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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


PROGETTO " ACCOMPAGNAMENTO SOLIDALE" UN FRATELLO MAGGIORE PER RAGAZZI IN DIFFICOLTA'

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La Città di Torino ha promosso progetti di “Accompagnamento Solidale” per offrire concrete opportunità a oltre 1.300 minori che si trovano in situazioni di difficoltà sociale, culturale, ambientale e di inserimento nei loro contesti di vita e di appartenenza attraverso la presenza “discreta e leggera” da parte di giovani adulti volontari che sono coinvolti in attività promozionali all’interno della comunità locale.
“Accompagnamento Solidale” costituisce uno dei primi passi di una strategia comune caratterizzata dalla disponibilità al confronto e al rapporto fra soggetti diversi il cui comune collante è favorire condizioni di vita migliori per i minori e le loro famiglie.
In questo senso, la Divisione Servizi Sociali ha cercato di costruire una rete su tutto il territorio cittadino costituita da 47 progetti, che consentono di favorire e sviluppare un ventaglio di opportunità per i minori che vivono in Città.
“La presenza di una rete di solidarietà diffusa, permette di affrontare problemi che, qualora non risolti, provocano effetti ben più gravi. – spiega l’Assessore Marco Borgione - “Accompagnamento Solidale” vuole promuovere attraverso gli Enti e le Organizzazioni del territorio cittadino una rete di giovani disponibili alla funzione di “tutor” nei confronti di minori con difficoltà in genere non gravi e temporanee, una risorsa positiva per il minore ed una figura di riferimento significativa cui rivolgersi.”
Per esempio un temporaneo disagio scolastico e cognitivo del minore può essere supportato da aiuti, anche presso l’abitazione, nel fare i compiti e la difficoltà di inserimento sociale può essere superata con un appoggio relazionale e con un coinvolgimento della famiglia oltre che da un accompagnamento nelle strutture di tempo libero.
Le attività prevalenti riguardato il sostegno ed il recupero scolastico, oltre l’inserimento in attività di aggregazione e socializzazione nelle strutture delle Organizzazioni coinvolte; non mancano però esperienze innovative di presa in carico dell’intero nucleo familiare d’appartenenza del minore seguito e di progetti specifici rivolti a famiglie di detenuti, a minori stranieri, a minori in comunità alloggio, a gruppi di ragazzi che vivono la strada.
I “tutor” sono individuati nelle diverse realtà associazionistiche presenti sul territorio cittadino all’interno di Oratori, Polisportive, Gruppi di volontariato e i requisiti richiesti per la loro individuazione sono legati alla possibilità di garantire una certa continuità educativa, radicamento territoriale, motivazione e competenze esperienziali.

Per il periodo novembre 2007- settembre 2008 saranno impegnati oltre 400 giovani tutor


PC

Torino, 7 Novembre 2007


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