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Comunicato stampa

AFFIDAMENTI: DIBATTITO IN SALA ROSSA

Dopo l’intervento del sindaco Piero Fassino (v. comunicato precedente), si è sviluppato il dibattito sul tema degli affidamenti, con riferimento in particolare alla vicenda della dirigente del Comune di Torino, Anna Martina.
Andrea Tronzano (PdL): Chiedo che il direttore generale Vaciago smentisca le dichiarazioni attribuitegli sui giornali in cui affermava che sarebbe intervenuto solo dopo l’indagine della Magistratura. E il fango che il Sindaco richiama arriva dalla sua stessa parte politica: il PD va in pellegrinaggio dai 5 Stelle per denunciare situazioni negative. Con la Lega abbiamo chiesto una Commissione d’Indagine per non mettere tutti nel tritacarne mediatico. Abbiamo anche chiesto in Commissione Controllo di Gestione i dati veri sugli affidamenti: ditte invitate, ditte escluse, ecc. Quando li avremo giudicheremo se esiste o no il “Sistema Torino”.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Abbiamo chiesto comunicazioni in Sala Rossa perché non condividiamo l’idea del City Manager Vaciago di sospendere l’indagine in attesa dell’intervento della Magistratura. Invece siamo contenti che vengano avviate indagini anche su Italia 150 e su Turismo Torino. Non c’è più un caso isolato: qualcuno probabilmente si è preso troppe libertà. Per escludere che esista un “Sistema Torino” e per evitare il tritacarne mediatico per l’una o l’altra persona, l’unica soluzione è istituire una Commissione d’Indagine.
Roberto Carbonero (Lega Nord): Sulle parole del sindaco ‘non tirare il fango nel ventilatore’, vorrei far notare che il problema è proprio il fango. Tutto questa discussione, nasce a giugno quando in commissione Gestione di Controllo, noi della Lega Nord e il Movimento 5 Stelle hanno chiesto delucidazioni su un argomento che poco ci convinceva. Noi non vogliamo certo puntare il dito contro nessuno, ma arrivare a settembre e non avere avuto risposte non può essere considerato un fatto secondario e dimostra la poca disponibilità della Giunta a collaborare con il Consiglio. Servono trasparenza e collaborazione per evitare che la volontà destabilizzatrice di qualcuno inneschi determinati meccanismi. Serve risposte sollecite.
Angelo D’Amico (Pdl): Concordo sul fatto che serve attenzione a non giocare con il fango e il ventilatore. Ma questo non vuole dire, in quanto minoranza di questo Consiglio, dover abdicare al nostro ruolo e alle nostre funzioni di controllo. Senza il nostro intervento, tra l’altro, non sarebbe emersa il problema con la dipendente di cui stiamo discutendo in questi giorni.
Che l’Amministrazione infine, si metta a disposizione per dipanare in fretta i dubbi sulla questione.
Maurizio Marrone (PdL): Sembrava che il “caso Martina” fosse un caso isolato di scheletro nell’armadio. Invece, ne è seguito uno stillicidio di casi mediatici, che riguardano non i dipendenti ma persone che siedono in quest’aula. Facciamo chiarezza non solo sugli affidamenti fatti dagli uffici ma anche sui contributi alle associazioni, alle cooperative che le associazioni fanno lavorare, associazioni che magari hanno dipendenti che siedono su questi banchi.
Enzo Liardo (PdL): Il sindaco ha nuovamente riaffermato la professionalità dei dipendenti. Ma allora, come si giustifica l’alto numero di collaboratori esterni quando il Comune ha 12.000 persone in organico? Anche il primo cittadino dovrebbe essere interessato a fare chiarezza su quanto accaduto, accettando una commissione d’inchiesta per chiarire le ombre che si sono manifestate in questi ultimi tempi.
Vittorio Bertola (Mov. 5 Stelle): Il Movimento5Stelle ha fatto solo due segnalazioni, una relativa al caso della Dottoressa Martina e un altro per un affidamento ad una cooperativa sociale.
Sono stupito da un Sindaco che accusa i consiglieri che denunciano questi fatti di voler solo trarre un vantaggio elettorale, gettando “fango sul ventilatore”, quando invece stiamo facendo solo il nostro dovere.
Spesso sono proprio i dipendenti comunali che ci inviano le segnalazioni di casi su cui adesso stiamo indagando, ne approfitto anche per ricordare che esiste una legge che protegge l’anonimato delle segnalazioni. Anche alcuni esponenti della maggioranza, pur avendo dati sufficienti per poter procedere autonomamente, si rivolgono a noi.
