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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2009


PRECISAZIONI DELL’ASSESSORA SESTERO SULLA DEFINIZIONE DELLA ZONA A TRAFFICO LIMITATO

La ZTL ambientale è stata in parte un’anticipazione delle misure del piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, ed ora che il piano prevede il blocco delle auto euro 2 diesel immatricolate più di 10 anni fa si può intervenire per semplificare le norme che vedevano sovrapporsi la ZTL ambientale a quella centrale.

La Regione chiede che le zone a traffico limitato abbiano almeno 3 ore di blocco totale, in città limitato ora alla sola ZTL centrale. L’istituzione di un’unica ZTL di 3 ore (dalle 7.30 alle 10.30) con divieto di circolazione per le auto più inquinanti ed eliminazione dei vincoli nel resto della giornata (tranne quelli validi su tutto il territorio cittadino e metropolitano) è un elemento di chiarezza per tutti ed un punto di equilibrio efficace per l’ambiente: spesso si tende infatti a dimenticare che l’obiettivo è la riduzione del rischio per la salute rappresentato dall’inquinamento. Per le 3 ore si applica il sistema delle autorizzazioni a transitare già esistente.

Nell’area alla quale si estenderebbe il divieto mattutino si trovano alcuni servizi sanitari, scolastici e di altro tipo che sono criticità per chi deve accedervi talvolta in condizioni di difficoltà, e consapevoli di queste stiamo valutando come affrontarle e ci confronteremo direttamente con i soggetti interessati. Alcune questioni sono già chiare: non c’è motivo né intenzione di cancellarle le deroghe ai divieti già esistenti per controlli sanitari o terapie ma semmai di semplificarne l’applicazione per i cittadini e nelle scuole, a seconda dei livelli e delle età, ci sono esigenze diverse di accompagnamento e vanno quindi individuati strumenti, modalità e possibilità di accesso.

La discussione pubblica, che si sta sviluppando quando non c’è ancora alcun provvedimento ma lo si sta elaborando, dal punto di vista della partecipazione e quindi della democrazia va considerata positivamente ma va rilevato che le opinioni spesso si esprimono su decisioni che non esistono, come un centro con pedaggio o tariffe di fantasia. La realtà è che si stanno cercando soluzioni per rispondere ad esigenze di accesso ulteriori rispetto ai tipi di permesso che esistono, e sappiamo che ci sono necessità di peso diverso per le quali possono esserci risposte diverse. Mi auguro che nelle consultazioni e negli incontri avviati difficoltà e problemi trovino soluzioni condivise e soddisfacenti. (e.v.)

Torino, 22 Ottobre 2009


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