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Comunicato stampa

ILLUMINAZIONE GRAN MADRE E PUBBLICA

A seguito di una richiesta di comunicazione del consigliere comunale Silvio Magliano (Nuovo Centrodestra) sull’illuminazione della chiesa della Gran Madre, ha risposto l’assessore Enzo Lavolta, a cui ha fatto seguito la discussione in aula.

Enzo Lavolta – assessore
Nel 2012 è stato fissato un accordo tra la Città di Torino e il gruppo Iren c’erano due punti. Il primo stabiliva, al fine di ridurre le spese per la gestione delle utenze cittadine, di ridurre l’accensione di illuminazione pubblica, 10 minuti al mattino e 10 minuti la sera. Il secondo punto riguarda l’illuminazione decorativa esclusivamente il sabato e la domenica tranne le principali piazze della città (Palazzo di Città, Castello, Vittorio e Solferino) e i monumenti più rappresentativi (Mole, Superga e Monte dei Cappuccini). L’accensione è posticipata di mezzora rispetto a quella dell’illuminazione stradale. Durante la settimana lo spegnimento è previsto per le 23,30.
Questa operazione ha consentito un risparmio di 160mila Euro per l’illuminazione dei monumenti e di 440mila Euro per l’intero sistema di illuminazione pubblica.
L’elenco delle eccezioni, approvato dalla Città, non comprendeva la Gran Madre che ora è stata inserita nell’elenco dei monumenti rappresentativi della Città e ne segue le modalità.
Nel contratto è previsto un tavolo permanente di lavoro tra gestore e Città, sul monitoraggio e sulle azioni correttive che si rendessero necessarie.
Silvio Magliano – Nuovo Centrodestra
Oggi, a mezzo stampa, sorge un interrogativo: non esistono più i monumenti di fascia A e quelli di fascia B. Come si applicheranno le modalità di accensione e spegnimento nei giorni di sabato e domenica?
La questione è come si decidono di illuminare quei punti che possono diventare pericolosi e non essere tutelata la sicurezza dei cittadini.
Ribadisco che il sindaco, nell’articolo di giornale, parla diversamente rispetto a quanto detto oggi in aula dall’assessore. Occorre chiarezza, non confusione, nel rispetto della sicurezza dei cittadini e del valore storico e religioso dei monumenti.
Vittorio Bertola – Movimento5stelle
Il tema dell’illuminazione è importante però c’è il problema della sicurezza. C’è un periodo di buio in città al transito prima dell’accensione delle luci. E questo grava sulla sicurezza dei cittadini, sul traffico stradale, nei parchi. L’accensione dell’illuminazione pubblica dovrebbe essere anticipata di 10-15 minuti.
Marco Grimaldi – Sel
Nel 2011 è stato discusso un piano per l’illuminazione pubblica, sottoscritto in molti punti da Iren. Sono d’accordo che la spending review imponga delle scelte.
Chiedo un atto al Consiglio per cambiare la prospettiva. Oltre la sicurezza ci sono dei punti di riferimento per la città che devono essere illuminati. Vorrei che la discussione sul piano d’illuminazione fosse ripresa in commissione; mettendo al centro anche la percezione della sicurezza e il risparmio energetico e ambientale.
Michele Curto – Sel
Ribadisco un punto: il rapporto con Iren sta diventando problematico. Il risparmio energetico deve essere legato a un ripensamento dell’illuminazione. Con Iren si deve affrontare il tema della manutenzione e rivedere il comparto tariffario. Verificare se il contratto è stato rispettato e se è ancora utile.
Silvio Viale – PD
Il piano della luce decorativa, fissato con Iren stabilisce che ci sono 182 punti da illuminare, tra cui la Gran Madre.
Si deve decidere quali monumenti della città sono da illuminare e perché. Illuminando la Gran Madre è importante per chi trascorre tutta la notte per la movida in piazza Vittorio e ai Murazzi. Piccoli monumenti si possono anche spegnere per più tempo, durante la notte.
Il tema della sicurezza non c’entra e non si può fare una discussione ogni volta che esce un articolo sul giornale. Si deve separare l’illuminazione necessaria ai cittadini da quella decorativa che può restare, per più tempo, spenta.

(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 3 Marzo 2014

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