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Comunicato stampa

COMUNICAZIONI DELL’ASSESSORE TEDESCO SULLA SITUAZIONE DEBITORIA DEI CONCESSIONARI DEL MERCATO COPERTO DI CORSO RACCONIGI

In seguito ad una richiesta di comunicazioni del Sindaco, presentata dal Consigliere Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), l’assessore al commercio Giuliana Tedesco ha risposto in aula in ordine al debito nei confronti dell’Amministrazione, della Cooperativa concessionaria dei locali del mercato di corso Racconigi.

Giuliana Tedesco – Assessore al commercio: La vicenda si sviluppa su due piani, quello del pagamento del canone di concessione da parte della cooperativa dei commercianti e quello delle fideiussioni firmate dal Comune. La concessione del maggio 2001 prevedeva un canone di 25.882 euro annui, con una rivalutazione Istat annua del 75% per i primi dieci anni. Un tale canone era motivato dall’esigenza di scomputare i lavori da parte della cooperativa per ultimare la struttura. A partire dall’11° anno il canone doveva passare a 186.000 euro circa. Ad una verifica, nel 2011, non sono risultate entrate a bilancio relative al versamento del canone. La previsione di entrata viene iscritta nel 2013 e non prima, per prudenza amministrativa in attesa di ricevere dalla cooperativa un piani di rientro certo.
Dopo numerosi incontri tra l’amministrazione e la cooperativa si arriva alla presentazione di un piano di rientro per 50.000 euro annui, comprensivi di canone di concessione, che è stato giudicato irricevibile. Ne è seguita da parte del Comune una richiesta di 625.000 euro comprensivi di interessi legali. Iniziata a marzo la procedura di decadenza della concessione a maggio è stata notificata alla cooperativa l’ordinanza di sgombero.
In ordine alle fidejussioni ve ne sono tre, la prima, del 2001, per il mutuo necessario alla cooperativa a sostenere i lavori di completamento del mercato, una seconda del 2004 per estendere la durata della fidejussione di altri 5 anni, la terza per un mutuo ventennale di 1,5 milioni di euro che estingue il mutuo precedente.
Allo stato attuale l’Amministrazione potrebbe essere chiamata a rispondere del mutuo concesso alla cooperativa. L’amministrazione trova però una sua tutela nell’arricchimento patrimoniale ottenuto attraverso i lavori svolti nel mercato.
Tali lavori sono peraltro stati oggetto di una segnalazione alla magistratura avendo l’Amministrazione rilevato delle incongruenze con quanto convenuto con l a cooperativa in sede di contratto.

Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia): Oggi l’assessore non è in condizione di dare la risposta vera sul buco di oltre dieci anni, prima che l’’Amministrazione si accorgesse della mancanza di oltre mezzo milione di euro. Fatti accaduti in un momento in cui la Città decideva di uscire dal patto di stabilità.
Il mercato di corso Racconigi è un tempio delle passeggiate elettorali del Partito Democratico, dove si sono fatti fotografare tutti i leader nazionali.
Può rimanere un dubbio lecito che proprio in quella zona la Città si sia dimenticata misteriosamente di chiedere oltre dieci anni di canoni e che abbia sottoscritto fideiussioni l’ultima nelle quali nel 2005, dopo cinque anni di morosità?
Chi ha omesso di chiedere i canoni? Si tratta di fondi pubblici dovuti. C’è chi può non pagare e si vede anche sottoscritto fideiussioni per lavori che non compie? Occorre verificare chi ha sbagliato e fare pulizia. Dubito che ci siano dirigenti comunali che omettono questo dovere per dimenticanza. Occorre approfondire se ci siano state pressioni politiche.
Se tutto ciò è avvenuto a fronte di patti verbali di non pagamento come si vocifera, questi sono reati dei quali si occuperà la magistratura. La Città ha un suo strumento per far chiarezza: la commissione di indagine. Chiedo al presidente del Consiglio comunale di proporla per evitare una battaglia tra maggioranza e minoranza

Vittorio Bertola (5 Stelle): Com’è possibile che per dieci anni non ci si sia accorti del mancato pagamento? E’ inammissibile, poi, che la cooperativa abbia sostenuto di non sapere di dover corrispondere un canone! A questo punto è necessario capire se ci siano altri casi come questo (e i Murazzi) e fare chiarezza su eventuali responsabilità. Situazioni come quella di cui stiamo discutendo sono inammissibili, mentre ci sono tante attività che faticano a pagare tasse e affitti.

Enzo Liardo (Pdl): Quando ci fu la vicenda Martina io dichiarai che esisteva un “ sistema Torino….” affermazione che fece non poco irritare il Sindaco, nonostante la mia indicazione temporale risalisse a dieci anni prima del suo insediamento. A distanza di pochi mesi dalla questione Martina si verificano nuovi episodi, Murazzi, oggi corso Racconigi. Mi viene da pensare: “se nessuno paga il dovuto è inevitabile che questa città abbia un bilancio così in rosso nonostante le magie dell’assessore Passoni”.
Tutti questi fatti confermano la mia tesi ossia che in questa città esiste un vero e proprio sistema Torino basato sul malcostume e spero che con tutti questi episodi il vaso di Pandora si stia scoperchiando…

L’assessore Tedesco ha concluso il breve dibattito: E’ innegabile che nella questione delle riscossioni dei canoni ci sia stato qualche problema. Posto però che questa amministrazione ha cercato di porre rimedio, mettendo in atto tutte le procedure per rientrare di quanto dovuto o del bene stesso, ritengo non possa essere ammesso, allo stato attuale, un giudizio sommario sulle cause di tali mancanze.

Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 3 Giugno 2013

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