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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


EMISSIONE DI TITOLI “DERIVATI”. IL COMUNE CHIARISCE

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Intervento dell’assessore Passoni in Consiglio comunale e il dibattito in aula

Questa sera in Consiglio comunale l’Assessore Passoni ha risposto alle richieste di chiarimento in merito all’emissione di titoli derivati da parte dell’Amministrazione.

”Il debito di Torino è in linea con quello delle grandi città che hanno avuto eventi olimpici internazionali” ha sostenuto Passoni “Torino non ha mai azzardato operazioni a rischio e il costo teorico di estinzione dell’indebitamento attraverso i derivati sarebbe di 100 milioni di euro, cifra virtuale che nei prossimi 20 anni potrebbe andare in positivo o negativo in base alla fluttuazione dei tassi di interesse e che oggi non grava assolutamente sulla testa di cittadini”.

Il debito residuo della Città è stimato in 2.968 milioni di euro, di cui il 25% a tasso fisso, il 67,6 % a tasso variabile e il 6,89% a tasso strutturato.

Non si esclude la possibilità che a fine anno ci possano essere emissioni da parte del Comune, ma esclusivamente in area euro, se si verificheranno condizioni di convenienza. Queste emissioni andranno a finanziare interventi pubblici e a recuperare eventuali derivati “critici”.

Dopo l’intervento di Passoni, si è aperto il dibattito in Sala Rossa. Qui di seguito, riportiamo la sintesi degli interventi.

Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale): “La finanza del nostro comune ha subito ben quatto declassamenti negli ultimi anni. Significa che si è investito con strumenti ad alta volatilità e scarsa sicurezza. Non abbiamo ricevuto spiegazioni in merito al declassamento del nostro debito e invito l’Amministrazione a convertire il più presto possibili i titoli a rischio”.

Giuseppe Lonero (La Destra): “Nel giugno scorso abbiamo fatto un’ interrogazione su questo argomento e abbiamo ricevuto una risposta solo l’8 agosto, nella quale si sosteneva che gli interlocutori finanziari erano stati scelti con trattativa privata. Oggi l’Assessore dice che è stata fatta una gara pubblica: qual’è la verità? Tra 20 anni i tassi di interesse potrebbero aumentare ancora di più. A Report sono stati forniti dei dati che noi non abbiamo potuto avere”.

Andrea Giorgis (L’Ulivo): “E’ importante chiedere a Passoni non se rifarebbe oggi quello che è stato fatto ieri, ma se quello che è stato fatto sia ragionevole.
Il significato politico dell’operazione è, che le scelte economiche vanno sempre effettuate tenendo conto del contesto in cui si esercitano queste scelte. La città si è indebitata per poter eseguire opere pubbliche. Adesso è impegnata nel ripianamento del debito e nella riduzione degli interessi passivi.
Passoni ha ribadito che non c’è stata alcuna discontinuità di scelte economiche con l’amministrazione precedente ma solo l’adeguamento strategico nel modificato contesto economico in cui gli investimenti sono stati realizzati”.

Antonello Angeleri (UDC): “Come moderato, amministrerei i miei beni cercando di evitare rischi, soprattutto se i soldi non sono i miei.
Rispetto alle scelte economiche fatte dall’amministrazione, c’è stato un rischio al di là del consentito. Se i revisori dei conti a maggio 2007 parlavano di un deficit ipotetico di 65 milioni di euro e lei assessore Passoni oggi parla di 100, i revisori sono stati informati di questa mutata situazione?
Forse sarebbe servita maggiore attenzione, soprattutto per i nostri figli e per quelli che verranno dopo di noi”.

Monica Cerutti (Sinistra Democratica): “Il tema è complesso e di scarsa conoscenza generale. A noi tocca una non semplice valutazione politica. Il rapporto tra ‘pubblico’ e sistema creditizio non è certo facile, ma l’assessore Passoni ci ha rassicurato che non ci sono stati azzardi o scommesse da parte dell’amministrazione.
Ma serve comunque una riflessione soprattutto visto il mutato quadro delle condizioni di mercato, rispetto al periodo in cui furono stipulati quei contratti. Forse sarebbe necessario rientrare delle somme investite nei ‘derivati’, strumenti che sembrano aver segnato il passo. Serve pensare a nuovi strumenti”.

Daniele Cantore (Forza Italia): “Passoni è stato un bravo avvocato difensore di Peveraro. Ma se Passoni sta cercando di porre rimedio agli errori di chi lo ha preceduto, il sindaco era lo stesso. Lei, Passoni, si sta rendendo complice in questa operazione ad alto rischio per la città.
Sarebbe opportuno chiedere una commissione d’indagine sulle scelte economiche fatte dall’amministrazione dal 2000 in avanti, ma so che non la accettereste. Affrontiamo almeno la discussione in Prima commissione e nella commissione Controllo di Gestione”.

Carlo Zanolini (Verdi per la Pace): “La trasmissione Report di ieri sera, vista dalla parte del cittadino è stata angosciante. Forse andrebbe rivisto il rapporto fra istituzioni e sistema bancario. Non vorrei che, in tutto quanto è stato denunciato dalla trasmissione, il ruolo delle banche fosse preponderante e che le stesse possano disporre di un potere forse eccessivo.
Mi sembra che ABI e Consob abbiano sottovalutato la situazione. Anche se mi sento più tranquillo dopo le risposte dell’assessore Passoni, invito assessori ed esperti a controllare che questi costi non vengano ribaltati sulle istituzioni.

Michele Coppola (Forza Italia): “Non condivido queste scelte in materia economica. L’ente locale non dovrebbe fare scommesse sui ‘derivati’, perché garantiscono poco margine e una sconfitta finale molto probabile. Sarebbe necessario analizzare quali comportamenti sono stati tenuti in passato, soprattutto nella valutazione di questi contratti e quali sono state le commesse pagate. Non ultimo, al di là dell’arrivo immediato di denaro fresco sarebbe interessante sapere se questi contratti sono convenuti oppure no”.

Gian Luigi Bonino (Rosa nel Pugno): “L’immagine ricavata dalla trasmissione Report sui ‘derivati’ è assolutamente negativa. Ma dopo la spiegazione di questa sera, la situazione sembra meno pesante. Mi sembra che ci sia una continuità virtuosa e trasparente nella gestione economica dell’amministrazione. L’ammontare dell’operazione si potrà vedere solo al termine dell’operazione stessa.
Sarebbe comunque importante monitorare questo flusso e sapere se ci sono scadenze ravvicinate di questi ‘derivati’ o se sono tutte lontane nel tempo”.

(GC - ML) - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 15 Ottobre 2007


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