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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


NOMINE IN AZIENDE ED ENTI PARTECIPATI: TRASPARENZA E REQUISITI AL CENTRO. UN SOLO STIPENDIO PER CHI OCCUPA PIÙ CARICHE

Il Consiglio comunale ha approvato oggi la deliberazione relativa al nuovo Regolamento nomine per la designazione e nomina dei rappresentanti della Città presso enti, aziende e istituzioni. Il documento è stato presentato dai capigruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Michele Curto, e UDC-Alleanza per la Città, Alberto Musy: la Conferenza dei capigruppo, prima del voto in aula, ha unanimemente emendato il testo originariamente depositato.
La deliberazione intende revisionare quella del 1993, ferme restando le competenze rispettive di Consiglio e primo cittadino. Queste sono infatti fissate dalla legge, che assegna all’assemblea elettiva la definizione degli indirizzi generali da seguire e al sindaco il potere di nomina e revoca delle persone nel quadro degli stessi. Il modello giuridico utilizzato per formulare il nuovo regolamento è quello delle istituzioni Europee.

Il regolamento ribadisce gli impedimenti alla nomina o designazione – fermi restando quelli stabiliti dalla legge – così riassumendoli: condizioni di incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità già previste per la carica di consigliere comunale; aver ricoperto cariche per conto della Città, per un periodo superiore a due mandati amministrativi oppure per due mandati interi e consecutivi – se più lunghi del mandato amministrativo - nell’azienda o ente; sussistenza di conflitto d’interesse; esistenza di rapporto di dipendenza o collaborazione con l’ente o azienda; essere componenti di organismi di controllo chiamati ad esprimesi sullo stesso ente o azienda.
Il sorgere di una causa di incandidabilità in corso di mandato, si specifica, determina la revoca dell’incarico prima assegnato. Questo anche nel caso che l’interessato abbia taciuto l’esistenza di una preesistente causa d’impedimento o nel caso di sopraggiunta causa di incompatibilità. A questo fine, sul facsimile di domanda per partecipare alla selezione per una nomina dovranno essere esplicitamente indicate tutte le cause di impedimento vigenti.
Inoltre, viene indicata la necessità della già avvenuta iscrizione nel Registro dei Revisori Contabili per le persone che si candidino per incarichi in collegi sindacali o dei revisori. Si specifica anche che una stessa persona può rappresentare la Città in più enti o aziende ma con obbligo di percepire un unico emolumento, a scelta dell’interessato tra quelli previsti per ciascuna delle cariche.

Due volte all’anno – entro il 15 gennaio ed entro il 15 luglio – il Comune dovrà pubblicare con la dovuta evidenza, anche sul web, l’elenco delle nomine e designazioni da effettuare nel semestre successivo, specificando la denominazione dell’ente e la carica da ricoprire, con descrizione del relativo profilo orientativo delle funzioni, competenze e capacità professionali ritenute utili per svolgere l’incarico, i requisiti richiesti, la data entro la quale presentare la domanda, i compensi spettanti e la sintesi - anche mediante link ai relativi siti web – di atti costituitivi e patti parasociali dell’ente o azienda.
Non solo, dovrà essere prevista anche un’apposita conferenza stampa.
I moduli (disponibile sul sito del Comune) per la presentazione delle domande comprenderanno un facsimile di richiesta di partecipazione e uno schema di curriculum vitae di volta in volta predisposto in relazione al profilo di carica da assegnare, in modo da consentire al candidato un’esaustiva descrizione di studi, competenze ed esperienze professionali o istituzionali, integrabile con referenze ed eventuali progetti.
Le candidature dovranno essere spedite alla Città, indirizzate al sindaco, unicamente in forma telematica, con posta elettronica certificata o caricamento sul sito web.

