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Comunicato stampa

LA CITTÀ HA COMMEMORATO SERGIO PININFARINA

Si è svolta questo pomeriggio nella Sala Rossa di Palazzo Civico la cerimonia di commemorazione di Sergio Pininfarina, senatore a vita, già parlamentare europeo e presidente di Confindustria, per lungo tempo presidente dell’omonima azienda, scomparso la scorsa settimana all’età di 85 anni. Alla cerimonia erano presenti la famiglia Pininfarina, il Sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, autorità civili e militari oltre a rappresentanti del mondo imprenditoriale torinese.

Nel tracciare un breve ricordo della vita e delle iniziative di Sergio Pininfarina, il presidente del Consiglio Ferraris ne ha ricordato gli inizi quando, dopo la laurea in ingegneria meccanica conseguita nel 1950 presso il Politecnico di Torino e le specializzazioni in Inghilterra e negli Stati Uniti, trasformò la “Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina”, fondata nel 1930 dal padre Battista detto Pinin, nella rinomata azienda che oggi tutti riconoscono essere simbolo mondiale dell’innovazione e del made in Italy.

“Sergio Pininfarina è stato davvero un fuoriclasse - ha sottolineato Ferraris - tanto da meritare degnamente il sopranome di re del design italiano. Questo suo autentico dono lo ha portato lontano, trasformando la sua firma, oggi leggendaria, in un simbolo distintivo di stile, di classe e di ricercatezza nel mondo”. “Un imprenditore che tanto ha dato alla sua terra - ha ricordato Ferraris - basti pensare alla costruzione nel 1958 a Grugliasco dello stabilimento che ha accolto, oltre ad un Centro Studi e Ricerche, la prima galleria del vento in Italia, all’insediamento industriale di San Giorgio Canavese e all’acquisizione dello stabilimento di Bairo Canavese nel 1987, nonché all’inaugurazione nel 2002 del nuovo Centro di Engineering di Cambiano”.

Ferraris ha concluso il suo intervento citando una frase di Sergio Pininfarina: ‘E’ essenziale conservare il patrimonio del passato proiettandosi nel futuro, anticipando i tempi’. “Così - ha concluso Ferraris - vorrei fosse ricordato un uomo dotato di una straordinaria capacità di disegnare il futuro e in grado di lasciare un indelebile ed inestimabile patrimonio culturale alla nostra Città. Un patrimonio di cui dobbiamo essere fieri. L’invito è allora quello di continuare a perseverare nel nome di quanto Sergio Pininfarina ci ha lasciato, sia in termini di esperienza che in termini di grande senso d’impresa”.

All’intervento del presidente del Consiglio ha fatto seguito quello del vicepresidente dell’Unione Industriale, Vincenzo Ilotte: “Ricordo Sergio Pininfarina come un esempio di grande passione e dedizione al lavoro nella tradizione della sua azienda. Un esempio di coraggio e di capacità innovative che hanno saputo trasformare la Pininfarina in una delle prime aziende globali e che gli hanno permesso di diventare ambasciatore del “made in Italy” nel mondo”.

E’ quindi intervenuto il figlio di Sergio Pininfarina, Paolo: “La vicinanza di questi giorni ci dà coraggio - ha affermato - tanto più in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. Ora l’azienda ripartirà dalle sue radici, dalle competenze, dalle persone e dai posti di lavoro che vogliamo mantenere e sviluppare in futuro. Mio padre - ha concluso - è stato definito un artista e un maestro. Lui si definirebbe carrozziere, ingegnere, imprenditore”.

Ha concluso la serie degli interventi il Sindaco di Torino Piero Fassino che ha ricordato come Sergio Pininfarina sia stato un protagonista indiscusso della storia mondiale dell’automobile e della storia di Torino: “Un uomo che con la sua creatività, universalmente riconosciuta, ha fatto del design industriale uno dei timbri forti del made in Italy. Un rappresentante dei grandi carrozzieri dell’industria moderna, un maestro di stile, un grande creatore che come Bertone, ha saputo promuovere quello straordinario incontro tra prodotto ed estetica i cui segni tutti riconoscono nelle tantissime auto firmate Pininfarina”.

Fassino ha sottolineato i tratti gentili dell’uomo, il suo sorriso amicale, il suo impegno a cercare sempre la mediazione a favore di soluzioni solidali e costruttive: “E’ stato un uomo garbato che ha saputo sempre unire alla forte vocazione imprenditoriale un sincero spirito civico e un alto senso delle istituzioni. Con lui è scomparso un genio creativo, un capitano d’industria consapevole del ruolo sociale e politico. Un uomo dell’impresa che ricordiamo con commozione e gratitudine”.

Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 10 Luglio 2012

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