Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2013 > OTTOBRE

Comunicato stampa

BILANCIO 2013, IL DIBATTITO IN AULA

Si è svolto, oggi pomeriggio, la prima parte della discussione in sala Rossa sul Bilancio 2013. Il Consiglio comunale è convocato per domani alle ore 10, nel quale proseguirà il dibattito dei consiglieri.

Di seguito si riportano gli interventi di oggi:

Luca Cassiani (PD)
Pochi minuti per raccontare l’iter di Bilancio affrontato come presidente per le materie competenti la quinta commissione. Un lavoro che ha scandagliato il sistema educativo e il sistema culturale.
Sul sistema culturale abbiamo incassato un’importante apertura da parte della Giunta che sarà una piccola rivoluzione in merito a quelli che sono i finanziamenti nel mondo della cultura. Per finanziare le attività dei nostri enti e delle fondazioni culturali della città passeremo, nel 2014, dal conto capitale alla spesa corrente. Avremo così la garanzia che i fondi non arriveranno da operazioni straordinarie di bilancio che non sappiamo se e come possono concludersi ma, da risorse certe e liquide con l’obiettivo di eliminare attese e lungaggini che spesso hanno messo in crisi il sistema culturale.
Positivo anche aver destinato una somma destinata per l’intervento sui musei più piccoli e sui festival indipendenti e giovanili, ritenuti a torto ‘minori’ mentre, al contrario, costituiscono il tessuto connettivo più importante della vita culturale della città.
Il Consiglio dimostra così una nuova vision della cultura, non pensando più solamente alla cultura dei grandi eventi ma, anche, alla cultura che nasce dal basso e che è quella più innovativa e interessante.

Giusi La Ganga (PD)
Il Bilancio che ci viene sottoposto si può definire di consolidamento e presuppone perciò che si faccia un passo in avanti, tutto da costruire. Ma si può partire da alcuni punti positivi: la salvaguardia sostanziale della spesa sociale anche se con modifiche all’erogazione dei servizi; il calo dello stock del debito, pratica virtuosa appena cominciata e che va continuata; la spesa del personale ridotta a circa un terzo delle spese del bilancio, entrando nella dimensione dei comuni più virtuosi; infine il graduale ritorno alla regola aurea che le entrate una tantum non devono coprire spese ripetitive. Ma queste sono le premesse: serve allora avviare una fase di sviluppo che si ponga come obiettivo l’innovazione e la competitività, indispensabili per Torino per confrontarsi alla pari con le altre aree metropolitane europee. Servono investimenti e sviluppo che necessitano di alcune condizioni fondamentali. Alcune non dipendono da noi, quali una maggiore certezza e stabilità normativa e un’interpretazione più intelligente ed elastica del patto di stabilità. Avremmo bisogno altresì di un contesto economico che non rallentasse la valorizzazione del patrimonio e l’uso oculato del territorio. Da noi dipende invece proporre una nuova stagione di grandi investimenti strutturali finanziati in concessione per costruire opere pubbliche fondamentali se vogliamo proseguire nell’infrastrutturazione del territorio. Dovremmo poi abituarci a ragionare in una dimensione metropolitana per ottimizzare le risorse e le scelte: il coordinamento di politiche metropolitane consentirebbe anche, se gestito bene, di abbassare la pressione fiscale. Necessario anche ridurre le tasse, ma bisogna creare le condizioni per farlo, perché anche la pressione fiscale per i redditi medi sta diventando insostenibile. Infine se davvero vogliamo rilanciare la Città, dopo il risanamento serve la coesione fra le forze politiche, una coesione che non ho visto esprimersi in questa sala.

Lucia Centillo (PD)
La discussione sul bilancio dovrebbe essere sempre il momento più alto del Consiglio Comunale, ma quest’anno, affrontando il bilancio preventivo a metà ottobre, non è stato così. Lavorando in dodicesimi, non si sono potute sviluppare adeguatamente le nostre idee politiche. Vorrei che il prossimo anno ci fosse maggiore programmazione e, nel merito, vorrei che si estendessero i soggiorni per i disabili. Ho poi firmato un emendamento che chiede maggiori risorse per l’emergenza freddo, la prevenzione della tratta e il contrasto al femminicidio. Chiedo poi all’assessore di darci garanzie affinché la diminuzione di imposizione fiscale prevista dalla Legge di Stabilità a livello statale non costringa il Comune l’anno prossimo ad aumentare le tasse.

