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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


AREA EX ISVOR, ENTRO UN ANNO LA CONVENZIONE

Via libera della Sala Rossa al permesso di costruzione convenzionato su circa 17.000 mq nell’area dell’ex Isvor, compresa tra i corsi Massimo D’Azeglio e Dante e le vie Marengo e Monti, che darà luogo a circa 33.940 mq di costruzione.
La versione definitiva del progetto prevede un abbassamento delle nuove abitazioni terrazzate su via Monti. L’altezza massima dei nuovi caseggiati sarà di 30 metri, con quattro piani in meno rispetto al progetto iniziale.
L’intervento tutela l’edificio affacciato su corso Massimo D’Azeglio quale testimonianza di architettura industriale del primo Novecento, mentre la prosecuzione dello stesso stabile su corso Dante sarà sormontata da una nuova edificazione alta 7/8 piani.
Da lì, attraverso un varco pedonale, si raggiungerà la nuova ampia piazza affacciata su via Monti delimitata dai nuovi caseggiati a terrazze di 9 piani.
L’intervento prevede anche la costruzione di altre abitazioni tra le via Marengo e Monti, alte dai tre ai cinque piani.
I futuri nuovi abitanti delle case di prossima costruzione previste dal progetto sono stimati in seicentocinquanta unità.
L’importo relativo agli oneri di urbanizzazione ammonta a circa 2 milioni 900 mila euro.
A carico dei costruttori la realizzazione di un asilo nido, in un’area indicata dalla Città, d’intesa con la Circoscrizione, la piazza pedonale e, al di sotto, il parcheggio su tre piani, per un valore complessivo di 3.945.000 euro.
E’ un anno il termine previsto dalla delibera per la stipula del permesso di costruzione tra il Comune di Torino e i proprietari dell’area, la società Torinocinque Trading Spa.
La delibera ha ottenuto 24 voti a favore, 3 contrari e 10 astenuti. Oltre al sindaco hanno votato a favore Moderati, Italia dei Valori, Api, Udc, Pd, La Destra. Contraria Rifondazione comunista, astenuti Fi-Pdl, An-Pdl, Lista Scanderebech, Lega Nord, Sinistra Ecologia e Libertà.
Sul provvedimento si era svolto il dibattito in aula.
Maria Teresa Silvestrini (Rifondazione Comunista) si è espressa in termini critici rispetto al progetto, che a suo dire presenta aspetti contradditori, con un indice di edificabilità molto elevato per un’area relativamente piccola. ”L’assessore ha fatto uno sforzo per venire incontro alle istanze di residenti e cittadini, ma con risultati insufficienti” ha sostenuto, concludendo: “Occorre un tavolo Città-Soprintendenza-proprietà-comitato residenti, per arrivare ad un nuovo progetto condiviso. Chiediamo inoltre una procedura di valutazione ambientale strategica (VAS)”.
Monica Cerutti (Sinistra Ecologia e Libertà) ha preannunciato l’astensione del suo gruppo “su un progetto che, pur comprendendo la realizzazione da parte del costruttore di un asilo nido di pubblico interesse, presenta elevati indici di edificabilità e non prevede una sufficiente valutazione dell’impatto dell’opera sull’area circostante. Ancora una volta – ha sottolineato Cerutti – riteniamo che si debba ritrovare una visione d’insieme della città, al di là delle singole varianti”.
Giuseppe Lonero (La Destra): Sono contento che oggi finalmente si voti questa delibera, dopo un iter travagliato e contorto: si è addirittura audito il Comitato dei cittadini dopo che il documento era già stato liberato per l’aula. Mi esprimerò a favore di questa delibera, come voto di protesta, per sottolineare la pazienza dell’operatore privato, che avrebbe potuto chiedere i danni al Comune di Torino per il tempo perso per problemi interni alla maggioranza. Ho anche sottoscritto la mozione presentata da Cantore perché ci sono ancora gli spazi per migliorare l’attuale progetto.
