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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2009


PARCO D’ARTE VIVENTE. APPROVATO DALLA GIUNTA L'ACCORDO DI GESTIONE

E’ stato approvato questa mattina dalla Giunta comunale l’accordo di gestione del Pav, il sito permanente nella Circoscrizione 9 che ospita installazioni all’insegna del legame tra arte e natura.

L’oasi del Pav lega insieme l’estro degli artisti alle scoperte scientifiche e alle risorse naturali. Era stato inaugurato nel novembre scorso, mese per Torino tradizionalmente legato all’arte contemporanea.

Sono molti i torinesi che in questi sei mesi hanno goduto delle attrazioni: il Pav sorge su un area di circa ventimila metri quadrati, 15 mila dei quali di prato con diversi alberi e siepi, in via Giordano Bruno 31, alle spalle della linea ferroviaria, tra la sede dell’Amiat e palazzi residenziali ultimati dall’impresa Gefim.

E’ un giardino-museo brulicante di attrazioni interattive, con un cuore bio-tecnologico. Il parco è sorto su un perimetro dove fino ai primi anni Novanta operava la Framtek, un’industria metalmeccanica che fabbricava sospensioni per automobili.

Dopo anni d’incuria è stata così consegnata ai torinesi un’area verde all’avanguardia dove sono di casa artisti, studenti, famiglie impegnati a pensare ad opere all’insegna della preservazione ambientale.

Il Parco d’Arte Vivente si prospetta, secondo una definizione dell’ideatore Piero Gilardi, come “un cantiere ininterrotto, un intreccio di esperienze aperto“. I visitatori del Pav si possono rilassare su una panchina, passeggiare all’interno della prima installazione “Trèfle” di Dominique Gonzalez-Foerster o prendere parte a uno dei laboratori “Bioma” di Gilardi, convinto protagonista della curiosa iniziativa insieme all’architetto del paesaggio Gianluca Cosmacini.

In Italia i primi parchi d’arte erano nati in Toscana con l’esperienza di “Volterra 73”. Attivi anche il Giardino dei Tarocchi di Garavicchio-Capalbio; gli “Spazi d’Arte” di Celle, a Santomato, nel pistoiese; il “Giardino di Daniel Spoerri”; il Parco di Pinocchio a Collodi e il Parco-Museo Quinto Martini, a Seano.

Il documento avallato questa mattina impegna la Città, la Fondazione Torino Musei, l’Amiat e l’Associazione Parco Arte Vivente nella gestione della struttura artistica per 4 anni e mezzo. Il documento fissa i giorni e gli orari di apertura al pubblico anche dei laboratori e degli atelier, ne regola la manutenzione e l’acquisizione delle opere.

(gf)

Torino, 26 Maggio 2009


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