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Comunicato stampa

LA SOLIDARIETÀ DELLA SALA ROSSA AL PROCURATORE GIANCARLO CASELLI. Al termine del Consiglio comunale, un incontro a Palazzo Civico con il Comitato No Tav di Torino

Dopo il dibattito sui recenti fatti di Torino e in Val di Susa legati alla realizzazione della Tav, la Sala Rossa ha approvato un ordine del giorno proposto dal consigliere Luca Cassiani (26 voti favorevoli, 3 contrari, 2 astenuti), che esprime “piena solidarietà al procuratore capo Giancarlo Caselli”.

Il documento stigmatizza i “gravi insulti e minacce” che hanno impedito al procuratore di partecipare a dibattiti pubblici.

“Tali situazioni – conclude l’odg – costituiscono un vulnus molto grave che avrebbe dovuto sollecitare tutte le forze politiche a una ferma e condivisa condanna di ogni violenza o minaccia”.

Prima dell’approvazione del testo, si è svolto un dibattito tra i consiglieri comunali:

Luca Cassiani (PD): La figura di Caselli è inattaccabile. Nell’esprimere solidarietà al procuratore ricordo il suo ruolo di garante delle istituzioni democratiche, la sua attività di cittadino che può esprimere attraverso la scrittura le proprie opinioni. E, più in generale, occorre che la politica eviti l’inasprimento di un clima di scontro, al quale siamo sempre stati contrari.

Andrea Tronzano (PdL): Solidarizziamo con il procuratore Caselli. Non dobbiamo avere paura e ci schieriamo con convinzione a difesa della legalità. La violenza di questi giorni è inqualificabile e occorre fare attenzione alle parole che si usano, parole che hanno la forza delle pietre.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Ritengo un atto dovuto manifestare la nostra solidarietà al procuratore Caselli, nonostante lui non sia mai stato tenero con il movimento politico che rappresentiamo. Gesti come questi, rappresentano l’attacco a tutto il sistema e la perdita di fiducia nelle istituzioni. Le scritte devono essere rimosse in toto e mi auguro che non si debba più assistere a episodi come questi.
Chiediamo al sindaco di prendere posizione non come sindaco, ma all’interno del suo partito politico con i colleghi amministratori locali che si oppongono all’opera, unendosi a determinati movimenti con dichiarazioni forti che possono incendiare un clima già caldo. La Tav è fondamentale per tutto il Piemonte: sono sicuro che il Sindaco accoglierà la nostra richiesta.

Michele Curto (SEL): Il nostro ordine del giorno è simile a quello che vede come primo firmatario Cassiani, ma profondamente diverso nello scopo. Il nostro, esprimendo solidarietà al procuratore Caselli, cerca anche di dare un segnale chiaro per riaprire una discussione e una smilitarizzazione del sito della valle.

Marco Grimaldi (SEL): Sull’ordine del giorno di solidarietà a Caselli chiediamo almeno che venga accolto il nostro emendamento perché non si continui a invocare la militarizzazione del territorio.

Vittorio Bertola (Movimento 5 Stelle): Vi invito a pensare a che cosa possa spingere un uomo di 37 anni ad arrampicarsi su un traliccio e a rischiare la vita, prima di giudicarlo senza conoscerlo. Sul procuratore Caselli: non si deve minacciare mai nessuno né tentare di zittirlo, anche se nel suo caso non gli mancano certo spazi di espressione sui giornali. D’altra parte se tanta gente si è mossa contro le sue iniziative è perché non trovano le risposte alle proprie domande. Decine di arresti, due donne trattenute a lungo in carcere per complicità morale, un consigliere comunale in carica arrestato mentre respinge con la sua stampella gli scudi della polizia…
Noi ribadiamo la nostra solidarietà a Caselli, ma non voteremo un ordine del giorno strumentale.

Stefano Lo Russo (Partito Democratico): Invito il collega Bertola a rileggere a verbale quanto ha detto e a valutarne la gravità. La politica, che ha tre compiti fondamentali, oggi rischia di non poter controllare la tensione crescente.
Il primo compito è proprio quello di abbassare la tensione. E non è quello che Curto e Bertola stanno facendo.
Il secondo è quello di svolgere un ruolo di mediazione dei conflitti. Noi rispettiamo il movimento No Tav e il suo carattere ampio e trasversale, ma è evidente che ha subito una forte degenerazione e auspico che sappia prendere le distanze dalle dinamiche violente.
Il terzo compito è quello di dire parole chiare contro la violenza e non giocare su quant’era grande o piccolo il sasso scagliato al poliziotto.
In questa vicenda si è superata la soglia di guardia. Quanto al procuratore Caselli, riceva la nostra piena solidarietà. Siamo in uno Stato di diritto e sarebbe infatti pericoloso se la politica si esercitasse a giudicare se ha lavorato bene o male. A chi nutre dubbi sull’opportunità di firmare l’ordine del giorno dico: oggi la politica prenda le distanze da ogni violenza, domani potrà ricucire i fili del rapporto con la Valle e col movimento No Tav, isolando le frange violente.

Al termine del Consiglio comunale, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris e i consiglieri Stefano Lo Russo, Michele Curto, Vittorio Bertola, Silvio Viale hanno incontrato a Palazzo Civico una delegazione del comitato No Tav di Torino composto da Simonetta Zandiri, Andrea Merlone, Massimo Zucchetti e Gianni Vattimo, che hanno illustrato le preoccupazioni del movimento sulla possibile evoluzione della situazione che potrebbe coinvolgere Torino.

Il presidente Ferraris e i consiglieri si sono impegnati a riportare la questione in una prossima riunione della Conferenza dei Capigruppo e a discuterne in modo più approfondito nelle competenti Commissioni consiliari.

(Ufficio stampa Consiglio comunale)


Pubblicato il 27 Febbraio 2012

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