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Comunicato stampa

MIRAFIORI, IL BOWLING DIVENTA SUPERMERCATO

Lo “storico”Bowling Mirafiori di corso Unione Sovietica 493, chiuso ormai da diversi anni, scomparirà per fare posto a un insediamento commerciale. Lo prevede una deliberazione approvata oggi in Consiglio comunale.
Il provvedimento, presentato in aula dall’assessore all’Urbanistica, Stefano Lo Russo, specifica che lo stabile che ha ospitato per decenni l’impianto sportivo sarà abbattuto e sostituito da un nuovo fabbricato a uso commerciale, con una superficie di vendita di circa 2.000 metri quadrati e un parcheggio a uso pubblico.
Si tratta di una deliberazione – la prima nel suo genere ad approdare in Sala Rossa - che rientra nei parametri delineati dalla Legge 106, più conosciuta come Decreto Sviluppo.
La norma da essa introdotta, in specifico, prevede la possibilità di una deroga parziale al Piano regolatore vigente, laddove si tratti di recuperare aree urbane degradate tramite interventi edilizi di interesse pubblico.
Il proponente del progetto verserà alla Città un contributo aggiuntivo di 100mila euro (oltre naturalmente agli oneri di urbanizzazione e al costo di costruzione), il quale sarà utilizzato a beneficio del territorio della Circoscrizione 10 Mirafiori Sud, come previsto da un emendamento presentato dal consigliere Marco Grimaldi (SEL) e accolto dalla Giunta.
La votazione della deliberazione è stata preceduta da alcuni interventi.

Piera Levi-Montalcini (Moderati) ha espresso alcune perplessità sull’applicazione del Decreto sviluppo: “In questo caso non c’è variante urbanistica ma ‘temporaneo’ utilizzo per attività diverse da quelle previste dal Piano regolatore, senza che sia variato. Non comprendo - ha aggiunto Levi-Montalcini - perché in genere ai proponenti si possa chiedere una valorizzazione, visto che non cambia la destinazione d’uso dell’area se non provvisoriamente, dato che se un domani dovesse rivendere il terreno questo conserverebbe la destinazione d’uso originaria”.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): “La potremmo chiamare variante dei pochi spiccioli, un milione per il Comune di cui 100.000 per la Circoscrizione, per volontà di Sinistra ecologia e libertà, riconvertita alle colate di cemento. Nessun intervento per il sostegno del mercato di via Pavese come se uno spazio di vendita di 2000 metri quadrati non avesse un impatto sulla zona che ha già forti difficoltà a livello commerciale. Sappiamo dall’Istat che per ogni posto di lavoro creato da un supermercato ne vengono cancellati cinque. Il tutto al posto di una caserma per la Polizia Municipale che sarebbe stata necessaria per la sicurezza della zona”.

Vittorio Bertola (Movimento 5 Stelle): “E’ la storia di una catena commerciale sfortunata che per una fortunata coincidenza compra nel novembre 2010 uno spazio vincolato a bowling che nel novembre 2011, per decreto, può essere destinato al commercio. Ai nostri esperti non risulta che si possa fare, in base alla pianificazione commerciale regionale, si apre così un problema interpretativo già in questo primo caso di applicazione del Decreto Sviluppo. In realtà non sappiamo neppure se i posti di lavoro creati compenseranno quelli che si perderanno nel piccolo commercio di zona. Vorremmo anche sapere come mai il parere sfavorevole degli uffici finanziari, analogo a quello tante volte fatto valere sui provvedimenti proposti dalla minoranza è stato trasformato con un tratto di penna in parere favorevole”.

Enzo Liardo (PdL): “Non è detto che un ‘superstore’ sia sempre e comunque incompatibile con i mercati, perché aumentano il passaggio e l’attrattività con potenziali benefici per tutti. Torino è diventata una città difficile e se non la sburocratizziamo gli imprenditori se ne andranno altrove. Dunque, colleghi della minoranza io non mi sono convertito ai supermercati, ma semplicemente vedo una città che ogni giorno muore un po’ e bisogna invertire la tendenza. Per questa ragione il PdL voterà a favore”.

Marco Grimaldi (SEL): “L’amministrazione deve svolgere le sue funzioni nel rispetto delle leggi, il Consiglio deve continuare ad avere autonomia sul fatto che questo tipo di interventi siano o meno consoni allo spirito della legge. In particolare, il nostro dubbio iniziale era sull’interpretazione della legge che chiede di tenere conto delle necessità dello sviluppo della riqualificazione, efficienza energetica e fonti rinnovabili. Perché non deve essere premiata la rendita dell’attesa ma la capacità di rigenerare e riqualificare dei luoghi della città”.

Giuseppe La Ganga (PD): “E’ un piccolo intervento che sana una situazione indecorosa, mette in moto alcuni milioni di euro di investimenti e produce una cinquantina di nuovi posti di lavoro.
Per quanto riguarda la considerazione che questa piccola o media struttura possa uccidere il commercio, dico che non è sempre vero anzi, forse innescare un processo di polarizzazione intorno a quel centro può stimolare concorrenza con le altre attività della zona che possono in qualche modo trarne perfino un vantaggio.
Quindi la delibera deve essere approvata. Con un’ulteriore raccomandazione che non sia l’unica, ma che la Giunta ne presenti altre il più in fretta possibile per aderire al decreto sviluppo di due anni fa, nato in funzione anticiclica, per combattere cioè la crisi economica e favorire investimenti e occupazione”.

Il provvedimento, contro il quale si sono espressi Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Progett’Azione è stato approvato con 26 voti a favore, 6 contrari e 1 astensione (Centro Scanderebech).

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 4 Novembre 2013

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