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Comunicato stampa

ALBERO DI PIAZZA TOTI: IL DIBATTITO E LA REPLICA DEL SINDACO FASSINO

In Sala Rossa, questo pomeriggio, è stata affrontata la vicenda del tiglio che sabato scorso si è abbattuto su tre ragazzini in piazza Toti. Dopo la relazione dell’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta, si è sviluppata la discussione in aula, conclusa dalla replica del sindaco Piero Fassino. Riportiamo di seguito un breve riassunto del dibattito e della replica.

Enzo Liardo (NCD)
E’ grave che il tiglio sia caduto senza che vi siano stati eventi atmosferici quali una tromba d’aria: si tratta di un caso di evidente trascuratezza. Si parla tanto di Smart City, di Capitale della Cultura ma non viene data la giusta priorità alla sicurezza, si definisce “programmazione” quello che è invece il correre ai ripari dopo che si è verificata un’emergenza. Occorre curare e controllare accuratamente le piante, con ditte adeguate, prevenendo i pericoli per i cittadini. L’importante, in ogni caso, è che il bambino ferito stia meglio.

Marco Grimaldi (SEL)
Bisogna evitare ogni strumentalizzazione, ma è vero che si è trattato di un fatto inquietante, visto che l’albero è caduto senza apparente causa esterna. In Commissione, recentemente, abbiamo analizzato i costi dell’illuminazione pubblica, riscontrando come per ogni lampione si spenda, per il monitoraggio e la manutenzione ordinaria, una cifra pari a 100 euro. Per ogni albero, si spendono soltanto quattro euro.
Ci sono difficoltà finanziare per i controlli e le potature. Bene, nel 2010 avevamo proposto di richiedere alle grandi aziende e agli organizzatori di grandi eventi la rendicontazione ambientale, con lavori di riforestazione o contributi per la manutenzione del verde, quale compensazione per le emissioni di CO2. Non è mai stato fatto, nessun assessore alla Cultura o allo Sport si è mosso in questo senso.

Chiara Appendino (Cinque Stelle)
Quanto accaduto ci ha colpiti tutti, dobbiamo comprenderne le cause, dubito che si tratti di pura fatalità. In ogni caso, l’assessore ha gestito con superficialità la vicenda: capisco il voler rassicurare i cittadini, ma un amministratore deve sapere cosa dice. Credo che l’assessore non abbia specifiche responsabilità civili o penali, anche se non sono io a doverlo stabilire, ma esiste la responsabilità politica: come si può affermare che l’albero non mostrava danni gravi per poi scoprire il giorno dopo che c’era una cavità? Come si può dichiarare alla stampa che vanno più controllati gli incaricati dei controlli? Vuol dire che i cittadini non devono fidarsi, che ci sono stati dei precedenti? Mi aspetto che il Consiglio comunale svolga il suo ruolo di controllo e che l’assessore rilasci dichiarazioni realistiche, senza determinare dubbi e sospetti nell’opinione pubblica.

Silvio Viale (PD)
L’augurio è che non ci sia una sequenza più tragica di eventi oltre a quello già accaduto. E’ caduto un albero che secondo i frequentatori del giardino non presentava problemi apparenti. Non so se lo screening effettuato ogni tre anni sia sufficiente o meno. Il Comune ha tutte le competenze per dircelo ma deve essere chiaro che l’aumento di controlli comporta un aumento di risorse. Piuttosto vale la pena verificare se, con una scala di priorità, come a fronte dei 100 mila alberi presenti in città, non sia il caso di effettuare maggiori controlli su quelli presenti nelle aree giochi, ammesso che già non sia così. Per i feriti gli auguri di pronta guarigione e l’auspicio che si faccia di tutto perché non si presentino più episodi come questo.

Fabrizio Ricca (Lega Nord)
Mi unisco agli auguri di guarigione. Voglio pensare che questo episodio sia un incidente, ne dovessero capitare altri non potrebbero definirsi più tali. L’invito all’assessore a fare in modo che episodi come quello accaduto sabato non si verifichino più.

Maurizio Marrone (Fd’I)
Una città come Torino vive anche nelle periferie ma le politiche sul decentramento hanno azzerato i fondi per le manutenzioni delle aree verdi, ritenute a torto un orpello senza che venisse verificata la reale importanza degli interventi, se non in presenza di tragedie. Nel riprogrammare i controlli, si consideri una gerarchia dell’incidenza dei rischi.

