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Comunicato stampa

IL CONSIGLIO COMUNALE FAVOREVOLE AL PARTO INDOLORE

Con un ordine del giorno approvato questo pomeriggio, il Consiglio comunale propone l’introduzione del parto indolore all’interno dei livelli essenziali di assistenza pubblica. Il provvedimento, presentato dalla consigliera Laura Onofri, invita Sindaco e Giunta a farsi promotori della richiesta presso il Parlamento e l’ANCI nazionale. La Regione Piemonte viene invece sollecitata a garantire alle Aziende sanitarie, sedi di ostetricia, risorse e supporti organizzativi al fine di potenziare l’assistenza per il parto in analgesia e l’utilizzo di tecniche, anche non farmacologiche, finalizzate alla riduzione del dolore. Ancora l’ordine del giorno, invita le Aziende sanitarie ad informare le donne, in sede di bilancio di salute, sulle percentuali di parto in analgesia e di taglio Cesareo della struttura.

E’ importante che la donna durante il parto possa continuare ad avere piena idoneità fisica e psichica - sostiene la firmataria Laura Onofri (PD) perché, continua - deve poter collaborare nella fase di travaglio e vivere con consapevolezza il momento della nascita del proprio figlio. Il parto indolore deve allora rimanere una libera scelta della donna ma, anche essere considerato come un servizio gratuito da parte dello Stato”.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Fabrizio Ricca, Domenica Genisio, Silvio Viale e Lucia Centillo. Di seguito sono riportati i loro interventi.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): “Occorre potenziare la struttura che già oggi gestisce il parto indolore anziché crearne altre che rappresentano un incremento di costi”.

Domenica Genisio (PD): “A Ricca rispondo che questo documento è un invito al Presidente dell’ANCI e al Parlamento perché il parto indolore venga inserito, con legislazione nazionale, tra gli interventi obbligatori nei livelli essenziali di assistenza”.

Silvio Viale (PD): “Voto a favore seppure con molte perplessità. Questo documento rappresenta certamente l’affermazione di un principio sul quale non si può essere contrari. Ma occorre tenere conto del costo necessario per predisporre appositi reparti con anestesisti dedicati, che si possono fare solo in reparti di grandi dimensioni”.

Lucia Centillo (PD): “È necessario non solo inserire nei L.E.A. l’epidurale, ma anche pensare a un quadro complessivo per operare sull’analgesia da parto. Non possiamo entrare nel merito delle scelte cliniche, ma non dobbiamo avere un approccio ideologico nei confronti dei progressi della scienza medica: non è necessario, né inevitabile soffrire durante il parto. Ci sono tecniche e forme di assistenza che richiedono risorse, disponibilità e competenze che possono facilitare le donne nel parto. Sono scelte tecniche che vanno supportate dalla politica e da un corretto approccio culturale, nel completo rispetto dei diritti dei pazienti”.

L’ordine del giorno è stato poi approvato con 28 voti favorevoli e 2 contrari.

Torino, 17 marzo 2014


Pubblicato il 17 Marzo 2014

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