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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2008


ARENA ROCK: IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

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Sull’arena rock, dopo l’intervento dell'assessore Renato Montabone si è aperto il dibattito.

Mario Carossa (Lega Nord): per l’assessore tutto si risolve con un attacco ai giornalisti, le domande che pongono sono legittime davanti a 5 milioni di spesa. Lei non ha risposto alle domande, è una struttura inutile, lei afferma che sia l’arena rock più grande d’Europa, a me risulta l’unica. Poi c’è la questione della struttura alberghiera da costruire vicino: chi andrebbe a spendere magari 100 euro a notte, in un albergo tra l’arena rock e il luna park?

Michele Coppola (Forza Italia-Popolo della Libertà): prospettavate per l’arena rock profitti derivati dagli eventi che si sarebbero dovuti svolgere da maggio a settembre, più turismo, percentuale sugli incassi dei concerti e invece scopriamo che non otterrà nessun risultato sperato. Gia nel maggio del 2007 presentai un’interpellanza per chiedere se fosse necessario costruire questa struttura e oggi, troviamo conferma ai nostri dubbi. Chiediamo al ministro Maroni se può essere utile come CPT per trasferire quello di corso Brunelleschi.
L’aspetto più negativo rimane l’imprecisione e l’assenza totale di numeri dell’assessore Montabone.

Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale): l’assessore non ha risposto alle domande, ha invece attaccato tutti. Voglio sapere cosa se ne fa di questa arena rock. Vasco Rossi sa che non essendoci i posti a sedere perde pubblico, diminuendo l’incasso, al massimo possono suonarci i Farinei d’la brigna che io stimo.
L’arena diventerà un altro monumento al nulla come gli stadi del ghiaccio delle olimpiadi che sono inutilizzati. Chiedo: era indispensabile?

Ferdinando Ventriglia (Gruppo della Libertà): Questa vicenda non è un problema solo per l’assessore Montatone. E’ stato investito denaro pubblico senza che ne fosse chiara la destinazione. Il tutto, sembra, basato sul parere di promoter inaffidabili. Montatone non è il solo responsabile di questi investimenti. Esiste una responsabilità collegiale della Giunta con a capo il sindaco. E’ un problema di cattiva amministrazione e di scarsa previdenza.

Domenico Gallo (Comunisti italiani): Dovremmo ora parlare del futuro di quest’area, capire quale interesse può suscitare. Potrebbe essere rilanciata per grandi eventi, rendendola maggiormente attrezzata e confortevole. E’ importante farlo per non vedere vanificato tutto il lavoro realizzato e la spesa effettuata.

Monica Cerutti (Sinistra democratica): La variante 83 del 2005 è stato l’unico atto del consiglio comunale sull’arena rock. Questa non potrà essere utilizzata per i grandi concerti rock, per la posizione geografica di Torino e perché manca “la materia prima”, poiché finora si è parlato solo di Vasco rossi e dei Duran Duran. L’area è apprezzata ma dobbiamo fare ciò che non è stato fatto prima: discuterne la destinazione valutando ad esempio il trasferimento di iniziative oggi alla Pellerina. Questo perché l’investimento possa essere utilizzato nel modo più opportuno.

Marco Grimaldi (Sinistra Democratica): Siamo abituati a prenderci delle responsabilità. Non avendole sul passato ce le prenderemo per il futuro. Chiediamo alla V commissione che inviti l’assessore e gli operatori del settore per un colloquio. Credo che la Città debba fare uno studio di valutazione delle diverse possibilità di utilizzo di una struttura di quel genere.

Antonello Angeleri (VPPE): Ho voluto convocare immediatamente la commissione per il controllo della gestione. Parto da una certezza: la buonafede dell’assessore, che conosco da tempo. Da lui però mi sarei aspettato un po’ più di umiltà, anche se comprendo la sua irritazione nei confronti di chi prima inneggia e poi si volta dall’altra parte. Non ho capito bene se sono stati consultati coloro che si occupano del settore per capire se a Torino c’era l’esigenza di una struttura di questo genere con le relative case history.

Luca Cassano (Rifondazione Comunista): Ci interessa discutere del futuro dell’arena rock e degli scenari che si verificheranno per lo Stadio delle Alpi e la Pellerina, a patto che non si spendano altri soldi.
Credo che il compito dell’Amministrazione sia ascoltare i privati, ma poi decidere in maniera autonoma. Non si può chiedere all’Amministrazione di farsi carico di tutte le variazioni del mercato della musica.

Andrea Giorgis (PD): I giornali hanno reso possibile un approfondimento che in ogni caso avremmo dovuto fare. In questa discussione bisogna porre l’attenzione sul futuro e sull’utilizzo possibile della struttura. Dell’iter che ha portato alla sua costruzione se ne parlerà domani durante la riunione della commissione Controllo di gestione, mentre del futuro utilizzo sarà necessario continuare a discuterne, coinvolgendo operatori e cercando di verificare tutti i possibili impieghi.

Sindaco Chiamparino: A noi non risulta alcuna inchiesta della procura. Se ci sarà collaboreremo. Abbiamo investito con l’obiettivo di recuperare un’area in degrado, che si collocherà di fianco allo Stadio delle Alpi e al futuro parco acquatico, realizzato da privati. Noi non dobbiamo compiacere le lobbies musicali.
Dal prossimo anno la Pellerina non potrà più essere utilizzata per le manifestazioni che si svolgono nei mesi estivi. Lo stesso vale per parchi più piccoli. Giocheremo le nostre carte sia sul mercato della musica che in altri settori.
Si potrebbe anche pensare di far diventare Torino la città della free music.


A.A. - L.C. - F.D'A.

Torino, 19 Maggio 2008


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