Michele Curto (SEL)
E’ sbagliato partire da questo episodio per giudicare la politica di cura del verde in città. Propongo due riflessioni: la prima: abbiamo il dovere di verificare, prima dell’intervento della Procura, se si sia trattato di un errore umano nella valutazione di rischio, per capire se sia isolato o diffuso, visto che sappiamo perfettamente quanto viene effettuato su ogni albero. Verifichiamo che le manutenzioni siano effettive e non solo oggetto di un contratto che ci libera da responsabilità. La seconda: consideriamo le manutenzioni ascrivibile nel nostro bilancio come un investimento sottraendolo alla spesa corrente

Andrea Tronzano (FI)
Vorrei provare a ragionare sulla possibilità di una calendarizzazione in commissione per consentire ai consiglieri una discussione complessiva sul tema della manutenzione di strade, marciapiedi e alberi della città, ed evitare di chiedere al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di rivitalizzare un albero invece di una scuola. Infine chiedo all’assessore di relazionarci, nella sua replica, sullo stato di salute dei bambini colpiti dall’albero e di cui finora non risono avute notizie troppo precise.

Piero Fassino, sindaco
E’ evidente che si tratta di un episodio che ha colpito tutti, perché è stata messa a rischio l’incolumità e la vita di tre ragazzi. Un episodio che ci deve indurre non solo a capire le dinamiche dell’incidente, ma soprattutto a verificare lo stato dei controlli del nostro patrimonio arboreo. Partendo, però, dal senso di comune responsabilità, inviterei alla razionalità. Dire che in una città con centodiecimila alberi, quell’albero è caduto per incuria, mi sembra un modo non razionale di affrontare la questione. Le cifre dimostrano il contrario: come ha detto l’assessore, nel 2011 sono stati fatti 42mila controlli, 28mila nel 2012 e 32mila nel 2013. La somma è di circa 100mila alberi. Un’attività di controllo che ha coinvolto tutto il patrimonio arboreo della nostra città, svolto da personale esterno dotato della competenza necessaria, sulla base di una classificazione non discrezionale da parte dell’Amministrazione. Chi certifica stabilisce anche la data del controllo successivo: nel caso in questione chi ha controllato quell’albero nel 2011, ha certificato che andava nuovamente verificato entro dicembre 2014. Per questo insisto nel considerare privo di senso richiamare l’incuria dell’Amministrazione, perché ci siamo attenuti rigorosamente alle indicazioni dei soggetti tecnici che hanno effettuato la certificazione. Tanto è vero che risulta oggi indagato proprio il responsabile della società privata incaricata di effettuare il controllo. Detto questo, anche la caduta di un singolo albero ci deve preoccupare e dobbiamo agire per evitare il possibile ripetersi di episodi di questo genere. Da qui le tre indicazioni già espresse dall’assessore Lavolta nel suo intervento: ripetere il controllo di tutti gli alberi verificati dalla società che ha emesso la certificazione inesatta; verifica straordinaria di tutti gli alberi nei parchi giochi e nei giardini delle scuole; anticipare e intensificare la verifica degli alberi il cui controllo era previsto nel 2014 e 2015. Sarà inevitabile un aumento dello stanziamento finanziario, ma registro che, pur in un quadro di risorse ridotte, non sono state diminuite le risorse per questo tipo di attività. 440mila euro per il controllo e 770mila euro per gli interventi successivi, la cifra costantemente stanziata e mai ridotta da un esercizio all’altro.
Condivido infine il ragionamento proposto dal consigliere Tronzano sulla necessità di una verifica più ampia sullo stato manutentivo della città. Perché non c’è dubbio che la riduzione delle risorse di questi anni a disposizione degli enti locali, ha portato ad una contrazione generalizzata delle azioni di manutenzione. C’è, allora, la necessità di una verifica complessiva, tanto più che nel bilancio 2014, che stiamo predisponendo, vogliamo tornare ad investire sulle manutenzioni colmando quei minori investimenti che abbiamo dovuto attuare negli esercizi precedenti.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (C.R./M.L./F.D'A.)





Pubblicato il 10 Marzo 2014

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