Un nuovo passo verso la definitiva messa al bando delle borse in polietilene è stato fatto oggi dalla Giunta comunale: una deliberazione presentata dagli assessori Tricarico, Altamura e Mangone (rispettivamente con deleghe all’Ambiente, al Commercio e alla Polizia municipale) propone al Consiglio comunale di inserire nel Regolamento di Polizia urbana l’articolo 10bis, “Divieto di distribuzione di sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci”. Il testo è il seguente:
“Gli esercizi commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande, esercenti attività sul territorio comunale, in sede fissa o su area pubblica, nonché i produttori agricoli che effettuano l’attività di vendita al dettaglio sui mercati cittadini, non possono distribuire, né a titolo gratuito, né a titolo oneroso, ai consumatori per l’asporto delle merci, sacchetti (cosiddetti “shopper” con manico “a canottiera”) non biodegradabili che non rispondano, preferibilmente, ai criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario, salvo esaurimento delle scorte acquistate in precedenza”.
La direttiva Ue EN 13432 sugli imballaggi) vieta, a partire dal 1° Gennaio del 2010, la produzione e la commercializzazione di sacchetti non biodegradabili, i tradizionali shopper di polietilene. Il Governo italiano ha ottenuto una proroga del provvedimento di un anno, fino al 1 gennaio 2011, ma il Comune di Torino, d’accordo con i commercianti, ha deciso di anticipare quella data e di mettersi in regola con la direttiva europea nel 2010. Gli assessori Altamura e Tricarico hanno siglato nello scorso mese di novembre un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria del commercio - API, Federdistribuzione, Coop, CNA FIVA, FIVAG, ASIAP (associazioni di ambulanti) - per avviare una graduale eliminazione dei sacchetti dalla distribuzione commerciale e la loro sostituzione con sacchetti in mater-bi, biodegradabili in sei mesi dalla data di produzione, o in alternativa da borse in cotone riutilizzabili. Il protocollo diede l’avvio a un programma sperimentale per la progressiva diffusione della “buona pratica” del non utilizzo di sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci, con l’indicazione di usare “preferibilmente” i sacchetti in mater-bi indicati dalla direttiva fino al 31 marzo 2010. Il definitivo divieto scatterà dopo l’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio comunale, cui spetta l’ultima parola.
(mm)
Torino, 30 Marzo 2010