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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


SALA ROSSA: “IL COMUNE RICORRA AL GIUDICE AMMINISTRATIVO CONTRO I TAGLI REGIONALI ALLE RISORSE PER IL WELFARE”

Una mozione approvata oggi in Sala Rossa su proposta di Andrea Giorgis e di altri consiglieri chiede alla Giunta di valutare la possibilità di un ricorso del Comune al giudice amministrativo contro i tagli ai fondi per il welfare decisi dalla Regione Piemonte. La legge regionale 18/2010, sostiene il documento, “ha operato una significativa riduzione degli stanziamenti per il welfare”: inoltre, viene sottolineato, una successiva deliberazione della Giunta regionale ha fissato nuovi criteri di riparto dal fondo regionale che non contemplano i bisogni dei cittadini, i servizi essenziali e obbligatori e l’impegno finanziario dei Comuni.

Secondo la mozione del Consiglio comunale, “la riduzione delle risorse economiche è palesemente illegittima”.

La decisione dell’amministrazione regionale, spiega il documento, viola gli indirizzi della Legge regionale 1/2004 (mai abrogata), che stabilisce come le risorse annuali regionali per il sistema integrato di interventi e servizi sociali siano “almeno pari a quelle dell’anno precedente, incrementate dal tasso d’inflazione programmato”.

Infine, la mozione sottolinea come l’applicazione retroattiva dell’atto deliberativo regionale vanifichi le attività di programmazione degli enti territoriali, violando il diritto dei cittadini ai servizi.

Al momento del voto in Sala Rossa, ci sono stati 28 voti a favore (PD, Sel, PRC, Moderati, Nuova Sinistra, Italia dei Valori, API) 4 contro (Forza Italia-PdL, Lega Nord), un’astensione (La Destra).

La votazione è stata preceduta da un serrato dibattito in aula. Di seguito, la sintesi.


Andrea Giorgis (PD): L’attuale amministrazione regionale ha violato la Legge regionale 1/2004, che stabilisce che le risorse per la spesa sociale non possa essere inferiore a quelle dell’anno precedente.

Questa mozione invita la Giunta a valutare la possibilità di ricorrere alla giustizia amministrativa. L’abbiamo predisposta con amarezza e preoccupazione. Dover ricorrere al giudice significa che i rapporti istituzionali sono andati al di là di una normale conflittualità.

Che gli Enti Locali debbano rivolgersi alla giustizia amministrativa per far rispettare la legge, è sintomo di crisi istituzionale.


Gavino Olmeo (Api): Condividiamo la scelta della mozione a favore del ricorso e la sosteniamo votando a favore.


Ferdinando Ventriglia (F.I. – Pdl): Se è vero che il ricorso tramite le vie giudiziarie è un’anomalia, quante volte il Pd ha utilizzato questo strumento? In merito alla presidenza del Consiglio comunale, sul risultato delle elezioni regionali ed ora sulla scelta deIla Giunta regionale. Ogni volta che le questioni non si risolvono positivamente, c’è la tendenza al ricorso giudiziario. Il confronto, anche se duro, deve essere politico.



Antonello Angeleri (Lega Nord): Il dibattito politico non può che svolgersi nelle Aule della politica e sono sorpreso per la posizione del collega Giorgis, di un nuovo modo di fare politica di basso livello a base di ricorsi. La questione poi non si pone: basta leggere le cifre e apprendere che gli stanziamenti del 2009 per il welfare della regione sono di 170 milioni, e salgono a 171 quest’anno. La giunta regionale ha fatto delle scelte legittime, non attaccabili con la giustizia amministrativa.



Giuseppe Lonero (La Destra): Non condividiamo il modo di fare politica di questa Sinistra. Il ricorso costante ai tribunali è un metodo che non ci appartiene: è l’ultima spiaggia di chi non ha più risorse politiche. Sulla mozione, La Destra si asterrà: sospendiamo il nostro giudizio in attesa di vedere se ci saranno effettivamente riduzioni dei servizi ai cittadini. Siamo però contrari al fatto che si chieda ad altri Enti Locali di attivarsi insieme al Comune di Torino per ricorrere al Tar: che un Ente pubblico inciti alla rivolta è immorale.


Andrea Tronzano (Forza Italia - PdL): Già una settimana fa la Giunta, attraverso l’assessore Borgione, ha inviato una lettera, insieme ai Comuni di Grugliasco e Collegno, per organizzare un ricorso al TAR contro la Regione. Il ricorso andrebbe invece fatto contro la delibera di Borgione dello scorso luglio che ha tagliato 8 milioni di euro all’assistenza, con assenza di motivazione e criteri poco trasparenti. La Regione non ha fatto tagli: c’è stata solo una diversa collocazione dei fondi. Nel 2009 aveva stanziato 170 milioni di euro, nel 2010 saranno 171.



Maria Teresa Silvestrini (Prc): Il nostro voto è a favore della mozione, come segnale di vicinanza politica alla maggioranza di centro sinistra e siamo d’accordo sulla necessità di sostenere maggiori fondi per l’assistenza sociale.

Ma auguriamo che questo documento rappresenti anche un cambio di rotta del Comune di Torino che ha disatteso la legge non dando vita ai piani di zona. Allo stesso modo non è stato realizzato il piano regolatore sociale.



Marco Grimaldi (Sel): L’amministrazione Presso nel corso dell’anno ha aggiunto per la crisi 25 milioni di euro. Cota ne ha tolti in corsa 12. Il saldo è –37 milioni, o nel centrodestra non sanno far di calcolo o non sanno far politica.


Lucia Centillo (PD): La legge quadro regionale sull’Assistenza si basa sulla sussidiarietà, definendo le competenze dei Comuni. Ma la Regione in questo caso viola i criteri previsti dalla legge basata sulla deprivazione sociale e sulla patologia, applicando criteri meramente demografici. Il Comune di Torino ha la facoltà, in extrema ratio, di rivolgersi a uno dei poteri dello Stato. E in questo caso la giustizia deve dare delle risposte.


Domenica Genisio (PD): E’ stata fatta dalla giunta regionale una scelta in corso d’opera, una decisione molto grave. Non c’è stata scientificità e in più sono sono stati annullati i criteri previsti dallo Stato. Non si può calcolare semplicemente gli abitanti e penalizzare in questo modo la città di Torino. In questa vicenda sono stupita e scandalizzata dalla posizione della minoranza in Sala Rossa.


Mario Carossa (Lega Nord): Siete liberi di consegnare la politica alla magistratura. Suggerirei però di prestare attenzione alle critiche del Prc. Ricordo che era stata proprio Mercedes Bresso a tagliare i fondi. Mi dispiace che grazie a questo ricorso venga bloccato tutto il fondo indistinto.

C.R. - F.D'A. - R.T. -M.Q. (Ufficio stampa del Consiglio comunale)



Torino, 18 Ottobre 2010


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