Domenico Gallo (Nuova Sinistra per Torino): Voterò favorevolmente per questa delibera. C’è però un problema di fondo che rimane: il Piano Regolatore è ormai obsoleto. Non consente infatti una progettazione partecipata, che potrebbe evitare conflitti tra soggetti privati ed ente pubblico. Spero che la prossima Amministrazione metta mano al Piano Regolatore per prevenire possibili future divergenze tra pubblico e privato.
Piera Levi-Montalcini (Partito Democratico): Non è vero che l’iter della delibera è stato lungo. Il documento è stato varato dalla Giunta comunale lo scorso 25 febbraio. Dopo l’iter normale in Circoscrizione e negli uffici tecnici, il testo è approdato in Commissione Urbanistica il 10 giugno e, nella stessa seduta, è stato liberato per l’aula. Nessuno quindi può chiedere danni al Comune di Torino per il tempo trascorso.
Daniele Cantore (Forza Italia-PDL): In questa escalation di interventi, non chiederò un Consiglio comunale aperto per riconsultare tutti gli attori interessati, ma mi pare ci sia troppa pressione per fare approvare la delibera. Noi non siamo mai stati contrari a questo intervento, importante per la città e approfondito nei tempi dovuti, ma sottolineiamo come il progetto sia poco compatibile dal punto di vista ambientale e architettonico. Abbiamo quindi predisposto una mozione per eliminare le attuali contraddizioni con la Soprintendenza e rivedere il progetto.
Enzo Lavolta (Pd): Esprimo soddisfazione per il fatto che l’asilo sia stato spostato e che la richiesta della Circoscrizione abbia trovato soluzione, la riduzione del numero dei piani garantisce un migliore impatto ambientale ed estetico. E’ positivo che all’interno dell’edificio storico ex Isvor non siano state collocate attività commerciali.
Luca Cassiani (Pd): Esprimo apprezzamento per la pazienza e la disponibilità degli uffici nella gestione di una vicenda complessa che ha consentito alla città di ottenere un risultato di grande dignità politica e amministrativa.
Maurizio Bruno (Moderati): Il nostro voto in Commissione è stato determinante per far giungere in aula la delibera. Ho apprezzato l’impegno nel capire la richiesta di modifiche della delibera ed ho preso coscienza dei cambiamenti. Resto perplesso per come la Circoscrizione abbia affrontato i cambiamenti che la città impone.
Mario Carossa (Lega Nord): Siamo sempre stati critici verso la delibera perché la Città dovrebbe sempre governare la trasformazione. In questo intervento, questo non è avvenuto né nell’interesse dei cittadini né dei costruttori. La Lega Nord ha proposto emendamenti di merito, non ostruzionistici, per proporre lievi cambiamenti, poiché il progetto avrà un impatto notevole.
Gavino Olmeo (Api): C’è un problema di bilancio, gli oneri di urbanizzazione che la Città incasserà non sono irrilevanti. Peraltro il permesso di costruzione non poteva essere negato perché i l costruttore ha i diritti acquisiti. Siamo perplessi di fronte a chi ha criticato il progetto nei giorni scorsi e oggi lo sostiene o sceglie l’astensione.
Raffaele Petrarulo (Idv): Il progetto iniziale è stato effettivamente modificato, anche visto il parere contrario della Circoscrizione 8. Il nostro gruppo voterà a favore.
Agostino Ghiglia (An- Pdl): La delibera è stata modificata ma continua ad esserci un pesante impatto sul territorio. La maggioranza si è mostrata inconsistente, si compatta solo per non andare casa, non per convinzione.
Ennio Galasso(Udc): C’è stato un serio confronto in commissione e in aula, con toni talvolta accesi. Il risultato è stato tutto sommato soddisfacente.

F.D'A. - M.Q. - C.R. - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 23 Luglio 2010


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