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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


DALLA SALA ROSSA, VIA LIBERA ALLA NUOVA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

La nuova classificazione acustica del territorio torinese è stata approvata dal Consiglio comunale, su proposta degli assessori Tricarico e Viano. Si tratta della suddivisione della città (isolato per isolato) in zone omogenee nelle quali può essere accettata una certa soglia di rumore, oltre la quale scattano azioni di risanamento e possibili sanzioni amministrative
Nel corso della definizione della classificazione sono stati acquisiti anche i pareri, oltre che delle Circoscrizioni, di soggetti privati quali Collegio costruttore edili, FIAT Spa, ENI Spa , IVECO Spa e altri.
Tramite l’analisi del Piano Regolatore – accompagnata a una fitta serie di sopralluoghi – sono state individuate sei “classi acustiche”. La classe 1 indica aree particolarmente protette (presenza di ospedali, scuole, parchi, aree di riposo e svago), la 2 zone a uso prevalentemente residenziale, caratterizzate da forte presenza di piccolo commercio. Le classi 3 e 4 (le più diffuse) indicano aree miste con residenza, commerci e uffici. La 5 e la 6 caratterizzano maggiormente le zone periferiche: la prima, indica le aree prevalentemente industriali ma con sporadica presenza di abitazioni, la seconda contrassegna le porzioni di territorio esclusivamente industriali (i grossi stabilimenti presenti a Mirafiori o nell’oltre Stura, ad esempio). Il limite della rumorosità consentita, varia a seconda della classe di appartenenza. Nelle aree classificate 1, sono tollerati 50 decibel immessi durante il giorno e 40 di notte, mentre il limite sale a 65 decibel emessi (giorno e notte) per le zone esclusivamente industriali. Nelle due classi più diffuse (3 e 4), i limiti delle immissioni sonore - sempre misurate in decibel - sono fissati rispettivamente in 60 (50 di notte) e 65 (55 nelle ore notturne).
Anche le strade della città sono state classificate con criteri analoghi, indicandone i limiti di rumorosità, a seconda che si tratti di strade di traffico locale, strade interquartiere, a scorrimento veloce e così via.
Il tutto cercando un possibile equilibrio fra la tutela del benessere e l’inevitabile rumorosità di molte attività produttive e commerciali. Dal momento dell’approvazione del provvedimento, i privati avranno sei mesi di tempo per controllare l’intensità del rumore delle proprie attività. Se questa andasse oltre i limiti consentiti, dovranno presentare un piano di risanamenti, con modifica degli impianti, opere di insonorizzazione o altri accorgimenti. Anche il Comune, da parte sua, dovrà affrontare il risanamento delle strade e valutare la necessità di soluzioni nei casi in cui risultassero contigue aree con classificazioni acustica incompatibile. Ogni futura variante di Piano regolatore comporterà anche una verifica della compatibilità delle nuove destinazioni d’uso con il Piano di classificazione acustica.

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale

Torino, 20 Dicembre 2010


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