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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


SI’ DELLA GIUNTA AL ‘PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA’

È stata approvato oggi dalla Giunta comunale il piano di classificazione acustica del territorio del Comune di Torino. Il piano comunale dovrà ora ottenere il via libera dal Consiglio, per avviare a conclusione un iter iniziato nel 2008, con l’approvazione della nuova proposta di zonizzazione acustica del territorio, che segue quella del 2002. Due le principali novità:

· l’introduzione – anche a seguito del Dpr 142/04 (Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare) dei limiti relativi alle infrastrutture stradali

. la precisazione delle procedure con cui, ad ogni variante urbanistica, si procederà alla modifica e alla revisione del piano, attraverso l’aggiornamento della classificazione acustica del territorio cittadino.

Con il ‘Piano di zonizzazione acustica’, ogni Comune suddivide il proprio territorio in aree omogenee, secondo 6 classi acustiche. Vengono così attribuiti dei limiti per ogni utilizzo: dalle aree dove sono situati scuole ed ospedali, che necessitano di una tutela maggiore, a quelle in cui la presenza di stabilimenti manifatturieri fa sì che i livelli acustici siano più elevati. Definisce anche: i limiti di livello sonoro per il rumore generato da strade, ferrovie e aeroporti, in base ai decreti che le regolamentano; le regole e gli iter burocratici per l’inizio di nuove attività e per i cantieri, spesso fonti di disturbo acustico per il vicinato. Il Piano permette inoltre di gestire eventi rumorosi nel territorio, e quale riferimento da rispettare per tutte le sorgenti sonore è di fatto uno strumento utile a proteggere zone di residenzialità o tranquillità, a promuovere il risanamento delle aree acusticamente più inquinate e a regolamentare la vita civile della popolazione e la pianificazione dello sviluppo urbanistico del territorio.

Dall’approvazione della nuova proposta di classificazione acustica comunale da parte della Sala Rossa, i privati avranno sei mesi di tempo per svolgere le verifiche di controllo sull’emissione del rumore delle proprie attività. Se non risultassero rientrare nei limiti consentiti dovranno presentare un piano di risanamento attraverso la modifica degli impianti o altri accorgimenti, da predisporre con limiti di tempo che variano a seconda della gravità della situazione. Le attività di risanamento riguarderanno anche la Città, che dovrà porre rimedio alla presenza di ‘accostamenti critici’ residui, ovvero alla contiguità tra aree dalla classificazione acustica incompatibile.

Torino, 9 Novembre 2010


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