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Comunicato stampa

CSI, MODIFICHE ALLO STATUTO E INTERVENTI PER RAZIONALIZZARE E AUMENTARE LA CAPACITÀ INNOVATIVA DEL CONSORZIO

Il Consiglio Comunale, su proposta del vicesindaco Tom Dealessandri, ha approvato oggi una delibera che modifica lo Statuto del CSI Piemonte, per il rilancio del Consorzio per il Sistema Informativo e una sua valorizzazione come strumento di innovazione della Pubblica Amministrazione piemontese. Vengono infatti rafforzate le funzioni svolte a favore degli Enti consorziati, favorendo le condizioni per poter offrire i servizi a un ambito di clienti più ampio.

Sono stati 27 i voti favorevoli, 7 i contrari, 4 gli astenuti.

In particolare, con una modifica all'articolo 2 dello Statuto CSI, si prevede che possono aderire al CSI anche gli enti pubblici e strumentali interamente pubblici, anche in forma associata, oltre alle società a totale partecipazione pubblica. Viene inoltre ampliato il potere di controllo e indirizzo strategico da parte dei consorziati.

La rappresentatività del CdA viene ampliata alla totalità degli Enti consorziati, attribuendo all'Università degli Studi e al Politecnico di Torino la facoltà di concorrere all’elezione di un Consigliere

Contestualmente, la Sala Rossa – con 30 voti favorevoli e uno contrario – ha approvato una mozione (primi firmatari: Fosca Nomis e Michele Curto) per promuovere il Piano di e-gov della Città di Torino approvato dalla Giunta Comunale l’8 novembre scorso, che definisce un piano di azioni pluriennali da realizzarsi entro il 2013 finalizzate allo sviluppo del Sistema Informativo Comunale (SIC) e che dovranno essere attuate dal CSI Piemonte.

La mozione chiede anche che vengano salvaguardati l’attuale livello occupazionale, gli asset e le attività del CSI e che sia predisposto un modello organizzativo in grado di aumentare la capacità innovativa del Consorzio.

Dovranno anche essere ampliati i servizi di e-gov per i cittadini e condivisi investimenti e servizi con altri Enti pubblici per ridurre i costi delle Amministrazioni, anche sviluppando soluzioni “open”.

Il documento chiede anche che venga definito un piano di rientro dei debiti del Comune di Torino nei confronti del CSI e che analogo piano venga predisposto anche dalla Regione Piemonte.

Il CSI Piemonte coinvolge in qualità di fornitore una sessantina di aziende di ICT (per un totale di 600 addetti), che fanno parte del comparto di questo fondamentale settore industriale (il secondo in Piemonte) di cui il CSI è attore fondamentale.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 12 Dicembre 2012

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