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Comunicato stampa

CITTADINANZA ONORARIA AL PREMIO NOBEL TAWAKUL KARMAN

Oggi il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Tawakul Karman, Premio Nobel per la Pace 2011.

Mercoledì 8 febbraio alle ore 10,00 presso la Sala Rossa di Palazzo Civico, alla presenza del Sindaco Piero Fassino e del Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Maria Ferraris e dinnanzi a tutta l’assemblea, si terrà la cerimonia per accogliere Tawakul Karman quale cittadina onoraria della Città.

L’attivista yemenita ha ricevuto Il premio nobel per la pace lo scorso 7 ottobre a Oslo, insieme ad altre due donne liberiane Ellen Johnsonn Sirleaf e Leymah Gbowee, "per la loro battaglia non violenta a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell'opera di costruzione della pace".

Tawakul Karman, infatti, si occupa di diritti delle donne e democrazia nello Yemen, paese attraversato da gravi conflitti sociali e politici.

Intervenendo in aula il Sindaco ha affermato: “Il conferimento del Premio Nobel per la Pace a Tawakul Karman e insieme a lei a Leymah Gbowee e Ellen Johnson Sirleap, sollecita le istituzioni e le opinioni pubbliche di tutti i Paesi alla piena affermazione dei diritti inviolabili della persona e del pieno rispetto della dignità umana. La decisione del Consiglio Comunale della Città di Torino della cittadinanza onoraria vuole essere la testimonianza concreta del nostro impegno in questa direzione”.

Dopo la dichiarazione di voto, l’assessore alle Pari Opportunità Mariacristina Spinosa, nell’esprimere la propria soddisfazione ha sottolineato: “Con il voto di oggi, Torino acquisisce una nuova prestigiosa cittadina, simbolo della lotta non violenta e della lotta per i diritti umani e civili, esempio di virtù e coraggio.
Siamo molto orgogliosi di poter conferire a Tawakul Karman la cittadinanza onoraria; Tawakul Karman ha saputo prendere coraggiosamente per mano il suo Paese, lo Yemen, rivendicando più diritti per le donne, impegnandosi a
modificare il modo in cui la donna è percepita nella sua società, incoraggiando le nuove generazioni a chiedere giustizia, libertà e democrazia per il proprio Paese. Il suo esempio ci insegna dunque a guardare ai diritti non come aspetto marginale di una società, ma come valore aggiunto da perseguire e da difendere strenuamente. Con questi sentimenti, domani sera la accoglieremo a Torino per parlare di pace e diritti e del coraggio delle donne nei processi di costruzione della pace".(p.v.)


Pubblicato il 6 Febbraio 2012

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