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Comunicato stampa

SALA ROSSA: FASSINO RISPONDE A RICHIESTA DI COMUNICAZIONI SU APPLICAZIONE ”MINI IMU”

Il Sindaco di Torino, Piero Fassino, ha risposto, questo pomeriggio in Consiglio comunale, ad una richiesta di comunicazioni in merito all’applicazione della cosiddetta “mini Imu”, presentata dal Movimento 5 Stelle.
Il primo cittadino ha ripercorso le decisioni del Governo, su questo tema
“Nell’agosto di quest’anno, ha ricordato, il Governo nel consolidare la decisione del superamento dell’Imu, annunciò che l’Imu sarebbe stata soppressa. A fronte della richiesta dei Comuni perchè ciò non si traducesse in una penalizzazione peri Comuni stessi, fu dichiarato dal Presidente del Consiglio dei Ministri che la soppressione dell’Imu sarebbe stata accompagnata dal rimborso ai Comuni dello stesso introito che avrebbero percepito con l’Imu.
“Quella decisione, ha sottolineato Fassino, venne riconfermata nei mesi successivi, senza che venisse conferita ai comuni la seconda rata nella misura del 100%.
Nelle ultime settimane, il Governo, di fronte alla difficoltà di garantire la copertura, si è orientato ad un percorso diverso da quello indicato. Ha annunciato infatti, che il rimborso avrebbe riguardato le aliquote 2012 e non avrebbe incluso le maggiori aliquote decise da alcuni Comuni (circa 800) per il 2013. Stituazione, ha precisato il sindaco, che non riguarda Torino.
In questo modo, però, in nessun momento si specificò che il provvedimento avrebbe riguardato solo le aliquote 2012 creando criticità finanziaria per alcuni Comuni significativi come Milano o Catania.
Come Anci, ha evidenziato Fassino, abbiamo chiesto la totale copertura comprese le aliquote 2013, richiesta recepita nel Decreto emanato due giorni fa.
Non avendo però il Governo ritenuto di ricercare le coperture finanziarie, si è determinato meccanismo per cui viene rimborsato a tutti i Comuni il 100% fino all’aliquota del 4x1000, viene rimborsato il 60% delle maggiori aliquote dal 4x1000 all’aliquota che il Comune ha deciso e il 40% caricato sulle spalle dei cittadini.
Abbiamo manifestato la contrarietà a questo tipo di scelta per due motivi: si carica sui sindaci l’onere del prelievo fiscale deciso dallo Stato e si determina una iniquità dal punto di vista dell’applicazione.
Secondo i legali dell’Anci questa situazione provocherebbe ricorsi quindi l’Anci insiste con il Governo perchè si trovi la copertura anche per il 40%. Abbiamo chiesto audizioni a tutti i gruppi parlamentari perché sia confermato quanto il Governo annunciò ad agosto.
Il sindaco ha infine informato il Consiglio di una prossima criticità per i prossimi mesi. “Con la service tax in sostituzione dell’Imu, così come congegnata oggi dal Governo, ha evidenziato Fassino, mancherebbe un miliardo e mezzo per dare la copertura totale ai Comuni. In questo modo la sofferenza finanziaria per i Comuni, nel 2014, diventerebbe drammatica”.
Nel corso del dibattito, Vittorio Bertola (Mov. 5 Stelle) ha evidenzito come questa situazione rappresenti un pessimo segnale per la credibilità dello Stato, incapace di fare una programmazione finanziaria.
Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) ha sottolineato come le scelte finanziarie del Governo ormai dipendano in gran parte dal centrosinistra visto il ridimensionamento delle “larghe intese”.

F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 2 Dicembre 2013

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