Paolo Greco Lucchina (PDL)
La discussione sul bilancio preventivo quest’anno è in realtà sul pre-consuntivo. Auspico che, per sopperire al mancato gettito IMU, lo Stato si faccia carico di trasferire le risorse. Sull’addizionale Irpef aumenta la soglia di esenzione, ma andrebbe ulteriormente estesa. Bene invece gli indirizzi per il recupero dell’evasione fiscale sui tributi comunali. I fondi provenienti dalle sanzioni amministrative per la violazione del codice della strada verranno usati per la sicurezza stradale, ma servono più risorse per la manutenzione delle strade, per non rincorrere sempre le emergenze. Serve poi proseguire sulla spending review, eliminando enti inutili. Così come si dovrebbe intervenire sulle aziende partecipate, a cui l’assessore Passoni non ha neanche fatto cenno. Mi chiedo poi se i ritardi nell’approvazione dei bilanci di questi anni abbiano fatto sì che i servizi siano stati prorogati con specifiche determine in economia, creando probabilmente un danno per la città in termini di mancata revisione dei costi delle prestazioni.

Giovanni Ventura (PD)
Ringrazio l’assessore Passoni per il lavoro svolto. In più chiedo, con una mozione, la prosecuzione nell’anno scolastico 2013/14 di un progetto trentennale unico in Italia che coinvolge settemila bimbi della città di tutte le classi sociali e delle diverse etnie: lo screening gratuito del loro stato di salute con la vista medico sportiva a cura dell’Istituto di medicina dello Sport di Torino. Si eviti dunque lo spostamento dei fondi occorrenti e si proroghi il progetto per l’anno prossimo. Per il futuro si vedrà, ma oggi non ci sono alternative.

Michele Curto (SEL)
Oggi discutiamo un bilancio particolare. Lo facciamo tardi (fine ottobre) e con poca chiarezza sulle normative e centinaia di milioni di poste di bilancio in forse. E con lo svuotamento di competenze dei Consiglieri comunali ridotti al ruolo di notai per decisioni prese altrove. Lo dimostra anche la ridotta discussione politica, i pochi emendamenti di merito presentati, mentre lo scorso anno la questione Imu teneva banco.
Il bilancio che stiamo per approvare riduce l’indebitamento della città e le spese di personale. Ci sono meno fondi per gli straordinari, le progressioni orizzontali e non si attinge alle graduatorie dei concorsi aperti. Ma dopo l’approvazione di questo documento dovremo discutere sulle politiche del personale. Si dovrà certamente aprire un concorso per educatori: l’attuale servizio educativo della città non è in grado di ‘tenere’, molti lavoratori sono vicini alla pensione. E servirà un secondo concorso per dirigenti, ma decidendo con particolare le modalità attuative.
Partendo dal presupposto che Torino è un luogo di crisi, il nostro gruppo propone emendamenti in due direzioni: un bilancio civile della città, in favore degli ultimi e di alcuni settori in crisi (edili e metalmeccanici). Con una mozione impegniamo l’amministrazione comunale a stanziare 470.000 euro (il valore di un caffè a famiglia) per garantire nel periodo più freddo dell’anno un accoglienza per tutti i bisognosi. E su questo grande tema occorre coinvolgere i soggetti pubblici meno sensibili come la Regione Piemonte e il Ministero della Difesa. Quest’ultimo gestisce ad esempio l’ospedale militare Riberi, una struttura che potrebbe essere destinata agli indigenti. La crisi nel 2012 ha fatto registrare un dato preoccupante. Delle 1.300 persone ospitate nei dormitori cittadini, il 50 per cento è stata lì per la prima volta (e molti di questi sono stati espulsi dal mondo lavorativo).
Infine intendo presentare altri due emendamenti. Il primo per il reintegro dei fondi occorrenti al mantenimento del servizio interpretariato dell’anagrafe del Comune. Un secondo, per il co-finanziamento del servizio sulla tratta degli esseri umani con lo stanziamento di 70mila euro.

Domenica Genisio (PD)
E’ stato fatto un grande sforzo per modificare gli indirizzi del bilancio, per ridurre il nostro debito. Occorre però ragionare in modo complessivo per il futuro, non arrivando più con singole mozioni per integrazioni su singole materie al bilancio. Siamo ancora fermi alla non attuazione della cosiddetta “fase 2”. Riusciamo a capire qual è la cifra della pianta organica dell’amministrazione necessaria per garantire i servizi, riusciamo a capire cosa sarà del decentramento?
Riusciamo a comprendere se funziona il modello dei servizi sociali sul territorio che hanno rivisto il loro sistema organizzativo, così come hanno fatto altri servizi, nel silenzio generale. Una riorganizzazione di cui non c’è traccia nel bilancio. Incrementiamo il personale ma su quale base di sviluppo? Occorre rileggere modalità di erogazione dei servizi partendo da quelli che la Città obbligatoriamente deve dare. Dobbiamo ragionare politicamente su come vogliamo investire le nostre risorse, rileggendo le nostre modalità e capire quanto la nostra città attraverso tutti i cittadini, associazioni e realtà produttive riescono a fare per garantire un welfare che noi da soli non possiamo e forse non dobbiamo neanche più gestire.

