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Comunicato stampa

CONTROLLI DI STABILITÀ DEGLI ALBERI, NUOVI ABBATTIMENTI E POTATURE NEI PROSSIMI GIORNI

I controlli sulla stabilità degli alberi presenti nei parchi e lungo i viali alberati torinesi, effettuati nel secondo trimestre di quest’anno, hanno riguardato 8214 piante. Le attività di analisi, compiute da professionisti esterni specializzati - dottori agronomi e forestali - che vengono selezionati attraverso appalti specifici, sono sottoposte al coordinamento e alla supervisione dei tecnici comunali. Viene utilizzata la metodologia Vta (Visual Tree Assessment), che permette di valutare la resistenza del legno e la conseguente possibilità di schianto.

La relazione trimestrale sulle analisi compiute evidenzia, oltre all’elevato numero di controlli, quanti alberi dovranno essere abbattuti e quanti hanno bisogno di potature per essere messi in condizioni di sicurezza. Saranno 181 gli abbattimenti (il 2,2 percento delle piante monitorate): le piante trovate morte o molto deperite sono 78, 103 sono state classificate come “potenzialmente pericolose” per la loro instabilità. Altri 120 esemplari saranno oggetto di una potatura per la messa in sicurezza, prima di procedere all’abbattimento nel caso in cui la potatura dovesse rivelarsi insufficiente.

Tra gli ambiti controllati, si evidenziano il Parco della Tesoriera, e gli ambiti di Piazza d’Armi e Parco Di Vittorio, entrati solo negli ultimi sei mesi nelle operazioni di controllo dei tecnici.

L’indagine sul Parco della Tesoriera ha riguardato circa 500 piante. Qui si abbatteranno 10 alberi (4 ippocastani, 2 tigli, 2 querce, un acero e un carpino), di cui due all’interno della scuola materna (sulle quali si è già proceduto con urgenza) in quanto hanno manifestato problemi statici irreversibili che potrebbero mettere a rischio l’incolumità pubblica. Altri tre alberi (2 tigli e un acero) subiranno interventi di potatura di contenimento, per garantirne la stabilità. Il responsabile principale dell’instabilità di queste piante è un fungo, l’Armillaria mellea, che causa il rapido deperimento dell’apparato radicale degli alberi colpiti, con grave rischio di schianto dell’albero stesso. Le piante colpite hanno differenti età e dimensioni, perché questo fungo non interessa soltanto le piante senescenti, ma anche quelle giovani.

Prima di considerare l’abbattimento come inevitabile, sui 10 alberi è stata eseguita una ulteriore indagine con una tecnica molto sofisticata (tomografia a impulsi sonici), che ha evidenziato con colori diversi la situazione del legno all’interno del tronco al livello del colletto (ossia il punto dell’albero al livello del terreno) aiutando a distinguere le parti residuali di legno sano dalle parti interessate dal processo degradativo.

Naturalmente, come ogni anno è stato oggetto di indagini molto accurate anche il grande platano pluricentenario “simbolo” del Parco della Tesoriera, ad oggi l’albero più vecchio della città. I controlli strumentali – effettuati con un “Resistograph”, che valuta la resistenza del legno – e l’esame della tensione dei tiranti presenti sull’albero hanno permesso di rilevare che non sono aumentati i naturali processi di decadimento del legno, nonostante la presenza di funghi (carpofori) in quota.


Per questo esemplare si effettueranno soltanto interventi molto leggeri di riduzione della chioma in tutto il suo sviluppo, che saranno realizzati nel prossimo inverno.

Settecento gli alberi controllati nel Parco Di Vittorio: di questi, 34 sono risultati da abbattere; si tratta di piante con patologie fungine e deperienti. Su altre 8 piante del medesimo ambito sono in corso degli approfondimenti, finalizzati a valutarne la possibilità di mantenimento.

Nel Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (Piazza d’Armi) il controllo ha riguardato 800 alberi, tra i quali 13 sono da abbattere, sempre per patologie fungine e deperienti. Sotto osservazione altre 8 piante.

Gli uffici del servizio Verde Gestione valuteranno l’opportunità di programmare il ripristino delle piante mancanti, non escludendo la possibilità di un cambio di specie arborea. Le operazioni di abbattimento e di cura, salvo condizioni meteo avverse, avranno inizio appena saranno espletate tutte le formalità burocratiche e logistiche. Nel Parco Di Vittorio, visto il numero degli alberi su cui intervenire, l’intervento è già stato avviato ed è in fase di completamento.
(mm)


Pubblicato il 1 Agosto 2012

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