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Comunicato stampa

IL SINDACO, PIERO FASSINO , SULLA SENTENZA DI ANNULLAMENTO DEL CONCORSO PER DIRIGENTI

Aprendo il Consiglio comunale del 12 dicembre 2012 il Sindaco, Piero Fassino, ha risposto alla richiesta di comunicazioni, relativa alla sentenza depositata dal Consiglio di Stato in ordine all’annullamento del concorso per dirigenti indetto dalla Città di Torino nel 2010.
La sentenza impone sia di ottemperare alle conseguenze dell’annullamento giurisdizionale delle nomine dei dirigenti, sia di rinnovare le procedure concorsuali ritenute illegittime, ha detto Fassino. Una sentenza che “arriva dopo ben otto mesi” dall’udienza dibattimentale e, ha ricordato, dopo che il Tar del Piemonte non aveva ritenuto sussistenti gli attuali motivi di annullamento così riassumibili: non avrebbe dovuto essere il direttore generale a presiedere la commissione d’esame, né a nominare i membri esperti della commissione.
Il Tar ha ricordato Fassino, aveva osservato che il ricorso era tardivo e che, invece, le nomine di presidente e commissione erano a norma di regolamento comunale. “Ricordo questo – ha detto il sindaco - per sottolineare che gli atti impugnati hanno avuto difformi valutazioni nei diversi gradi di giudizio circa la loro legittimità”. Aggiungendo che l’andamento delle decisioni assunte dal Consiglio di Stato sulla vicenda sono state “altalenanti”. Una precedente ordinanza in sede cautelare del consiglio di Stato aveva affermato che doveva essere data prevalenza, nell’interesse pubblico, alla prosecuzione delle funzioni dirigenziali. Questo fatto mette in luce, ha affermato Fassino, “ l’opinabilità della decisione finale di annullamento”.
L’esecuzione di questa sentenza implica, ha detto il Sindaco, due conseguenze immediate. La prima è che dodici dipendenti tornino ad occupare la posizione contrattuale precedente alla loro nomina a dirigente, mentre per altri nove il cui rapporto di lavoro era regolato dalla cosiddetta legge Bassanini il rapporto di lavoro cessa “ e potrà essere rinnovato quando si determinino le condizioni per sottoscrivere contratti di quel tipo”. La seconda è che sarà necessario un nuovo concorso “sia per soddisfare l’interesse dei ricorrenti, a partecipare ad un nuovo legittimo concorso, sia per garantire la copertura dei posti dirigenziali diventati vacanti”.
Fassino ha anche riferito di aver parlato con tutti i dirigenti che sono interessati dal provvedimento manifestando loro la propria vicinanza e impegnando l’Amministrazione a individuare le misure in grado di contenere nel limite del possibile le conseguenze penalizzanti della sentenza.
Nella breve replica seguita al dibattito in aula, il Sindaco ha chiesto a tutti i consiglieri di avere “rispetto per i nostri dirigenti, compresi i 21 oggetto del concorso. Si tratta infatti di dirigenti che hanno svolto il proprio lavoro con dedizione, competenza e professionalità riconosciuta da tutti gli interlocutori".
Dobbiamo, se possibile, individuare soluzioni per non privarci di queste competenze”. Ha poi ricordato che è già stata avviata una procedura pubblica per ricoprire il ruolo di direttore Generale. “Sono arrivate 90 candidature che sto esaminando per arrivare rapidamente a individuare la persona più idonea a ricoprire la funzione di Direttore Generale”.

Nel corso del dibattito hanno preso la parola:

Chiara Appendino (Movimento 5 Stelle): La nostra richiesta di comunicazioni al Sindaco per una vicenda su cui finalmente il Consiglio di Stato ha detto la parola fine a un concorso già da tempo in odore di sospetto. Alcuni di questi dirigenti già prima del concorso avevano un incarico fiduciario con questa amministrazione. Vedremo gli esiti delle indagini da parte della Procura. Tuttavia le responsabilità non possono ricadere soltanto sulla gestione Chiamparino, ma anche su quella dell’attuale sindaco.
Mi auguro soltanto che per rimediare alla questione non si proceda con altre assunzioni fiduciarie grazie alla normativa Bassanini. E soprattutto spero si sospenda la liquidazione in favore del Direttore generale, per formare una riserva utile a coprire i costi del procedimento a carico dell’amministrazione comunale e non riversarla sui cittadini. E mi auguro che non sia vera l’intenzione di prorogare il contratto all’attuale direttore generale. Sarebbe di una gravità inaudita.

Roberto Carbonero (Lega Nord): La Commissione controllo di Gestione da me presieduta era incaricata di approfondire la vicenda. Ma nonostante i ripetuti inviti soltanto in un’occasione si è presentato il direttore generale.
E mi auguro, per il futuro, non si continui a richiamare il concetto di mancanza di personale interno con adeguata professionalità per ricorrere all’assunzione di figure dirigenziali esterne.

Enzo Liardo (Pdl): C’è amarezza nel constatare il ripetersi di situazioni come questa. Fin dagli inizi di questa mandatura ho parlato di un Sistema Torino, generato da un delirio di onnipotenza dopo 25 anni consecutivi di gestione del potere. Un sistema dal quale lei sindaco Fassino doveva prendere le distanze.
Mi auguro possano cambiare i processi di guida trasparente del palazzo, per poter governare con maggiore serenità l’amministrazione civica.

Stefano Lo Russo (Partito Democratico):Come sempre ci richiamiamo al principio di separazione che deve esserci tra struttura politica, struttura amministrativa e struttura gestionale. Non compete a quest’aula esprimere valutazioni di merito ma sarà nostro compito fornire i necessari indirizzi politici per individuare soluzioni, nel 2013, in un momento delicato, non solo per la dirigenza.
Occorre prendere atto che questa vicenda non è stata gestita brillantemente. L’auspicio è che si concluda al più presto la procedura per l’individuazione di un nuovo direttore generale.

Andrea Tronzano (Pdl): Il direttore generale è inadeguato o è arrogante.In questa vicenda, il sindaco è il meno responsabile, poiché Vaciago se lo è ritrovato. Il direttore generale non è riuscito a evitare alla Città brutte figure, quindi una proroga è da evitare così come varrebbe la pena sostituire Vaciago stesso dalla direzione di World Master Games.
Chiedo che venga presa in considerazione il percorso del “Comitato degli idonei” alla dirigenza della Regione, con personale già selezionato sulla base della professionalità. E’ ora di dire basta ai dirigenti con tessere di partito, occorre dare spazio alle competenze.

Assessore al Personale Gianguido Passoni:
La Città sta istruendo un atto ricognitivo per la presa in carico e validità degli atti finora assunti dai 21 dirigenti nominati in allora.
Ciò avviene in funzione del principio giuridico del “funzionario di fatto” a mente del quale, se la nomina di un soggetto dell’Amministrazione si appalesa illegittima e viene pertanto annullata, gli atti medio tempore adottati restano validi a tutela della buona fede di terzi.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)


Pubblicato il 12 Dicembre 2012

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