Siamo stati accusati di creare un clima incontrollabile, ma se continuerà di questo passo rischiamo davvero che vada fuori controllo. I colpevoli di questo clima non sono però le persone che segnalano, ma quelle che hanno commesso i fatti segnalati.
Mi dispiace leggere sui giornali i nomi di alcuni colleghi consiglieri, ma non siamo stati noi a segnalarli.
Chiara Appendino (Mov. 5 Stelle): Lei sindaco confonde i fatti con il fango, ciò che è emerso mi risulta siano fatti. E oggi proprio da Fassino vorrei sapere una cosa, ponendo una domanda diretta: Ha ancora fiducia nei confronti della dottoressa Martina? Si è parlato di molte cose, ma su questo non ho sentito una parola.
Michele Curto (Sel): Abbiamo appreso dell’apertura di un indagine conoscitiva della Magistratura. Ma oggi vorrei sapere se si tratta di un’iniziativa autonoma della Procura torinese oppure è stata chiesta da parte dell’Amministrazione comunale.
Condivido poi la posizione del sindaco sull’inopportunità del comportamento del direttore Martina. Ma è bene che Fassino risponda alla domanda di Appendino, un’informazione necessaria.
Ricordo la funzione di controllo assegnata dalla legge ai Consiglieri comunali. Ed è importante distinguere i casi di affidamento sotto soglia dai fondi assegnati dal Comune alle associazioni della Città.
Ribadisco l’utilità di aprire una Commissione d’inchiesta, che giunga in breve tempo a far chiarezza sulla vicenda e fugare i dubbi se si tratta di casi isolati o viceversa se è un sistema diffuso in Comune.
Stefano Lo Russo – Partito democratico: Desidero ringraziare il Sindaco per questa grande dimostrazione della volontà dell’ Amministrazione di non sottacere nulla. Ben venga la trasparenza. Per non trasformare questo luogo in un tribunale del popolo chiedo che il procedimento amministrativo sia rapido e giusto, a tutela dei tanti dipendenti che mandano quotidianamente avanti l’amministrazione della Città. A Bertola dico che i fatti di cui parla possono essere narrati in moltissimi modi diversi. Intollerabile che si dica che esponenti della maggioranza vanno a segnalare all’opposizione fatti di una qualche natura; si abbia il coraggio di fare nomi altrimenti, questo sì, è spargere fango.
Silvio Viale (Partito democratico): Mi pare che ci si agiti molto attorno a molto poco. Chiedo che gli affidamenti di incarichi siano messi in rete e resi pubblici, ogni giorno, mano a mano che vengono firmati. Mi dicono che questo già succede ma io ho difficoltà a trovarli. Peraltro mi sorprende che l’opposizione non abbia fatto un’analoga operazione in Regione. Se le istituzioni hanno dignità allora la presunzione di innocenza vale per tutti, non solo per i personaggi eccellenti.
Si vagli ogni atto, io non contesto neanche la speculazione politica, purchè sappia dare il giusto peso ad ogni questione eventualmente emersa.
In conclusione di dibattito la replica del sindaco.
Fassino ha espresso contrarietà alla costituzione di una commissione di inchiesta. “La giustizia, ha sottolineato, ha i suoi organi per accertare fatti e responsabilità: la Procura della Repubblica, la Corte dei Conti, i Revisori dei conti dei Collegi sindacali e la Commissione consiliare di Controllo di Gestione. Una Commissione d’inchiesta non ha poteri ispettivi, e non garantirebbe imparzialità”.
Ha poi ricordato di essere stato egli stesso “vittima per anni di una Commissione d’inchiesta in Parlamento, usata come una clava contro di me e altri uomini politici, quando invece la magistratura accertava la mia estraneità a qualsiasi illecito. Sconsiglio dal mettersi su questa strada. Alla politica non spetta fare inchieste ed emettere sentenze”.
“Se c’è un dubbio, lo si verifichi, ha affermato, ma si eviti di mettere in rete qualsiasi voce o gossip infondato e non dimostrato, esponendo l’Amministrazione e singole persone a una gogna mediatica”.
Il Sindaco ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione verso ogni azione utile a garantire la piena trasparenza di ogni atto amministrativo.
Ha richiamato, infine, al senso della realtà e della responsabilità, evidenziando come “Torino, negli ultimi quindici anni, abbia avuto il maggior volume di investimenti, tra le città italiane, senza ombra alcuna”.



Pubblicato il 15 Ottobre 2012

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