Minuziosamente elencate sono poi le procedure di valutazione delle candidature. Queste prevedono che il sindaco, almeno 10 giorni prima di procedere alla nomina, trasmetta al presidente del Consiglio comunale una nota ove individua il nome del candidato alla carica prescelto, allegandone domanda e curriculum. Dichiarazioni di disponibilità e curricula di tutti i candidati saranno resi pubblici sul sito web della Città al momento della presentazione.
Il sindaco, anche avvalendosi dell’apporto di esperti da lui interpellati, individua il candidato prescelto esplicitando le ragioni della preferenza (anche nel caso di candidatura unica) , con riguardo alla rappresentanza di genere, alla competenza, esperienza e formazione, all’indipendenza e assenza di conflitti d’interesse.
La Conferenza dei capigruppo potrà l’audizione del candidato indicato dal sindaco, previa loro presentazione da parte del sindaco stesso o di un suo delegato.
Viene anche fissata una quota di genere, non meno di un terzo dove i rappresentanti della Città siano più d’uno.
Gli atti finali di designazione o nomina da parte del sindaco sono motivati e pubblicati all’Albo Pretorio.

Per quanto riguarda i doveri dei rappresentanti della Città, laddove si tratti di nominati in enti dove sono previste indennità o gettoni, si stabilisce che questi debbano, entro tre mesi dalla nomina, depositare una dichiarazione circa la propria situazione patrimoniale, aggiornata annualmente.
I compensi percepiti saranno resi pubblici on line. Ai rappresentanti della Città, è inoltre prescritta la presentazione di una relazione sull’attività svolta e sull’andamento dell’ente, in occasione dell’approvazione del bilancio di quest’ultimo o su richiesta di sindaco o Conferenza dei capigruppo. Ovviamente, sono tenuti a seguire, nello svolgimento delle loro funzioni, gli indirizzi approvati dal Consiglio comunale.

Si stabilisce che enti e aziende partecipati e i rappresentanti in essi del Comune, si attengano alle norme del regolamento votato in Sala Rossa per le nomine da effettuare in ulteriori organizzazioni da questi dipendenti o comunque collegati, comunicando a sindaco, presidenza del Consiglio comunale e capigruppo gli atti espressi e i loro motivi.
Enti e aziende comunicano due volte l’anno (gennaio e luglio) a sindaco e Consiglio comunale l’elenco delle suddette nomine che dovranno essere effettuate nel semestre successivo, informazioni da rendere pubbliche sul sito web della Città.

I rappresentanti del Comune presso enti o aziende posso essere revocati dal sindaco per sopravvenute incompatibilità, per perdita di requisiti previsti per la nomina o per omissioni o inottemperanze agli indirizzi definiti dal Consiglio oppure per il venir meno del rapporto fiduciario con il primo cittadino.
Infine, si prescrive che il Comune pubblichi sul proprio sito web i dati relativi a enti, aziende e istituzioni partecipati o sovvenzionati e i dati relativi alle persone in essi designati.
Il documento, impegna il sindaco a inviare al Consiglio comunale, ogni sei mesi, un rapporto sulle nomine, designazioni e revoche compiute nel semestre, unitamente alla segnalazione di eventuali difficoltà riscontrate nell’applicazione degli indirizzi tracciati dal Consiglio stesso. Indirizzi che ogni due anni saranno sottoposti a verifica e revisione in Sala Rossa.

Prima del voto, sono intervenuti i seguenti consiglieri:



Silvio Viale (PD): Sono soddisfatto per l’accoglimento degli emendamenti suggeriti dal Comitato Idee per Torino, mi dispiace che non ci sia stata una discussione nel merito della delibera, giunta in aula “blindata” come si trattasse di un “Consiglio tecnico”. I miei emendamenti sono stati interpretati come “lesa maestà” anche quando chiedevo che per i curricula si usasse il modello europeo.

Michele Curto (SEL): La delibera va al cuore della sfida, quella di ricostruire un rapporto tra rappresentanti e rappresentati.
I punti più qualificanti del provvedimento riguardano la pubblicazione on line del curriculum, l’impossibilità della doppia retribuzione, adozione di standard europei per le nomine.
Il lavoro che ha portato alla realizzazione del regolamento restituisce autorevolezza al Consiglio comunale. E’ solo l’inizio del percorso, i temi qualificanti del provvedimento verranno approfonditi.

