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Comunicato stampa

VICINI … PIÙ VICINI. Il 31 maggio in tutto il mondo si festeggia il valore della prossimità con cene di condominio, quartiere e caseggiato. Torino aderisce alla festa dei vicini il 1 Giugno

Vicino non sempre è sinonimo di conosciuto. La prossimità, intesa come frequentazione abituale di ambienti comuni, nei nostri contesti urbani ha troppo spesso il sapore della casualità e di una frettolosa distrazione. Lo constatiamo tutti: i rapporti con chi ci vive accanto – magari qualche scala più su, nello stesso condominio, oppure nella porta a fianco – il più delle volte si limitano a dei saluti formali. Ma tutte le circostanze, si sa, possono rivelarsi, con un po' di inventiva e una buona dose di reciproca disponibilità, un' insospettabile fonte di risorse. Poter contare sul Vicino è come avere una marcia in più: possiamo affidargli le nostre piante, il cane, le chiavi della buca delle lettere quando andiamo in vacanza, incontrarci per una cena o scambiare semplicemente due parole.

Deve averla pensata così anche un gruppo di amici francesi, che nel lontano 1999 si inventarono una festa, per conoscere e coinvolgere i loro vicini di casa nel 17° Arrondissement di Parigi.

La festa dei vicini, da allora, non si è più fermata. Al successo immediato di quella prima e spontanea iniziativa sono seguite, negli anni, 13 edizioni, che sono arrivate a coinvolgere attraverso 1400 partner oltre 12 milioni di persone di 30 Paesi diversi. Promossa dalla Fédération Européenne des Solidarités de Proximité, la festa si propone di contrastare l’isolamento che caratterizza i quartieri delle nostre città, promuovendo al contempo il valore della cittadinanza europea.

Quest'anno, alla sua 14ma edizione, la Festa dei vicini sarà celebrata in tutto il mondo il 31 maggio. Sarà una sera un po' speciale, in cui gli abitanti di uno stesso palazzo o di un intero quartiere si ritroveranno per brindare o mangiare insieme le vivande portate da ciascuno, oppure semplicemente per ritrovare il calore di una chiaccherata fra vicini di casa.

In Italia la Fédération Européenne des Solidarités de Proximité ha trovato partner importanti nell’ANCI e in Federcasa con le quali ha firmato, lo scorso anno, un Protocollo d’Intesa secondo cui “le buone pratiche realizzate dai Comuni italiani e IACP saranno valorizzate attraverso la creazione di una rete di città e di operatori interessati alla sicurezza urbana e nel network dell’Associazione Voisins Solidaires in Europa’’.

L’ANCI ha sposato con entusiasmo gli obiettivi rappresentati dalla Festa dei Vicini, allo scopo di diffondere la cultura della solidarietà di prossimità e di promuovere politiche attive di prevenzione della sicurezza urbana.

Quest’anno l’ANCI ha inoltre realizzato un sito web dedicato alla Festa (www.festadeivicini.anci.it), in cui ogni Comune potrà trovare informazioni, materiale per promuovere l’iniziativa alla propria cittadinanza ma che potrà essere anche una ‘vetrina’ per le iniziative che le singole amministrazioni vorranno realizzare e condividere.

Torino, che quest'anno festeggerà il 1 giugno, ha aderito alla Festa dei Vicini per la prima volta nel 2006. Da allora, migliaia di persone hanno condiviso questo appuntamento festoso negli androni o nei cortili, ma è anche successo che interi caseggiati abbiano chiuso la strada davanti al loro portone per ampliare l'accoglienza agli altri palazzi della via e ai passanti, in una sana riconquista degli spazi sociali. “Le adesioni aumentano di anno in anno – conferma Ilda Curti, assessore alla Rigenerazione Urbana e alle Politiche per l’Integrazione –: oltre alle Associazioni è in costante crescita il numero di cittadini che organizza momenti conviviali. Questo trend testimonia la volontà della gente di riscoprire il piacere di divertirsi in compagnia".

"I nostri abitanti sono da sempre tra i partecipanti più attivi e numerosi - spiega il presidente di Atc, Elvi Rossi - e le iniziative sono tante, da Mirafiori a Falchera, passando per Barriera di Milano, Regio Parco, Lucento. È un bel momento di festa, che sottolinea come una rete di buon vicinato possa fare la differenza nella vita di tutti i giorni, specie per chi è solo o anziano".

Per l’edizione 2013, con l’adesione alla campagna europea “Un anno contro lo spreco”, dalla Città di Torino parte un messaggio ancora più ampio. È un appello a partecipare alla Festa dei vicini con una sensibilità particolare verso

l’ambiente, riducendo gli sprechi, imbandendo tavole “virtuose” e creative, mettendosi in rete con i mercati rionali, testimoniando la possibilità di vivere momenti conviviali con cibi e bevande di produzione regionale e allestendo tavolate con materiali riciclabili, non inquinanti. L'invito è stato accolto anche da alcuni chef torinesi di fama: Nicola Batavia del ristorante 'L Birichin, Marcello Trentini del ristorante Magorabin, Manrico Falaschi, Vito Nobile, Fabio Reano e Celestino Revello dell'associazione Arte in Tavola. Nelle vesti di testimonial della lotta allo spreco alimentare, reinventeranno le materie prime in maniera creativa, cucinando insieme i piatti della festa.

Un impegno, quello contro lo spreco, che ha favorito il gemellaggio con “Indovina chi viene a cena?”, un’altra grande manifestazione promossa dalla Rete Italiana di Cultura Popolare in occasione del Festival dell’Oralità Popolare. Da due anni alcune famiglie di “nuovi italiani”, venuti a vivere nel nostro Paese da tutto il mondo, aprono le loro case e cucinano per chi ha accettato l’invito. L’iniziativa è nata a Torino, e si replica ormai in numerose città e comuni della penisola. Le case diventano così un luogo d'incontro, non solo un progetto gastronomico, ma la possibilità di conoscere "l’Altro". Domenica 9 giugno le famiglie coinvolte in “Indovina chi viene a cena?” prepareranno una grande tavola. La Fondazione CRT raddoppierà il ricavato e metterà la cifra totale a disposizione per finanziare tirocini formativi retribuiti, di durata semestrale, rivolti ai neo-diplomati del territorio.


Pubblicato il 29 Maggio 2013

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