportello postale o bancario.

Per informazioni è altresì disponibile il call center al numero 011/011.24857.

In città sono stati affissi manifesti informativi per ricordare la scadenza di martedì 16 giugno.

(gf)


Pubblicato il 8 Giugno 2015

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