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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


L'ACQUA C'E', MA VA USATA BENE - LA SITUAZIONE IDRICA NELL'AREA METROPOLITANA TORINESE - I DATI DELLA SMAT ILLUSTRATI NELLA VI COMMISSIONE

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Il deficit di piovosità che da ottobre 2006 ha colpito la nostra regione e si configura in –50% in pianura e –30% sulle Alpi, non crea problemi per l’approvvigionamento idrico del capoluogo subalpino.

Nella VI Commissione presieduta da Monica Cerutti e alla presenza dell’assessore Domenico Mangone, di Silvano Ravera di A.T.O., di Andrea Ciuti e Gianpaolo Roscio di Iride e di Paolo Romano e Giorgio Gilli di Smat, sono stati forniti i dati della situazione idrica.

La potenzialità massima produttiva dell’acquedotto torinese è tra i 6250-6940 litri al secondo e ultima, in ordine di tempo è l’acquisizione nel 2003 della laguna di La Loggia, che da sola fornisce 900 litri al secondo.

La produzione totale è di 264milioni di metri cubi che vengono ricavati per il 75,31% da pozzi, il 16,44% da fiume e l’8,25% da sorgenti e di questi, quasi il 60% viene consumato da Torino e il rimanente 40% da comuni gestiti.

Sono 196 i comuni serviti da Smat, per un totale di 1milione760mila abitanti e i consumi procapite annui hanno seguito un’inversione di tendenza e sono diminuiti. Sono passati dai 270 del 2001 agli attuali 222 metri cubi.

Durante il cosiddetto monitoraggio dei “100 giorni”, il periodo di massimo consumo che va da giugno a settembre, il picco si è avuto nel 2003 e nel 2006 con 5840 litri al secondo e le previsioni per il 2007 sono di 5870 l/s.

Il 22 giugno 2006 è stato il giorno in cui l’impianto ha subito un maggiore stress, con una temperatura media di 28,4% sono stati erogati 8000 l/s, con un’erogazione media di 6487 l/s.

La Smat è in grado di conoscere gli usi e i costumi dei torinesi, come in occasione di particolari eventi sportivi. Ad esempio, domenica 9 luglio 2006 durante i Mondiali di calcio e in occasione della pausa della partita c’è stato un picco di quasi 7000 l/s erogati.

Iride ha confermato, tramite Andrea Ciuti, che la situazione è di allerta ma di fiducia. Le dighe della Valle d’Orco un anno fa contenevano 15milioni di metri cubi di acqua e oggi ne contengono 20milioni. In stretto accordo con Terna e la protezione civile si deve utilizzare il meno possibile l’acqua degli invasi, per far fronte all’ipotetica emergenza di luglio.

(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale

Torino, 23 Maggio 2007


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