Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2014 > FEBBRAIO

Comunicato stampa

LA SEMESTRALE VERIFICA DELLA CORTE DEI CONTI SUL BILANCIO DELLA CITTA'

Resi noti quest’oggi dalla sezione regionale della Corte dei Conti gli esiti della semestrale verifica sulle politiche di bilancio della Città di Torino (effetto del nuovo articolo 148 del TUEL, riferito a tutti gli enti locali), sulla regolarità della gestione amministrativa e contabile e sull’efficacia dei controlli svolti all’interno dell’ente.
Poche le raccomandazioni della Magistratura contabile che, nella maggior parte dei casi, risultano diretta conseguenza dei tempi di approvazione del bilancio di previsione, giunta quasi al termine dell’esercizio finanziario. Un ritardo la cui responsabilità non si può imputare all’Amministrazione comunale, ma che è causa delle incertezze legislative e della dilazione dei termini che hanno portato al varo del bilancio 2013, a Torino come negli altri comuni italiani, quasi alla fine dell’anno.
Per questo motivo Palazzo Civico - recependo pienamente l’indicazione della Corte dei Conti e in presenza di differimenti dei termini a seguito delle disposizioni statali - anche nella gestione provvisoria del bilancio si era attenuto rigorosamente ai principi contabili della prudenza, dell’attendibilità e della coerenza, effettuando i necessari, accurati e continui riscontri sul piano contabile delle uscite e dei relativi mezzi di copertura. Questi ultimi assai sensibili alla variabile del ridimensionamento delle risorse per effetto delle manovre correttive.
La gestione per dodicesimi dello stanziamento assestato del bilancio dell’esercizio precedente – è evidenziato nel documento della Corte dei Conti – avrebbe potuto rischiare, nel 2013, di operare su parametri sovradimensionati, a fronte dei tagli connessi alla spending review e di un rilevante grado di incertezza sulle entrate di natura tributaria, come Imu e Tares.
A proposito di entrate, il documento evidenzia l’impegno di Palazzo Civico nella programmazione di interventi per il miglioramento del grado riscossione delle entrate proprie, anche se occorre tener conto delle difficoltà derivanti dalla situazione economica complessiva.
Per quanto riguarda le attività di controllo e nonostante il differimento dei termini di approvazione del bilancio, l’individuazione degli obiettivi 2013 è avvenuta comunque nei primi mesi dell’anno, anche se la loro definizione nei documenti formali ha potuto aver luogo solo dopo l’approvazione del previsionale. La predisposizione del Peg definitivo ha poi consentito di verificarne lo stato di attuazione.
In merito alla valutazione delle fonti di finanziamento e al grado di autonomia finanziaria dell’ente, la percentuale di incidenza delle entrate proprie sulle entrate correnti è risultata pari all’88,63 per cento. Da sottolineare che, per il perseguimento degli equilibri di bilancio, non sono state utilizzate entrate straordinarie o una tantum per il pareggio di parte corrente.
Un modesto andamento delle riscossioni rispetto agli accertamenti è stato invece riscontrato dalla Corte dei Conti per i programmi di dismissione di attività patrimoniali (beni immobili e partecipazioni) attuati nell’ultimo triennio. Un dato che però non ha inciso sugli equilibri di bilancio dei tre esercizi.
Dal documento della Magistratura contabile si evince inoltre , ma non è una novità, che Palazzo Civico, come per la maggior parte dei comuni italiani, è chiamato a fare di più con meno. Per rispondere alle criticità strettamente correlate alla progressiva contrazione delle risorse disponibili (risorse finanziarie e umane), l’ente sta attuando interventi finalizzati al miglioramento del tasso di efficienza dei processi (riorganizzazione dei servizi), con conseguente recupero di risorse. (mge)


Pubblicato il 4 Febbraio 2014

Stampa questa pagina

Condividi

Torna indietro