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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2009


SITUAZIONE DELL’ACCOGLIENZA NOTTURNA DI BASSA SOGLIA A TORINO

Nel corso della Giunta di questa mattina, a seguito di notizie giornalistiche non corrispondenti al vero sulla situazione cittadina dei posti di accoglienza per i senza dimora, l’assessore alle Politiche Sociali, Marco Borgione, ha voluto fare il punto sull’emergenza freddo.

Pe quanto riguarda le risorse, questa Amministrazione, nonostante il periodo di profonda crisi che stiamo vivendo, non ha operato tagli al bilancio dell’assistenza: i numeri sono pubblici e non si prestano ad interpretazioni.

Dichiarare che i dormitori sono presi d’assalto come se fossero diligenze e che non c’è posto per tutti, contribuisce a creare un clima di disorientamento e di falsa informazione.
Nel mese di dicembre gli uomini in lista d’attesa per entrare nel sistema dei dormitori adulti in difficoltà oscillano tra i 35 e i 40 e le donne si attestano sulla decina.
Per tutti loro la Città è in grado di fornire un posto letto al caldo o nel circuito classico dei dormitori o in quello specifico per il periodo invernale della Pellerina.
Tutte le donne hanno trovato collocazione nel sistema cittadino dei dormitori; alcuni degli uomini non accolti nel sistema ordinario hanno rinunciato al posto alla Pellerina, decidendo quindi di non trovare riparo per la notte nelle strutture messe a disposizione dalla Città.

L’offerta complessiva di posti di accoglienza nella nostra Città (ogni notte 1.250 posti letto) è, in proporzione alla popolazione residente, tra le più alte d’Italia: ciò già oggi è reso possibile dalla collaborazione tra pubblico, privato sociale e volontariato che porta ad ottenere una rete di accoglienza gestita o direttamente dal comune, o indirettamente dalle cooperative (pagate dal Comune) o dal volontariato (con contributi del Comune).

Si ha intenzione di trasformare le strutture che erano nate per durare al massimo tre anni (ne hanno quasi 15), in strutture in muratura definitive (aumentandone il decoro e la funzionalità) per ospitare i senza dimora torinesi (60% delle accoglienze) oltre ai senza dimora provenienti dalla cintura e dalla Provincia (40%) che a Torino trovano riparo, accoglienza ed accompagnamento


sociale. La Divisione Servizi Sociali sta predisponendo anche interventi di Housing sociale, in collaborazione con il settore Edilizia Sociale, per quei lavoratori a basso reddito, non in grado di sostenere il costo di un’abitazione a prezzi di mercato e che fruiscono impropriamente dei dormitori.
Milano, Roma, Bologna, Firenze, Napoli sono realtà che offrono già strutture definitive di accoglienza con un numero di posti superiori ai 50.

“Penso che il tema – ha sottolineato ancora Borgione – non sia tanto la dimensione della struttura quanto la capacità di impegnare personale sufficiente per seguire e accompagnare verso un inserimento sociale le persone (tante o poche) ospitate. In un momento di così grandi difficoltà per molti cittadini, veicolare un senso di insicurezza verso le istituzioni, che non sarebbero i grado di far fronte al loro bisogni, appare non solo falso, ma anche destabilizzante verso coloro che in momenti di crisi necessitano di solidarietà e non di paure.”(p.v.)

Torino, 22 Dicembre 2009


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