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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


NUOVI ABBATTIMENTI DI ALBERI INSTABILI O MALATI

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Abbattimenti programmati di alberi instabili
I tecnici del Settore Gestione Verde della Città di Torino hanno controllato, nel corso dell’autunno, la stabilità di circa 6900 alberi e dalle analisi risulta che la Città dovrà abbattere 70 piante, il cui grado di stabilità può mettere a rischio l’incolumità pubblica. Singolarmente il dato può sembrare elevato, ma in percentuale, considerato sul numero di piante controllate, il valore risulta intorno all’uno percento e conferma come gli alberi di Torino, nonostante l’età, la dimensione e le condizioni non ottimali per lo sviluppo, siano in buone condizioni.

Dalla fine degli anni '80, le piante della Città di Torino vengono sottoposte a periodici controlli dello stato di salute, per una valutazione della resistenza del legno. A partire da luglio 2005 è stato incrementato notevolmente il numero di controlli di stabilità che oggi riguarda ben 45mila piante/anno.
I controlli vengono effettuati con l’utilizzo - a partire dall’ultimo decennio - della tecnica V.T.A. (Visual Tree Assessment, vedi scheda al fondo).

Gli alberi che saranno interessati da interventi di messa in sicurezza o abbattimento si trovano nelle seguenti ubicazioni:
§ Circoscrizione 1: corso Re Umberto (6); corso De Gasperi (1); via Bertolotti (1); corso Montevecchio (2); piazza Solferino (1); corso Duca degli Abbruzzi (4); corso Stati Uniti (4).
§ Circoscrizione 2: via Poma (1); largo Orbassano (1); piazza Cattaneo (1); corso Montelungo (4); corso IV Novembre (3); corso Agnelli (3); via Vicarelli (2)
§ Circoscrizione 3: viale Bistolfi (2); viale D’Albertis (1); via Osasco (1); corso Peschiera (4);
§ Circoscrizione 9: piazza Galimberti (5); via Arnaldo da Brescia/S. Gabriele da Gorizia (5); corso Unione Sovietica (4); piazza Carducci (1); piazza Giacomini (1); corso Croce (3); via Biglieri (3)
§ Circoscrizione 10: via Verga (1); via Togliatti (2); via Somalia (1); via Pramollo (1); via Gorini (1); via Capuana (2); via Plava (2); corso Stupinigi (15)

Sulle alberate e in generale in tutte le localizzazioni in cui è fattibile, sarà cura del Settore Gestione Verde programmare per la prima stagione utile il rimpiazzo con nuovi alberi.

Abbattimenti di platani affetti da cancro colorato
Tredici platani di grandi dimensioni malati di cancro colorato, situati all’interno del Parco Michelotti (zona Motovelodromo) e in corso Regio Parco, saranno abbattuti nel corso della settimana dal 29 gennaio al 4 febbraio 2007, a seguito di specifica ingiunzione del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, l’ente competente per la lotta alla malattia.

Il cancro colorato è una patologia fungina gravissima specifica del platano, la cui lotta è obbligatoria ed è regolamentata dal DM 17 aprile 1998 e dalle relative circolari applicative. L’abbattimento tempestivo delle piante malate e di quelle limitrofe è molto importante al fine di ridurre la diffusione della malattia e salvaguardare i viali cittadini di platano. Nelle località dove sono presenti focolai di cancro non è possibile sostituire le piante malate con nuovi alberi per almeno cinque anni.

Ai sensi della normativa vigente l’abbattimento deve essere effettuato nei periodi più caldi oppure più freddi dell’anno, seguendo procedure particolari (teli per la raccolta della segatura, ridotto numero di tagli, irrorazione con prodotti fungicidi, smaltimento del legname tramite interramento in discarica) per ridurre la possibilità di contagio ad altri alberi.

La tecnica Vta
L’analisi di stabilità con la tecnica V.T.A. comporta un’attenta analisi visiva dell’albero e successivi approfondimenti con strumenti particolari (martello elettronico, resistograph, frattometro) che permettono di individuare un’eventuale degenerazione dei tessuti legnosi. Al momento il V.T.A è la tecnica di analisi che garantisce maggiore affidabilità e migliore facilità di applicazione consentendo di individuare situazioni di rischio potenziale non visibili esternamente.

Lo schianto di alberi, al di là di eventi eccezionali, è prevalentemente causato da fenomeni di degradazione del legno che sono attribuibili alla presenza di marciumi derivati da funghi agenti di carie. Poiché non è possibile curare la pianta, le uniche strade percorribili per evitare la diffusione dei marciumi del legno sono la prevenzione (gestione corretta degli alberi e tutela da danni per scavi e cantieri), un costante monitoraggio dello stato di salute degli alberi e qualora ci siano situazioni di decadimento avanzato, l’intervento tempestivo con potature di messa in sicurezza o abbattimenti.

Il controllo di stabilità è pertanto uno strumento di analisi e monitoraggio indispensabile per la gestione di un patrimonio arboreo come quello torinese caratterizzato da alberi di età avanzata e di grandi dimensioni.
(mm)

Torino, 29 Gennaio 2007


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