Andrea Tronzano (PDL)
Il numero rilevante di interventi da parte dei consiglieri PD mi fa pensare che, finendo i soldi, ognuno tenti di tutelare interessi diversi.
Noi riteniamo che si debbano tutelare gli interessi delle imprese perché riteniamo che da qui passi lo sviluppo. Ma occorre capire quale sia la spina dorsale di questa città, se questa città vuole difendere determinate diritti o fare piccole azioni a favore di propri consensi elettorali.
Dalla maggioranza ad esempio non ho sentito parlare di tasse, di imprese, di traffico, di smog, di cittadini extracomunitari, questioni che invece preoccupano i cittadini.
Sulle tasse, ad esempio, assistiamo ad un raddoppio dal 2010 ad oggi.
Extracomunitari: nessuno di noi è razzista, ma ci sono alcune cose da mantenere nella legalità: su alcune zone sia ristabilito decoro urbano (lungo Stura Lazio, Borgo Dora), con azioni della polizia municipale. La percezione dei cittadini è quella di una città che carica di tasse e di multe ma tollera abusivismo e illegalità.
In ambito di urbanistica cerchiamo di adottare le azioni in modo realisticamente realizzabili tenendo conto della reale fotografia del mercato.
Occorre dare le priorità: ad esempio sulle dismissioni, prima annunciate e poi smentite, come Gtt. Quindi il ragionamento non avviene su un percorso vero ma sulla necessità del momento, compresa la tutela della maggioranza dove due persone bloccano un percorso strategico. Qual è allora il percorso strategico?
Gli altri obiettivi sono investimenti pubblici, che sono calati dal 2009 a oggi.
In merito agli asili nido in un comune indebitato per azioni sbagliate di precedenti amministrazioni, cerchiamo di migliorare il servizio, a partire dalle mense che partono con 23 giorni di ritardo.
Sulle tasse il Pdl ha cercato di fare azioni a tutela dei nostri ambiti di interesse, come sull’Imu o l’Iva sulle cooperative sociali.
Lo sport deve diventare la capacità di programmare. La mozione presentata chiede che lo sport non sia radicato sull’esigenza della singola associazione sportiva. Servono linee chiare di supporto all’attività, con un tavolo tecnico, a favore della base, con un programma di visite mediche.

Michele Paolino (PD)
Voglio rimarcare il fatto che questa maggioranza è composta da gruppi consiliari che hanno pari dignità: non è una maggioranza numerica, ma di programma. Abbiamo scelto insieme un percorso condiviso, per portare questa città fuori dalle secche della crisi.
Insieme ci assumiamo la responsabilità di approvare questo bilancio. E il PD fa la sua parte, come l’ha fatta di fronte al recente ostruzionismo, che ha colpito tutti i provvedimenti inutilmente. Infine, voglio sottolineare che la nostra sarà un’approvazione responsabile e anche convinta: cercheremo inoltre di delineare le scelte per il prossimo bilancio del 2014, che per questa città sarà quello della svolta.

Enzo Liardo (PDL)
Il nostro ostruzionismo non è stato dettato da nostre fantasie o frustrazioni, bensì dalle indicazioni che ci vengono dai cittadini, che stanno prendendo coscienza della situazione. Abbiamo visto situazioni che hanno pesantemente condizionato questa giunta in termini economici. Un po’ di chiarezza farebbe bene a tutti. Dovremmo pensare di andare avanti e trovare un cammino diverso e condiviso, le istanze dell’opposizione andrebbero prese maggiormente in considerazione, ance perché derivano dalla nostra vicinanza alla gente, nei quartieri. Il capogruppo PD cerca di rassicurare sulla compattezza della maggioranza ma abbiamo l’impressione che non sia così.

Marco Grimaldi (SEL)
L’atteggiamento e la retorica del centro-destra non sono consoni alla realtà e non tengono conto dei grandi investimenti fatti negli anni dalla città. Oggi i nostri conti sono in sicurezza e abbiamo comunque mantenuto invariata la spesa sociale e ridotto l’indebitamento, nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti. Finita l’emergenza, ora potremo anche ri-organizzare i servizi, individuando le priorità. Mi auguro si arrivi alla creazione di un fondo salvasfratti e si individuino nuove forme di accoglienza, sia pubbliche che private. Servono poi nuovi investimenti strategici: per il biciplan, le pedonalizzazioni e la mobilità sostenibile.

Silvio Viale (PD)
Questo bilancio non è un saldo di fine stagione: ha un suo equilibrio che tiene conto delle trasformazioni della città. È un bilancio che ha una sua spina dorsale. Sono soddisfatto che non ci siano state grosse polemiche, nonostante i toni accesi su stranieri ed
extracomunitari. In questi ultimi anni il 38-40% dei nati a Torino ha almeno un genitore straniero: la città sta cambiando e dobbiamo tenerne conto, senza creare inutili divisioni, ma tenendo unità la nostra comunità.

Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 21 Ottobre 2013

Stampa questa pagina

Condividi

Torna indietro