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Comunicato stampa

SPENDING REVIEW. IL PERSONALE NELLE PARTECIPATE DAL COMUNE

La delibera approvata oggi dal Consiglio comunale (24 voti favorevoli e 2 astenuti) intende armonizzare le politiche delle risorse umane della Città con quelle delle Aziende partecipate, in un’ottica di spending review sul controllo della spesa pubblica, a parità di servizi erogati.
Pur ribadendo la tradizionale politica di valorizzazione dell’autonomia delle aziende a partecipazione pubblica, la Città ritiene, attraverso le linee guida approvate oggi, dare alcuni indirizzi in materia di risorse umane, relativi alle assunzioni, che devono essere effettuate con selezione pubblica o utilizzando le graduatorie di concorsi comunali validi.
L’ente controllato può assumere a tempo indeterminato senza superare la soglia di spesa del 40% delle cessazioni avvenute, nella propria struttura, nell’anno precedente. Per le assunzioni a tempo determinato e flessibile, le Partecipate devono stare nei limiti di spesa del 50% rispetto al 2009.
In termini di contenuto del costo del lavoro, è stata fissata la soglia nelle spese effettuate nel 2012, in modo da non gravare ulteriormente sui bilanci degli enti e di conseguenza sui servizi.
E’ previsto anche un intervento sul costo della dirigenza pubblica che dovrà essere, per figure paragonabili, quella sostenuta dal Comune.
“Da oggi, in altri termini – ha dichiarato l’assessore Passoni - anche le Partecipate dovranno adottare politiche della spesa rigorose, analoghe a quelle sostenute dal Comune".

Prima della votazione, c’è stata la presentazione della delibera dell’assessore al Bilancio Passoni e gli interventi dei consiglieri.

Passoni - Assessore Bilancio
Questo è un provvedimento che arriva in aula dopo un lungo percorso in commissione.. E’ stato possibile audire società Partecipate e le organizzazioni sindacali.
La delibera, in sintesi, tende ad affermare un principio essenziale. L’uso di risorse pubbliche per l’erogazione di servizi, la gestione di strutture pubbliche, impongono linee guida sul comparto del personale (assunzioni, limiti, costi) che vada verso il contenimento della spesa dei dipendenti, calata nella Città e aumentata nelle Partecipate.
L’atto individua alcune linee di indirizzo che vanno verso la governance degli enti partecipati, anche se applicano contratti diversi. La delibera è un unicum perché si individuano linee di indirizzo sul consolidamento del Comune. Una novità è data dal fatto che si estende alle Partecipate anche il Codice comportamentale così come la trasparenza dei dati, già applicati nel Comune di Torino.
Nelle società partecipate in caso di carenza di personale si dovrà utilizzare lo strumento della mobilità orizzontale prima di indire una selezione.
Le ristrutturazioni o le espansioni aziendali potranno essere fattori di deroga a questa delibera.
L’atto, infine, è uno strumento in più per il governo dell’azienda, non solo per contenere le spese ma anche per creare maggiori sinergie tra il Comune e le Partecipate.

Alessandro Altamura – PD
Ci sono state cinque sedute di commissione, molte audizioni e questo lavoro ha contribuito a questa delibera.
Non si tratta solo di spending review ma di un controllo di gestione che prevenga situazioni di bilancio difficili. La delibera evidenzia la verifica amministrativa (contratto di servizio) un controllo che negli anni passati non c’è stata. Avremo un rapporto di responsabilità anche in quelle società dove il comune non detiene la maggioranza.

Andrea Araldi – PD
Credo che la delibera sia un atto importante. Ci vuole il controllo ma anche la flessibilità per garantire l’autonomia delle Partecipate. In tal senso la delibera prevede una regola generale, ma anche la possibilità di verificare specifiche situazioni, con particolare riferimento alle società Partecipate in cui la responsabilità operativa e industriale sia affidata a un socio privato.

(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 24 Marzo 2014

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