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Comunicato stampa

SOCIAL CARD: UN PRIMO BILANCIO IN CONSIGLIO COMUNALE

L’assessore ai servizi sociali e vicesindaco di Torino, Elide Tisi ha risposto ad una richiesta di comunicazioni in Consiglio comunale presentata da Silvio Magliano per Ncd, in ordine alla Social card e ad un primo bilancio di questa azione di contrasto alle povertà. Tisi ha spiegato che Torino, così come le altre 11 città metropolitane italiane coinvolte nel progetto, non ha direttamente ricevuto le risorse impegnate dallo Stato (circa 3,8 milioni di euro per Torino). Tali risorse sono invece erogate dall’Inps, cui toccano gli accertamenti sulle domande dei richiedenti e, attraverso gli uffici postali, la produzione delle Social card.
Ribadendo quanto già detto nel corso di un’interpellanza svolta in mattinata sul medesimo argomento e presentata dal consigliere Vittorio Bertola (Movimento 5 stelle), Tisi ha spiegato che le domande ricevute dalla Città sono state 1948, quelle accolte sono 347, 410 sono quelle ritenute idonee, 71 quelle sospese e 1110 quelle respinte per mancanza di requisiti.
“Nei prossimi giorni – ha detto Tisi - riceveranno le indicazioni necessarie al ritiro della tessera le prime 347 famiglie”, mentre i 410 richiedenti giudicati idonei dovranno attendere che si formi una graduatoria definitiva, che potrà essere fatta solo successivamente al 14 marzo, termine ultimo stabilito per la presentazione di ricorsi da parte di coloro le cui domande sono state giudicate non idonee. La principale motivazione di esclusione valutata dall’Inps è stata la mancanza del requisito relativo alla perdita del lavoro negli ultimi tre anni.
Dopo l’esame dell’Inps le risorse stanziate verranno utilizzate completamente sul territorio.
Tisi ha spiegato che non sono del tutto condivisibili le modalità adottate per questa azione di contrasto alle povertà, perché non rispettose del principio di sussidiarietà verticale. Se la prima social card era stata varata senza coinvolgere il territorio, in questo caso il Comune è stato coinvolto nella raccolta delle domande e nell’elaborazione di progetti personalizzati. Il principio di sussidiarietà ha nell’ente locale un soggetto che può accogliere istanze da parte dei cittadini e gestire azioni di contrasto alla povertà incardinate sia dentro le pratiche del territorio, sia nella rete territoriale, affinché gli interventi prevedano le azioni necessarie, come quelle di contrasto alla solitudine e di sostegno alle reti di relazione.
“Sono da evitare per il futuro – ha concluso Tisi – forme di esclusiva monetizzazione, mentre occorre favorire strumenti che avvicinino al mondo del lavoro”.

Silvio Magliano – Ncd: Io penso che le domande idonee non arriveranno ad esaurire lo stanziamento e spero che questo sia da stimolo per il Governo a cambiare per il futuro le sue modalità operative. Si responsabilizzino i territori e si tenga presente che lì ci sono Amministrazioni che conoscono i propri poveri meglio di qualunque funzionario governativo

Vittorio Bertola (M5S): Abbiamo sollevato il problema già con un’interpellanza e occorrerà approfondire la questione in Commissione. Ma oggi voglio aggiungere un elemento in più. Ci si aspettava qualcosa come diecimila richieste per ottenere la social card, mentre ne sono giunte circa 1.900. E’ la dimostrazione che uno strumento innovativo di questo genere avrebbe avuto bisogno di una comunicazione e di una pubblicità molto più incisiva di quella messa in campo.

Maurizio Marrone (FdI): Ci troviamo di fronte all’ennesima figuraccia del Comune, all’ulteriore dimostrazione di una politica dei grandi annunci per una corsa ai titoli di giornale. La social card non funziona. Lo dimostrano le 2.700 famiglie richiedenti, delle quali soltanto un terzo saranno accontentate.
E il vero risultato è l’azzeramento della credibilità dell’istituzione comunale. Non faccio fatica a capire i motivi della crisi generale del sistema e dell’incremento dell’anti politica di questi tempi.
Mi appello alle forze politiche che stanno governando affinchè si eviti il proliferarsi di questi fenomeni di natura prettamente mediatica.

Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 3 Marzo 2014

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