Vittorio Bertola (Movimento 5 Stelle): Abbiamo accettato parecchi compromessi nell’ottica di una svolta positiva, un segnale di miglior qualità e trasparenza che il Consiglio indirizza al Sindaco auspicando che venga recepito.
Avremmo voluto inserire una serie di aspetti da valutare, quali l’incompatibilità delle cariche, le parentele, l’essere dipendenti dei partiti politici, il doppio incarico a cui ci dichiariamo contrari. Inoltre, avremmo voluto inserire l’obbligatorietà di dichiarazione delle eventuali iscrizioni ad associazioni e partiti e, per concludere, l’aspetto dei compensi, che spesso sfociano in emolumenti vertiginosi dovuti a più ruoli ricoperti all’interno delle aziende partecipate.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Siamo critici su questo regolamento, anche se è un grosso passo in avanti rispetto al precedente, vecchio di vent’anni. Aspettiamo per gennaio, come promesso dalla maggioranza, la mozione sugli indirizzi, su incompatibilità remunerazione come noi abbiamo richiesto.

Silvio Magliano (PdL): Sul regolamento delle nomine abbiamo svolto un percorso comune, coinvolgendo anche il Comitato Idee per Torino. Non ci sono sanzioni per chi viola le norme, ma questo documento rappresenta una svolta perché per una volta per la politica è più forte ciò che unisce di ciò che divide. Il testo nel complesso ci convince. Apprezziamo che, pur rimanendo la possibilità del doppio incarico, si stabilisca che per il nominato ci sia una sola retribuzione. Avremmo però voluto più coraggio sul piano del tempo (quanto tempo il nominato dedicherà all’incarico) e che fossero rimaste la possibilità di indire concorsi di idee per i giovani e il parere obbligatorio, seppur non vincolante, della conferenza dei capigruppo sui nominandi. Infine, avremmo voluto una maggior attenzione politica alle minoranze, dando loro maggiori responsabilità nel governo della città.

Alberto Musy (UDC-Alleanza per la Città): E’ un giorno positivo per la politica, abbiamo adottato una metodologia unitaria, al di là delle legittime divergenze politiche. L’approvazione del Regolamento è un segnale di maturità, sul fronte della trasparenza, del merito e delle competenze.
Non si è voluto adottare un metodo “tecnocratico”, ma delineare linee guida all’interno delle quali il Sindaco possa esercitare il suo ruolo nelle nomine, con più autorevolezza e più autonomia rispetto alle pressioni politiche. Oggi diamo un bel segnale alla città e al Paese.

Federica Scanderebech (FLI): Ho deciso di ritirare i miei emendamenti perché mi sembra che si stia iniziando un lavoro fruttuoso. Ribadisco la critica al doppio incarico e alla possibilità per i nominati di scegliere quale stipendio prendere. Non vorrei si arrivasse a una situazione di monopolio solo per risparmiare, preferirei si intervenisse all’abbassamento del compenso dei nominati. Si tratta, in generale, di stipendi cospicui, che certamente coprono le competenze tecniche, ma forse si dovrebbero ridurre tali ricompense e arrivare a un solo incarico per ogni persona in ogni ente, con un compenso più equo. Nonostante queste perplessità condivido la delibera, la sottoscrivo e il mio voto sarà favorevole.

Stefano Lo Russo (Partito Democratico): Questo regolamento è importante e nasce da un ampio confronto. Il procedimento delle nomine, che la legge attribuisce al Sindaco, è improntato alla massima trasparenza e reso di pubblico dominio. Dopo quasi 20 anni abbiamo adottato un nuovo regolamento che credo resterà in vigore per i prossimi mandati amministrativi.

(Ufficio stampa del Consiglio comunale)

Torino, 22 Dicembre 2011


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