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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2009


PRECISAZIONI DEL VICESINDACO TOM DEALESSANDRI SULL’ANTICIPO DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA

In merito ad alcuni articoli pubblicati negli scorsi giorni sulle pagine locali dei maggiori quotidiani, riguardanti il servizio di anticipo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per i lavoratori delle aziende sottoposte a procedure concorsuali (fallimento, amministrazione straordinaria, ecc) è opportuno fare alcune precisazioni.

· Nel 2003 la Città ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’INPS Piemonte che le consente di anticipare una parte (600 euro mensili) del trattamento di CIGS ai lavoratori, residenti a Torino delle aziende interessate da tali procedure, che presentino domanda agli uffici comunali.
· A dicembre 2004 con un nuovo protocollo, il servizio è stato esteso a tutti i residenti nei comuni che, con apposito atto, si sono convenzionati con Torino.
· I lavoratori presentano la domanda nel proprio comune di residenza, che la trasmette alla Città di Torino, la quale anticipa la CIGS. Grazie alla disponibilità economica di una grande città è possibile consentire ai lavoratori, di usufruire in anticipo, della’assegno di cassa integrazione. Questo senza, peraltro, influire sul patto di stabilità.
· Le convenzioni prevedono che il lavoratore ceda il suo credito nei confronti dell’INPS alla Città, che anticipa l’erogazione; l’INPS trasferisce le somme dovute al lavoratore al Comune di Torino.
· Identico servizio viene effettuato dalla Zona Ovest dell’area metropolitana per i comuni aderenti al Patto Territoriale.

Questo servizio è stato attivato per alleviare le difficoltà dei lavoratori delle aziende in “procedura concorsuale” che precedentemente attendevano anche 8 mesi il pagamento dell’indennità di CIGS.

Attualmente è invece il capoluogo piemontese che, di norma, attende, mediamente per 8 mesi il pagamento delle prime 6 mensilità, mentre normalmente per i restanti 6 mesi occorrono circa 15 mesi dall’inizio della CIGS.

I lavoratori pertanto ricevono per almeno 12 mesi (in alcuni casi ci sono proroghe e deroghe) 600 euro mensili e, quando l’INPS ha rimborsato alla Città l’intero anno e comunicato quanto spetta a ogni singolo lavoratore, ricevono il conguaglio comprendente sia la differenza tra l’indennità spettante e l’anticipo che gli eventuali assegni familiari.

Solo nei pochi giorni che separano l’accertamento, delle somme erogate dall’INPS per i secondi 6 mesi, all’erogazione del conguaglio al lavoratore,

l’Amministrazione torinese è in debito nei confronti del lavoratore stesso; se è prevista proroga o deroga la Città, pur continuando ad anticipare, eroga comunque il conguaglio del primo anno.

Pertanto è la Città di Torino, per i residenti negli oltre 200 comuni convenzionati, o la zona Ovest, per i comuni del Patto Territoriale, che anticipa i 600 euro al mese ai lavoratori e il conguaglio è possibile solo dopo aver incassato dall’INPS e conosciuto l’ammontare per ogni lavoratore.

Per le casse di Torino significa uno sbilancio costante di 3 – 4 milioni di euro con punte che superano i 6. Per la zona Ovest siamo sui 700 – 800 mila euro con punte di 1,5 milioni. (ma.co.)


Torino, 28 Gennaio 2009


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