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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


PALAZZO DEGLI ARCHIVI. APPROVATO IL FINANZIAMENTO PER IL RECUPERO DELL’EDIFICIO DI VIA DEL CARMINE 14

Il progetto definitivo per il recupero dello stabile di via del Carmine 14, nei pressi del palazzo che ospita il Museo diffuso della Resistenza, all’interno dell’isolato di San Daniele del complesso juvarriano degli ex Quartieri militari di Porta Susina, redatto dagli architetti del Settore comunale Edifici per la cultura, era stato approvato alla metà di novembre. Oggi, in Sala dell’Orologio, è stata accolta ufficialmente dalla Giunta comunale la decisione della Compagnia di San Paolo di finanziare il restauro e l’allestimento dell’edificio con il contributo di 7 milioni di euro.

Il complesso - una volta eseguiti i lavori - , ospiterà archivi e attività culturali legati alla memoria e alla cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti sociali.

La decisione di creare a Torino un istituto dedicato a tali tematiche risale ai decenni passati. Nel 1984 venne costituito un gruppo di approfondimento sugli archivi storici del movimento operaio. Una svolta decisiva venne nella metà degli anni Novanta con il convegno “Industria, lavoro, memoria”. Da quell’appuntamento si sono susseguite riflessioni tra responsabili di Enti locali, Soprintendenza Archivistica e delle associazioni direttamente coinvolte: la Fondazione Vera Nocentini, l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini e la Fondazione Antonio Gramsci, depositari degli archivi sindacali Cgil, Cisl, Uil, della Fiat e dell’Amma.

E’ scaturita dagli incontri l’esigenza di dare una sede appropriata al ricco patrimonio archivistico dedicato alla cultura del lavoro. Conseguente la scelta caduta sull’edificio comunale di via del Carmine. Grazie a un finanziamento della Fondazione Crt gli architetti Giovanni Durbiano e Luca Reinero, nel 2004, avevano elaborato uno primo studio di fattibilità che sottolineava l’importanza della creazione di un polo culturale unitario.

Ora, con la decisione della Compagnia di San Paolo di finanziare l’opera, sarà possibile procedere all’appalto del cantiere.

(gf)

Torino, 16 Marzo 2010


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